Dai nomi dei nostri conterranei sorge in noi la speranza affinche' mai piu' le pagine della storia del Paese si arrossisca di sangue di innocenti
Tra coloro che hanno donato la propria vita al servizio di nobili ideali, degna di ricordo e' la figura del fante Michele Mattei caduto a Sidi Amar il 3 gennaio 1941, dopo avere compiuto gesta di sublime eroismo, commenta Peppino De Lorenzo
Nostro servizio
In questi giorni in cui, quotidianamente, si parla di guerra, Peppino De Lorenzo rivolge il suo pensiero a Michele Mattei, eroe sannita caduto a Sidi Amar nel corso del secondo conflitto mondiale.
"Uno storico, tempo fa, definì, ed a ragione, il Sannio "Terra di Papi, Santi ed Eroi".
Il popolo sannita, infatti, da sempre, generosamente, ha offerto i suoi migliori figli alla Patria e, in ogni circostanza, ha dato ripetute prove del suo coraggio e della sua forza, in modo particolare nei momenti più difficili.
Numerose strade di Benevento, infatti, sono intitolate ad uomini illustri della storia e della cultura, a clinici, nonchè ad eroi.
Noi tutti, quindi, che ci sentiamo orgogliosi di essere figli di questa meravigliosa terra, con la nostra sensibilità, non possiamo, di certo, restare indifferenti dinanzi al sacrificio di tanti martiri.
Tra coloro che hanno donato la propria vita al servizio di sì nobili ideali, degna di ricordo è la figura del fante Michele Mattei (foto di apertura), nato a Cerreto Sannita il 23 luglio 1915 e caduto a Sidi Amar il 3 gennaio 1941, dopo avere compiuto gesta di sublime eroismo.
A Mattei fu concessa la massima onoreficenza alla memoria e la nostra città, oggi, lo ricorda con una strada intitolata al suo nome che sorge nei pressi del Duomo. Un'altra strada c'è a Cerreto Sannita (nella prima foto in basso).
La motivazione della Medaglia d'Oro al Valore Militare, testualmente, recita: "Fante animato da sacrificio, sempre da sublime attaccamento al dovere fino all'estremo sacrificio, sempre pieno di ogni ardimento, durante un travolgente attacco condotto dal nemico con superiorità di uomini e mezzi, con il suo contegno fermo e audace, era di fulgido esempio ai compagni.
Minacciato il reparto di accerchiamenti, si lanciava tra i primi al contrassalto contendendo palmo a palmo il terreno dell'avversario.
Ferito mentre faceva scudo della sua persona al comandante di Compagnia rifiutava le cure e si lanciava ancora nella mischia lottando con tenacia leonina.
Rifiutava la resa e continuava strenuamente la lotta, fin quando faceva olocausto della vita alla Patria.
Il suo grido "Viva l'Italia" fu l'ultima sfida al nemico.
Esempio glorioso di abnegazione, tenacia e valore".
Il sacrificio dei nostri martiri rimane per noi un perenne insegnamento ed il ricordo di tanti caduti, che il destino ha voluto fare essere tra i primi nobili martiri per la libertà, deve riaffermare in noi l'impegno ed il sacrosanto dovere onde difendere gli ideali, puri e genuini, per i quali loro si sacrificarono.
Dai nomi veneratissimi di questi nostri conterranei sorge in noi la promessa e la speranza affinché mai più, per il futuro, le pagine della storia del Paese si arrossisca di sangue di tanti innocenti.
Ed oggi più che mai, nel momento in cui luttuosi avvenimenti turbano ogni giorno la vita tranquilla di tanti Paesi, vieppiù scolpiamo nel nostro cuore il puro ricordo e la incondizionata pietà per le tante vittime, la condanna per l'offesa verso i diritti umani e civili, la fede schietta e sincera nella vita.
Ed in omaggio a tali realtà che il nostro ricordo dei caduti del Sannio è una testimonianza di fede nei supremi valori della Patria, un monito al fine che mai più venga tradita la libertà, un omaggio di profonda gratitudine ai gloriosi caduti di tutte le guerre.
Quando, anni fa, ebbi modo di ricordare su "Messaggio d'Oggi" la figura di Michele Mattei, in data 9 marzo 1978, pervenne in redazione, da Cerreto Sannita, una lettera del fratello di quest'ultimo(nella seconda foto in basso).
Questo il testo: "Gentilissimo direttore, sono l'unico fratello in vita della Medaglia D'Oro, Mattei Michele da Cerreto Sannita, che per la Patria dette in olocausto la propria vita, ed a cui Benevento e Cerreto Sannita hanno intitolato due rispettive vie alla sua memoria.
Sento, perciò, il dovere di ringraziare vivamente e di vero cuore codesta direzione ed il signor De Lorenzo per aver ricordato qualche settimana fa, mio fratello scomparso in guerra nelle colonne del vostro giornale.
Sono grato del pensiero e dell'attenzione riservata al caro Michele, anche perchè, in un momento in cui sembra che tutti abbiamo dimenticato cosa sia stata la guerra per noi italiani, si ricorda il valore, l'eroismo di chi per la nostra cara Italia ha sacrificato, oltretutto, la vita. Biagio Mattei".
comunicato n.165628
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