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Benevento, 29-08-2024 12:45 ____
Quando sono in ballo soldi della comunita' la gestione non puo' essere cosi' "leggera" ne' cosi' superficiale
E' quanto afferma Rosetta De Stasio, consigliere comunale di "Prima Benevento" a proposito di Citta'-Spettacolo
Redazione
  

Quando sono in ballo soldi della comunità la gestione non può essere cosi' "leggera" né così superficiale.
E' quanto afferma Rosetta De Stasio (foto), consigliere comunale di "Prima Benevento" a proposito di Città-Spettacolo.
"A prescindere dalle considerazioni, peraltro abbastanza ovvie, relative al merito dell'evento Città-Spettacolo, ormai lontano anni luce dal progetto originario e dalle edizioni che hanno caratterizzato la nostra città quale vetrina per le anteprime teatrali, ho il dovere, quale consigliere comunale - scrive - di intervenire sulla "gestione dei fondi pubblici" per la realizzazione dell'evento.
Il direttore Renato Giordano ha affermato, anche a mezzo stampa (Gazzetta di Benevento ndr), di non avere stipulato alcun contrato con i partecipanti esterni alla "Città Spettacolo", asserendo che "nel mondo dello spettacolo vale la parola..."
Certamente questa è un'aspirazione degna di lode, ma, purtroppo, è soltanto un'aspirazione.
La realtà funziona diversamente e, soprattutto, la gestione dei soldi pubblici va effettuata diversamente.
Fino a quando si dispone del proprio patrimonio economico ognuno è libero di agire come ritiene, ma quando sono in ballo soldi della comunità la gestione non può essere così "leggera" né così superficiale.
D'altro canto la mancata presenza di una degli ospiti di questa edizione di "Città Spettacolo", peraltro annunciata pochi giorni prima della data prevista per l'esibizione, mette in risalto, laddove ce ne fosse bisogno, l'importanza e la necessità di stipulare con i partecipanti appositi contratti nei quali, ovviamente, sia prevista la clausola di un risarcimento danni all'Ente organizzatore nel caso di annullamento, per colpa o su richiesta dell'ospite, dell'evento previsto.
Ma a prescindere dalla specifica circostanza, è del tutto inaccettabile che si possa organizzare un evento così importante come la rassegna "Città Spettacolo", tramite "contatti verbali" con i partecipanti, stabilendo, peraltro, il prezzo dei biglietti che la cittadinanza deve pagare per assistere al concerno o alla esibizione in programma.
Sinceramente credo che l'Amministrazione debba intervenire in modo immediato sulla Fondazione onde evitare che questa ingiustificata faciloneria e superficialità nella gestione delle risorse pubbliche arrechi danni alla città.
La Fondazione è stata creata dal Comune di Benevento e, per quanto dotata di autonomia, deve necessariamente rendere conto del proprio operato, e in particolare della gestione economica, all'Ente.
Ho inviato una richiesta di accesso agli atti per verificare la effettiva assenza dei contratti con i partecipanti all'evento ma evidentemente non ho motivo di dubitare che il direttore non dica il vero, peraltro anche sulla stampa.
Ovviamente, presenterò anche un'interrogazione per sapere se e quali provvedimenti l'amministrazione intende adottare a tutela delle risorse pubbliche e quindi della città.
D'altro canto, la "leggerezza" nella gestione dei fondi destinati a "Città Spettacolo" è la stessa che viene troppo spesso utilizzata nella gestione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), le famose opere inaugurate ed inutilizzate come il complesso De Simone e quelle incompiute o "compiute male", come il "lapidarium" accanto all'Arco di Traiano che, oltre che inutile, perché tuttora vuoto, è invaso anche dalla pioggia... e degli altri fondi pubblici (l'abbattimento e la ricostruzione delle scuole "Torre"-"Sala" il cui inizio era previsto per lo scorso mese di maggio e per il quale a tutt'oggi siamo ancora in... attesa.
Una buona amministrazione si caratterizza innanzitutto per la corretta e trasparente gestione dei soldi pubblici, oltre che per una progettazione seria e coerente delle opere e dei lavori pubblici da porre in essere.
Se a tutto questo si aggiunge il problema della grave crisi idrica che attanaglia la città da oltre due mesi, e rispetto alla quale l'amministrazione non ha adottato alcun intervento presso la Regione Campania, teso a rendere possibile, ad esempio, l'utilizzazione dei pozzi dell'Asi almeno in via provvisoria e l'altrettanto superficiale gestione del traffico e sosta nel centro storico della città, ritengo che l’appellativo da riservare a chi ci amministra non è certo quello di "buoni amministratori".
Mi auguro che si possa cambiare strada e strategia nell'interesse di tutti, perché è del tutto evidente che la mia maggiore aspirazione, quale rappresentante dei cittadini, è quella di poter plaudire all'amministrazione, non certo quella di crogiolarmi nelle critiche.
La funzione di stimolo è certamente importante per una opposizione, così come quella di informare la cittadinanza, affinché questa possa svolgere consapevolmente il ruolo che le spetta".

comunicato n.165796




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