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Benevento, 30-08-2024 23:20 ____
Gianfranco D'Agostino scrive al prefetto denunciando il fatto che a Colle Sannita in piena notte si spengono le luci pubbliche
Non e' possibile perseverare. Per recuperare i soldi necessari si pongano in essere i bandi di gara per i servizi comunali evitando l'affidamento diretto
Redazione
  

Gianfranco D'Agostino (foto), che si definisce cittadino pensionato, scrive al prefetto denunciando il fatto che a Colle Sannita in piena notte si spengono le luci pubbliche.
"Signor prefetto - si legge - vergogna è l'espressione più calzante per definire il comportamento incredibile ed intollerabile del nostro sindaco, supportato dai suoi adepti e confortato da un silenzio tombale dei consiglieri d'opposizione.
E' da tempo, ormai, che a Colle Sannita in piena notte (precisamente dalle 2.30) si spengono le luci della pubblica illuminazione.
Di conseguenza, il paese piomba nel buio più assoluto.
A giustificazione dello spegnimento, il nostro caro sindaco sbandiera ai quattro venti la necessità di risparmiare sulla spesa poiché il Comune è a corto di disponibilità finanziarie.
Se questa giustificazione fosse vera sarebbe facilmente superabile.
Infatti, basta tagliare spese da altri capitoli di bilancio applicando la legge che prevede, per esempio, i bandi di gara per i diversi servizi comunali e non l'affidamento diretto come usa fare.
Ma il sindaco è aduso a considerare carta straccia norme e regolamenti.
Attenzione, Colle è anche il Paese dove un appalto di oltre 1.000.000 (un milione) di euro viene vinto con un ribasso dello 0,10%.
Eccellenza, credo che un suo intervento, insieme a quello delle Forze dell'ordine, sia doveroso per riportare al buon senso e sulla strada giusta il ravvedimento del sindaco.
Vorrei ricordare all'amministrazione che sulla decisione di spegnere l'illuminazione pubblica vi sono innumerevoli sentenze di giurisprudenza amministrativa nonché di autorevoli Tribunali che definiscono il servizio di pubblica illuminazione "pubblico servizio" per cui lo spegnimento potrebbe addirittura configurare il reato di interruzione di pubblico servizio.
Voglio concludere questa mia riflessione, oltre che con l'invito al prefetto d'intervenire, ricordando a tutti che un paese sicuro e vivibile non può fare a meno di una pubblica illuminazione perfettamente funzionante sia per evitare dei rischi per la circolazione sia per la sicurezza dei cittadini.
Per un istante chiudete gli occhi e pensate ad un investimento di una persona per causa del buio o a chi, per esigenze di lavoro, deve uscire alle 5.00 di notte e trovarsi di fronte un gruppo di cinghiali.
Responsabiltà da non dormire la notte".

comunicato n.165824




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