L'Amministrazione comunale di Benevento recuperi un po' di serenita' ed eviti di passare alla storia per aver abbattuto due edifici scolastici
E' il commento di Antonio Verga, commissario provinciale dell'Udc a proposito degli Istituti scolastici "Torre" e "Sala"
Redazione
Antonio Verga (foto), commissario provinciale dell'Udc, interviene a proposito dei lavori che saranno compiuti agli istituti scolastici "Torre" e "Sala".
"Ci auguriamo che l'Amministrazione comunale di Benevento - scrive - recuperi un po' di serenità ed eviti di passare alla storia per aver abbattuto due edifici scolastici per emulare gli americani che, con i bombardamenti del '43, distrussero la Cattedrale e il centro di Benevento, facendo oltre duemila vittime tra la popolazione civile.
Una ferita ancora aperta nella memoria dei beneventani.
Lancio un appello al Comune di Benevento affinché annulli l'affidamento dei lavori e adotti una nuova progettazione dei plessi scolastici utilizzando le più moderne tecniche antisismiche, come nei Paesi a più elevato rischio sismico come il Giappone, per difendersi dai terremoti e per proteggere quotidianamente la vita dei bambini che frequentano le loro scuole.
Oggi l'ingegneria antisismica ha fatto passi da gigante sul piano dell'isolamento e della dissipazione dell'energia sismica, mediante particolari dispositivi che vanno inseriti nelle strutture.
Appare, quindi, quantomeno improvvido che un'amministrazione pubblica si ostini a sostenere un progetto inadeguato, per il quale si registra una forte opposizione dell'utenza scolastica, dei docenti, dei genitori, degli abitanti del quartiere, dei commercianti, delle associazioni, dei comitati e delle forze politiche più avvedute.
A nessuno è consentito girarsi dall'altra parte e di far finta di non sentire, meno che mai un'amministrazione comunale che, oltretutto, è nell'occhio del ciclone per la contrarietà alla nuova opera dell'intera cittadinanza.
C'è anche da sottolineare l'inutilità e lo sperpero di denaro pubblico per la creazione di un nuovo auditorium, visto che a soli cento metri vi è quello del plesso di via Calandra recentemente acquistato dalla Provincia di Benevento, oggi abbandonato ed inutilizzato dai tempi del Bengio Festival, ideato dal compianto avvocato Gigi Giuliano.
Ci auguriamo, pertanto, che la Provincia di Benevento, visto che fino ad oggi l'Università, così come avvenuto per la stupenda Cappella Gentilizia di Palazzo de Simone, non è mai intervenuta per restituirli alla città, questi due gioielli architettonici vengano rapidamente ristrutturati e riconsegnati al territorio e alla fruizione pubblica.
Immaginare, inoltre, di chiudere al traffico veicolare via Marmorale è pura follia senza contare che mai è stata votata una variante al Piano Urbanistico Comyunale (Puc)!
L'ipotetica chiusura, oltre ad infliggere un'ulteriore ferita al tessuto urbanistico della città, arrecherebbe danni irreparabili all'economia locale, alle attività commerciali, al traffico veicolare, alla vita quotidiana della cittadinanza, poiché rimarrebbe un'unica arteria quella di via Luigi Pirandello, su cui graverebbe tutto il traffico di un agglomerato urbano densamente urbanizzato divenuto un Centro Direzionale per la presenza di uffici provinciali, istituti scolastici, chiesa di San Gennaro, Inail, Telecom, Banche ed istituti di credito e dell'ex Ente Provinciale per il Turismo di via Nicola Sala.
L'Udc sostiene perciò convintamente le ragioni dei cittadini per evitare che la città continui ad essere sfigurata con la realizzazione di opere decontestualizzate ed inopportune, al solo fine della rincorsa al paniere dei finanziamenti europei, nazionali e regionali, per appaltare opere inutili per il decoro urbano ed architettonico, che costituiscono un sonoro schiaffo in faccia alla millenaria storia e alla cultura della città di Benevento".
comunicato n.165908
Società Editoriale "Maloeis" - Gazzetta di Benevento - via Erik Mutarelli, 28 - 82100 Benevento - tel. e fax 0824 40100
email info@gazzettabenevento.it -
partita Iva 01051510624
Pagine visitate 638227114 / Informativa Privacy