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Benevento, 26-08-2024 23:27 ____
Calcio, Serie C: Contro la Cavese il Benevento soffre va sotto nel punteggio ma poi rimonta e porta a casa i primi punti della stagione
Berra e Pinato ribaltano l'iniziale svantaggio causato da un'autorete di Tosca. Gaetano Auteri: Abbiamo vinto con merito. Tolte delle sbavature, la squadra ha disputato una partita migliore. Oreste Vigorito: Ringrazio la tifoseria per l'appoggio che ci stanno riservando
di Luca Pietronigro
  

Benevento (4-3-3): Nunziante; Berra, Capellini, Tosca (19' Viscardi), Ferrara; Simonetti (58' Pinato), Prisco, Acampora (73' Viviani); Lamesta, Manconi (73' Starita), Lanini (58' Perlingieri). A disposizione (Manfredini, Lucatelli, Sena, Veltri, Ciurleo, Avolio, Sorrentino) Allenatore Gaetano Auteri

Cavese (3-5-2): Boffelli; Saio, Piana (78' Vigliotti), Loreto; Rizzo (57' Peretti), Vitale (78' Diarrasouba), Pezzella, Konate (66' Fornito), Tropea; Sorrentino, Fella (66' Badje). A disposizione (Lamberti, Di Somma, Barba, Aurino, Maffei, Marranzino, Vigliotti, Marchisano, Citarella, Senatore, Barone) Allenatore Raffaele Di Napoli

Arbitro: Valerio Pezzopane di L'Aquila
Assistenti: Rodolfo Spataro di Rossano e Giovanni Francesco Massari di Molfetta
IV Uomo: Dario Acquafredda di Molfetta
Reti: 6' autorete Tosca, 60' Berra, 70' Pinato
Ammoniti: Ferrara (B); Konate, Pezzella, Rizzo, Diarrasouba (C)
Angoli: 8-5
Recupero: 1' pt; 5' st
Spettatori: 5589 (4409 abbonati; 1180 paganti di cui 16 ospiti)
Note: Prima del fischio d'inizio osservato un minuto di silenzio in ricordo dell'allenatore Sven-Goran Eriksson, scomparso quest'oggi.

Una vittoria sofferta ma alla fine più che meritata per il Benevento Calcio che, nella prima giornata del campionato di Serie C, ha superato in rimonta per 2-1 la Cavese con le reti di Berra e Pinato che hanno ribaltato l'iniziale svantaggio causato da un'autorete di Tosca.
In questa fase della stagione, con le gambe ancora imballate dalla preparazione, con schemi e meccanismi da trovare e consolidare e con un mercato ancora aperto e che lo sarà ancora per qualche altro giorno, ciò che conta di più è portare a casa l'intero bottino di punti.
La compagine metelliana, al ritorno tra i professionisti dopo un'assenza di alcuni anni, si è presentata al "Ciro Vigorito" con la testa sgombra da pensieri, approcciando la partita in maniera solida e compatta, riuscendo a trovare, dopo pochi minuti, il vantaggio sfruttando l'autorete procurata da Alin Tosca e sfiorando anche il raddoppio con Nunziante che ha salvato i suoi dalla capitolazione.
Nella ripresa, però, con i cambi effettuati da Gaetano Auteri, unito al maggiore tasso tecnico complessivo, su tutti la prestazione di un ritrovato Gennaro Acampora, la Strega è salita in cattedra trovando prima il pareggio con Filippo Berra, con una insolita per lui conclusione di sinistro, e poi con Marco Pinato.
La bravura del portiere ospite, il prodotto del settore giovanile del Napoli, Valerio Boffelli, ha consentito ai metelliani di limitare i danni e di uscire dal "Ciro Vigorito" con una sola rete di scarto al passivo.
Venendo alla cronaca, Gaetano Auteri, alle prese con undici defezioni, nel suo 4-3-3 davanti al portiere Nunziante, all'esordio assoluto in Serie C, inserisce Berra e l'ultimo arrivato Ferrara sugli esterni con Capellini, in dubbio fino a poche ora prima del match per via di problemi intestinali, e Tosca al centro. A centrocampo, il reparto più condizionato dalle scelte, c'è Prisco in cabina di regia con Simonetti ed Acampora, che ritrova una maglia titolare dopo gli anni della B, ai suoi fianchi.
In avanti il solito tridente con Manconi al centro e Lamesta e Lanini, ancora opaca la sua prestazione, ai lati.
Nella Cavese, Raffaele Di Napoli si affida al 3-5-2 con l'ex Renate Sorrentino e Fella in avanti.
I padroni di casa partono forte con Acampora che, dopo due minuti, penetra in area di rigore con la conclusione che viene bloccata da Boffelli.
Pochi secondi dopo ci prova Lamesta con l'estremo difensore ospite che, pronto, manda la sfera in calcio d'angolo.
Alla prima occasione pericolosa, però, è la Cavese a passare in vantaggio con un'incursione sulla sinistra di Rizzo che mette al centro dove Tosca, nel tentativo di allontanare il pallone, lo spedisce nella sua porta.
Lo sbandamento dei giallorossi prosegue con Sorrentino che si invola sulla sinistra, supera Tosca in velocità, e giunge davanti a Nunziante che è bravo a salvare i suoi in uscita.
Al 18' Auteri è costretto al primo cambio di giornata con l'ingresso di Viscardi per Tosca.
Al 28' la Strega reclama per un fallo di mani in area di rigore di Loreto su Simonetti che, però, non viene sanzionato dal direttore di gara.
Al 33' c'è la prima importante occasione per il Benevento con una conclusione dalla distanza di Acampora con il pallone che finisce di poco sopra la traversa.
Prima della fine della frazione, la Cavese si rende pericolosa con una punizione battuta da posizione defilata da Pezzella con Nunziante che, con i pugni, mette in calcio d'angolo.
La ripresa vede i metelliani essere subito intraprendenti con Fella che, dalla sinistra, serve Sorrentino che ci prova in scivolata con Nunziante che respinge il tiro in due tempi.
Attaccante ospite che ci riprova poco dopo con il pallone che finisce di poco fuori.
La risposta dei sanniti è ancora nei piedi di Acampora che ci prova dalla distanza con il suo tentativo che finisce sul fondo.
All'8' un'azione di Berra sulla destra vede la sfera giungere sulla testa di Manconi che mette poco sopra la traversa.
Nella Cavese c'è l'ingresso in campo di Peretti per Rizzo, mentre nel Benevento Pinato e Perlingieri prendono il posto di Simonetti e Lanini.
Al 15' i padroni di casa trovano il pareggio sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Acampora che trova nella testa di Berra una sponda per Perlingieri il quale serve nuovamente l'ex Pordenone che fa partire un sinistro micidiale che batte Boffelli.
Tra i metelliani entrano Badje e Fornito per Fella e Konate.
Al 25', però, è ancora il Benevento a trovare la via del gol. Sempre Acampora serve il pallone in area dove Manconi colpisce di testa con la sfera che giunge sui piedi di Pinato che insacca.
Tre minuti dopo, fa il suo ingresso in campo un altro dei calciatori reintegrati, Mattia Viviani che prende il posto di Acampora, uscito tra gli applausi, mentre Starita entra per Manconi.
Nella Cavese, invece, ci sono Vigliotti e Diarrasouba per Piana e Vitale.
Al 38' i locali vanno vicini al tris con Perlingieri che giunge davanti Boffelli ma non riesce a segnare.
Al 42' è, invece, l'estremo difensore ospite ad opporsi alla garande alla conclusione a giro di Lamesta, respingendo in tuffo un tiro che avrebbe meritato ben altre soddisfazioni.
In pieno recupero, il numero dodici metelliano si ripete su una punizione di Viviani che viene anch'essa respinta in tuffo.
E' questa l'ultima emozione del match che si conclude tra gli applausi del pubblico di casa nei confronti della propria squadra.

Le voci dagli spogliatoi

Oreste Vigorito, presidente Benevento
"Vorrei ringraziare la tifoseria per l'appoggio che ci stanno riservando.
Compiere dei sacrifici con l'obiettivo di portare in alto la maglia giallorossa, avendo un pubblico così al proprio fianco è impagabile.
Abbiamo già vinto perché stiamo confermando la linea tracciata lo scorso anno.
Il nostro obiettivo è arrivare dove vogliamo ma con una sostanza ben diversa dall'acquistare calciatori in circolazione con prerogative diverse dalle nostre.
Vogliamo mettere in campo elementi su cui stiamo lavorando da anni e che il nostro gruppo tecnico, composto da Carli, Auteri e Innocenti, considerano già pronti per la prima squadra.
Non siamo per i giovani a tutti i costi ma ci piacciono i giovani che amano la maglia giallorossa, poi con loro abbiamo voluto confermare quei calciatori che hanno dimostrato di essere maturi.
Abbiamo giocato con una squadra con mille problemi, dovuti a piccole cose che avevano comunque debilitato i nostri calciatori.
L'autogol poteva spezzare le gambe a chiunque ma ci abbiamo messo il cuore per vincere.
Per quanto riguarda Acampora e Viviani, è vero avevamo pensato di escluderli non perché non avessimo fiducia in loro ma perché con loro c'era stata una crisi d’identità.
La riflessione morale e tecnica ha portato a rivedere la posizione, non è stata una necessità.
Ho avuto un colloquio di oltre un'ora con Acampora e ho capito che ha deciso di andare via perché era la prima volta che scendeva in C, che veniva da una doppia retrocessione e si è sentito smarrito.
Ha detto che tornava con una grande volontà: non c'è nessuno in questa squadra che non abbia sposato il progetto.
Quello che sta nascendo è il Benevento che voleva Ciro, correndo ho perso troppo tempo.
Ora è tempo di fare quello che voleva lui, con i ragazzini.
Abbiamo avuto gente che poi è arrivata in Serie A, non so quanti in B e in C. Sono cose da ricordare.
Il nostro settore giovanile ha un costo pari a una squadra di C di bassa classifica.
Il problema non erano i ragazzi, era che il progetto non era importante per nessuno perché contava solo il contratto.
Mi sono dato tre anni di tempo, il primo è passato e per la situazione in cui eravamo abbiamo fatto un miracolo.
Abbiamo provato a dare una continuità tecnica, una conferma di chi era idoneo a questo campionato con l'inserimento di giovani che potevano darci qualcosa.
Prisco l'anno scorso era considerato uno dei migliori; Nunziante sta con noi da quattro anni, ha vinto l'Europeo Under 17 e ho avuto offerte dalla Serie A.
Quando avremo realizzato il sogno, la Serie A, allora tutti saranno liberi di andare dove vogliono.
Devono portare il Benevento lì dove il Benevento ha portato loro, giocando devono restituire alla città l'amore ricevuto.
Prima avevamo un fiume alimentato dalla sorgente, che era il sottoscritto, ma arrivavamo a una diga: ora abbiamo sfondato la diga".

Gaetano Auteri, allenatore Benevento
Per quattro-cinque minuti abbiamo avuto una buona proposta di gioco iniziale, poi abbiamo preso gol e abbiamo cominciato a subire.
Ci siamo allungati in campo, non siamo più riusciti a giocare e ci siamo un po' snaturati.
Alla fine del primo tempo ho ricordato ai ragazzi alcune cose che andavano fatte meglio, abbiamo cominciato a sbagliare meno e siamo stati più corti prendendo spesso l'iniziativa.
Abbiamo vinto con merito, tolte delle sbavature, la squadra ha fatto una partita migliore.
E' normale che ci sia una condizione disomogenea ma abbiamo tenuto i ritmi alti e in questo momento della stagione è un buon segnale.
Acampora come Viviani è un ottimo professionista che si allena con personalità e professionalità.
Nel secondo tempo la squadra è cresciuta, è entrato Viviani ma anche Pinato ha giocato bene e anche Prisco è migliorato.
Capellini ho deciso di schierarlo nel pomeriggio non era al massimo come neanche Tosca che viene da un percorso di lavoro molto diverso dagli altri.
Andremo ad analizzare gli errori ma complessivamente questa partita l'abbiamo vinta con merito.
Prendiamoci questi tre punti, sono sicuro che cresceremo.
Per quanto riguarda Tosca, non è niente di particolare, solo un affaticamento.
E' più facile che queste cose possano capitare a chi non è in piena condizione, oggi era in difficoltà.
Viscardi è entrato bene, se si toglierà le stupidaggini e sarà fisicamente più consistente crescerà tanto.
Ferrara non sta bene neanche lui, gli ultimi quindici giorni a Taranto non ha svolto allenamenti sempre adeguati e lui era in uscita.
Ha fatto una buona partita, aveva i crampi ma ancora non è in condizione ottimale.
Crescerà anche lui, gioca a tutta fascia e quando aumenterà la condizione fisica farà meglio.
Sugli ingressi dalla panchina, bene Viviani così come Simonetti, Pinato e Starita, meno Perlingieri che invece deve essere più cattivo e risoluto, imparando a calciare in porta in determinate situazioni.
Manconi può interpretare tutti i ruoli, nel primo tempo non è stato solo lui ad appiattirsi mentre nella ripresa ha fatto bene anche da punta centrale.
Poteva essere più risoluto, ma crescerà tanto.
Anche Lanini, è normale che non ci sia la perfezione alla prima di campionato: lo diventeranno più avanti.
Sul mercato c'è il capo, che è il direttore, poi il generale, il presidente, e poi arrivo io, soldato semplice.
Chiedete a loro".

 

 

                                               

 

comunicato n.165756




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