Le assicuro che quanto affermato da Renato Giordano a "Gazzetta" avviene solo a mastellandia, afferma Jean Pierre el Kozeh
Non e' infatti per nulla vero che i contratti di ingaggio degli artisti si firmano abitualmente dietro al placo a pochi minuti dall'evento, commenta l'imprenditore culturale, editore, discografico e produttore televisivo
Redazione
Sempre sulla questione legata al mancato concerto della cantante Anna Pepe per la rassegna "Città Spettacolo", interviene Jean Pierre el Kozeh (foto), imprenditore culturale, editore, discografico e produttore televisivo.
"Caro direttore - ci scrive - le assicuro che quanto affermato da Renato Giordano avviene solo a mastellandia.
Non è, infatti, per nulla vero che i contratti d'ingaggio degli artisti si firmano abitualmente dietro al placo a pochi minuti dall'evento.
Le consuetudini di chi questo lavoro lo fa in modo serio e professionale, prevedono infatti tutt'altro: Un contatto preliminare con la produzione o il promoter locale per verificare la disponibilità della data da parte dell'artista, in caso di risposta affermativa un contratto di ingaggio con versamento di un anticipo vincolante così come, in caso di mancata esibizione immotivata, una penale a favore dell'organizzatore.
Questo al di là di quanta presunta confidenza, come si suol dire, l'organizzatore abbia con l'artista o il suo entourage anche perché, proprio come ha dimostrato questa esperienza, non è sempre vero che nel "nostro settore, regge ancora l'impegno personale e regge ancora la parola data", come invece improvvidamente affermato da Giordano...
Chi opera al di fuori del banale schema di ingaggio sopra descritto o è un dilettante o lo fa consapevole di mettersi in una zona di opacità che non dovrebbe mai appartenere a chi gestisce soldi pubblici e avrebbe invece il dovere di tutelare l'Ente pubblico committente e, soprattutto, il pubblico interessato all'evento che, nel caso di un direttore artistico, sarebbe poi il "suo" pubblico.
D'altro lato, l'arrendevolezza con cui si è accettata la defezione di Anna Pepe la dice lunga sull'inconsistenza del progetto artistico di Giordano che da sempre segue un unica "direzione": usare lo spettacolo (e i soldi pubblici) esclusivamente per provare a creare consenso per il suo referente politico e mai invece investire per favorire un momento di crescita per la comunità (ma questo si chiama fare Cultura, missione che chiaramente mai appartenuta al "coordinatore artistico"...).
Così, all'ombra della Fondazione Città Spettacolo, aberrata dalla coincidenza tra controllore e controllato, mediocrità della proposta artistica e sciatteria organizzativa, si saldano mentre Benevento vede definitivamente tramontare quell'ambizioso progetto che era stato la Città della Cultura".
comunicato n.165781
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