Inutile mettersi questa stella di latta, il riconoscimento per la Via Appia del titolo dell'Unesco, se non siamo poi in grado di determinare sviluppo
Il sindaco Mastella lo ha sottolineato alla riunione di sindaci i cui territori sono attraversati da questa strada. L'arcivescovo Accrocca ha invitato a smettere di sognare e di illuderci. Il ministro Piantedosi visita solo la mostrra al Museo ma poi va via
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Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha fatto nuovamente visita a Benevento.
Lascia qualche interrogativo questa sua presenza, se non sostenuta semplicemente dall'amicizia che lo lega al sindaco Mastella, come sempre dice il primo cittadino del capoluogo, in quanto dei tre momenti in cui era previsto l'evento pomeridiano, ha preso parte a quello meno attinente alla sua funzione, meglio sarebbe stato avere come ospite il ministro della Cultura, e cioè la visita alla Mostra allestita al Museo del Sannio, peraltro già inaugurata rigorosamente con il taglio del nastro lo scorso 29 luglio, sulla Via Appia.
Gli altri due eventi, la riunione al Teatro del Collegio de la Salle di sindaci, funzionari ed amministratori per parlare di organizzazione gestionale del bene Unesco ma ancora di più il concerto al Teatro Romano della Fanfara della Polizia di Stato, eventi certamente con maggiore attinenza al ruolo del membro del Governo, non sono stati presenziati dal ministro. Questo ha fatto pensare a molti che si è trattato solo di una visita di cortesia su invito del "suo" Mastella, una visita che ha però smosso le acque ed agitato quelle del Centrodestra, come si può leggere nell'articolo in pagina.
Detto del contesto, il ministro è giunto puntuale a piazza Santa Sofia dove è stato accolto dalle autorità cittadine.
A questo punto c'è stata, come dicevamo, la visita alla Mostra fotografica sulla Via Appia.
Poi ci si è spostati nel Teatro del Collegio de la Salle, ma il ministro era andato già via.
Ad aprire i lavori, è stato il sindaco Mastella il quale ha detto che è perfettamente inutile mettersi questa stella di latta, il riconoscimento per la Via Appia del titolo dell'Unesco, se non siamo poi in grado di determinare le condizioni ottimali per lo sviluppo del territorio.
Immagino per questa iniziativa un turismo lento e poi giochi ludici in vari periodi dell'anno o di vari anni ed ancora eventi di aspetto culturale come il Premio Appia.
Nella rete che andremo ad organizzare bisogna però eliminare le forme di egoismo congiurando insieme per rendere seduttiva questa Via Appia.
Mastella ha chiesto che a gestire questo riconoscimento dell'Unesco sia una Associazione composta dai sindaci delle località attraversate dalla Via Appia con relazioni con il Ministero e le Regioni che nel nostro caso sono la Campania, la Puglia, il Lazio e la Basilicata.
Abbiamo bisogno di utilizzare le risorse che ci verranno assegnate, ha concluso Mastella, senza fare burocrazia lenta.
La parola è quindi passata al presidente della Provincia, Nino Lombardi (quello di Avellino era già andato via) che rivolgendosi all'arcivescovo Accrocca, con una battuta ironica, ha detto che la Chiesa è certamente più in sintonia con lo Spirito Santo a cui chiediamo di facilitarci il percorso.
Benevento è una città da sempre importante nella strategia delle comunicazioni essendo equidistante tra Roma e Brindisi, l'inizio e la fine della Via Appia ed è anche un grande crocevia culturale.
Stiamo in realtà colorando pagine belle nell'esaltazione del nostro territorio e da stasera inizia un nuovo percorso di crescita e di sviluppo di queste meravigliose aree, ha concluso Lombardi.
Ad intervenire è stato quindi l'arcivescovo Felice Accrocca (nella settima foto in basso) che ha ammonito dicendo che il futuro delle aree interne non è nella grande industria.
Dobbiamo smetterla di sognare e soprattutto di illuderci.
Per salvarci lo dobbiamo fare con le nostre forze e per ottenere qualche risultato dobbiamo stare insieme.
Nel linguaggio chiesistico diciamo che dobbiamo agire in comunione; in quello amministrativo, dobbiamo fare rete.
Ai sindaci, ha proseguito mons. Accrocca, ripetendo un concetto già espresso in altrre occasioni, dico di resistere alla tentazione di sganciarsi alla prima occasione per prendere qualche briciola da Roma o da Napoli.
Da tutelare e proporre abbiamo il paesaggio, il patrimonio artistico e storico oltre che enogastronomico.
Su questo bisogna puntare scegliendo le priorità e stando insieme.
Delle aree interne non se ne parlava prima della istituzione dei Forum che teniamo al Centro "La Pace", ha concluso monsignor Accrocca, ora ne parlano tutti.
Felice Casucci (nella ottava foto in basso), assessore regionale al Turismo, ha definito, ciò di cui si discute, un progetto di valore tangibile ma anche intangibile.
Casucci ha richiamato la presenza di Paolo Rumiz che alla presentazione del suo libro sull'Appia ci fece pensare che c'era un patrimonio di valore inestimabile che stavamo perdendo.
Oggi abbiamo una forma di identità da salvare ed occorre dunque scrivere un piano di gestione che dica chi e cosa fare.
Questa è concretezza.
Io, quale assessore regionale, ho messo le aree interne in delibera ma ho avuto problemi con le aree costiere che ci chiedevano di non investire sulle aree interne che erano turisticamente perdenti.
Ora bisogna tradurre i principi in azione concrete, ha detto ancora Casucci ed avere la capacità di ragionare mediando cosa devono fare i 17 sindaci interessati dal passagigo della Via Appua.
Peraltro Benevento ha ragioni da vendere essendo, forse unica al mondo, la città con due riconoscimenti Unesco ed ha quindi tutte le condizioni per fare bene, ha concluso Casucci.
Ad intervenire è stata quindi chiamata Angela Maria Ferroni (nella nona foto in basso), dirigente emerito del Ministero della Cultura, che ha indicato come il Ministero abbia creduto in questa iniziativa al punto da investire ben 22 milioni di euro per la predisposizione e sostegno al progetto della candidatura Unesco.
Ora è il moento di scendere nei territori e di rafforzare la tutela e la salvaguardia dei beni attraversati dalla Via Appia.
Occorre una proposta che parta dal territorio per la gestione del sito che si va a realizzare.
Non sono le Istituzioni che fanno le cose ma le persone.
Occorre, ha concluso Ferroni, una struttura di coordinamento.
Dobbiamo organizzarci per una prima riunione entro i prossimi due mesi anche perché entro un anno l'Unesco ci chiederà conto della organizzazione del sito.
Maurizio Marinazzo (nella decima foto in basso), architetto, in rappresentanza del Comune di Brindisi, ha detto che loro erano certi che ci sarebbe stato questo riconoscimento e quindi si erano messi al lavoro per realizzare una bozza di Statuto che ora offriamo come base di confronto per gestire una Associazione chiamata ad organizzare la Via Appia Unesco.
Conclusi gli interventi si è passati nel Giardino del Teatro del Collegio de la Salle dove è stato offerto un ricco buffet a base di prodotti tipici locali.
Poi tutti al Teatro Romano dove la Fanfara della Polizia di Stato, diretta da Massimiliano Profili, ha concluso la XLV edizione di Città Spettacolo, conme ha sottolineatio il direttore artistico Renato Giordano.
Dopo l'intervento del sindaco Mastella che ha ringraziato il ministro Piantedosi a cui si è rivolto per ottenere la presenza della Fanfara della Polzia di Stato a Benevento, un regalo gradito del ministro, e la presenza di circa 50 sindaci che hanno garantito una grande collaborazione istituzionale.
La parola è quindi passata a Diego Parente (nella ventiquattresima foto in basso accanto al sindaco Mastella), prefetto, capo del Dipartimento della Sicurezza del Ministero dell'Interno, il quale ha evidenziato le sue origini beneventane. Quando ero un ragazzo, ha detto, questo Teatro Romano era quasi abbandonato mentre oggi è stato restituito alla fruizione del pubblico in tutta la sua bellezza.
E quindi ringrazio il capo della Polizia prefetto Vittorio Pisani per avermi mandato stasera qui a Benevento, città dove sono nato, e cresciuto e dove ho frequentato il Liceo Scientifico "Rummo".
Qui ho ancora tanti amici di infanzia che restano per me i miei primi baluardi.
A questo punto è cominciata la esibizione della Fanfara, presentata dal capo ufficio stampa di Città-Spettacolo, Domenico Passaro, che ha indicato in 50 elementi la composizionme dell'orchestra diretta da Massimiliano Profili.
Le foto sono di Antonio Caporaso
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