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Benevento, 29-07-2024 14:55 ____
La Via Appia nella lista del patrimonio dell'Unesco presentata in una Mostra senza uguali composta da 180 fotografie antiche e moderne
L'obiettivo e' stato raggiunto ma ora viene il bello che e' quello della conservazione e della valorizzazione di questa distinzione che deve poter concorrere alla attrattivita' del nostro capoluogo ed al suo sviluppo anche in termini economici. Se continuiamo pero' come abbiamo fatto sin qui con la chiesa di Santa Sofia, non stiamo sulla strada giusta
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Nessuno ha avuto il coraggio di intestarsi la paternità di questa opera pubblica che in qualche modo è stata celebrata stamane, neanche chi, come il sindaco Mastella, afferma un giorno sì ed un giorno pure, di essere nei libri di storia.
Questa però è una storia abbastanza lontana, parliamo della Via Appia (312 a.C.) e, per noi, della "variante" Via Traiana (109 d.C.), e nessuno poteva affermare di essersi trovato, neanche per sbaglio, anche in quella storia o di averne influenzato gli eventi.
Ed allora, visto però che un nastro bisognava tagliarlo, il gesto è stato fatto inaugurando una mostra di fotografie sulla Via Appia, all'indomani della proclamazione di questo lungo tratto di strada antica, che collegava Roma a Brindisi, quale bene immateriale dell'Umanità e quindi acquisito al prestigiosissimo elenco dell'Unesco.
Per Benevento, forse anche impropriamente avocata come se fosse in esclusiva visto che si tratta di un percorso che nasce a Roma, nei pressi del Circo Massimo e che arriva a Brindisi per un tracciato lungo 195 chilometri che attraversa mezza Italia centro-meridionale, per Benevento, si è detto, si tratta della seconda "stella" Unesco, dopo la chiesa di Santa Sofia.
Non abbiamo fatto assolutamente nulla per realizzare questo bene che è di epoca romana così come non abbiamo contribuito.a realizzare la chiesa di Santa Sofia che è di epoca longobarda.
Siamo stati bravi però a mettere insieme le carte ed ottenere questo riconoscimento molto ambito e che porta l'Italia ad annoverarne addirittura 60, con questo, su tutto il suo territorio confermandosi al primo posto nel mondo.
Dicevamo dell'evento di oggi che, pur trattandosi ufficialmente della inaugurazione di una Mostra, ha visto la partecipazione, inusitatamente corposa e qualificata per questi eventi, di tutte le massime autorità cittadine.
Per la prima volta ad un evento pubblico anche il nuovo comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Michelantonio Sportelli (nella seconda foto in basso) ed il nuovo soprintendente, Mariano Nuzzo (nella prima foto in basso).
Insomma non si è inaugurata la Via Appia, ma il contesto quello lasciava pensare...
Siamo anche con l'Appia nel patrimonio dell'Unesco ma il bello comincia adesso.
Se l'intenzione è quella di trattare la Via Appia (quel poco che rimane) come abbiamo sin qui trattato la chiesa di Santa Sofia, dove ancora persistono le macchie di umido sull'altare, derivanti da infiltrazioni di acqua piovana, che il nostro giornale ha denunciato circa 6 anni fa, siamo proprio messi male.
Il sindaco Mastella è stato ovviamente protagonista della mattinata ed ha avuto dalla sua quello che più gli aggrada, i microfoni ed i taccuini degli operatori dell'informazione.
Si inizia a delineare quello che sarà un sussulto che crei le condizioni che in maniera geniale misero in campo i romani, ha dichiarato Mastella.
La Via Appia era l'attraversamento non solo di culture. Esse venivano integrate dal commercio e finivano sulle sponde dell'Adriatico per andare poi anche al di là del mare.
E proprio questo abbiamo pensato oggi anche con il sindaco di Roma, ad un'Associazione che si muova non solo all'interno del perimetro già tracciato, ma che corrisponda anche ad una forma di internazionalizzazione che tocchi anche l'Oriente.
Adesso bisogna ovviamente promuoverla, questa Via Appia.
Tra le varie proposte c'è quella di inserire anche tutti i Musei che sono sulla sua strada da Roma a scendere giù e la ragione è semplice, ha proseguito il sindaco visto che i Musei sono rappresentativi di una cosa che talvolta non c'è più.
Le stesse presenze residue della Via Appia, ci sono ancora a Roma, ma lungo il tracciato è poca cosa ed invece il Museo ti richiama a quello che è stata questa arteria in un paesaggio che probabilmente è anche in larga parte scomparso.
Tutto quello che è possibile mettere insieme, le università, il mondo culturale, quello sportivo, la filiera agralimentare, il mare, e tutte le altre cose che possono essere sviluppate con intensità e con una volumetria tale che garantisca in modo particolare e riconosca alle aree interne una forma di legittimazione che fino ad ora non c'è stata.
A proposito della salvaguardia di questi luogo, Mastella ha confermato che dinanzi alla chiesa di Santa Sofia, in occasione di feste e matrimoni, non possono sostare carrettini.
L'ordinanza che ha firmato è ancora più rigida della prima. Nessuno è legittimato a fare cose sconce. Anche l'addobbo dei fiori non deve essere plateale.
Siamo alla seconda stella Unesco e dobbiamo tutelarla, ha concluso il sindaco.
A giorni mostrerò anche un bozzetto di Palladino che raffigura la città di Benevento con le due stelle Unesco.
Saremo dunque inflessibili e non consentiremo la sosta delle auto ad esempio dinanzi al Duomo (chissà se il sindaco Mastella si è accorto anche delle numerose auto che sostano quotidianamente lungo corso Garibaldi nei pressi di piazza Papiniano ndr) ed in altre zone del centro storico, ha concluso Mastella.
Guida d'eccezione alla Mostra di fotografie posizionata all'interno del Museo del Sannio e che raccoglie opere anche di Pasquale Palmieri (nella quattordicesima foto in basso), è stato l'assessore alla Cultura, Antonella Tartaglia Polcini (nella foto di aperura e nelle altre in basso) che ha parlato di questa mostra che ha in sé un unicum in quanto riunisce in una unica esposizione tutte le 180 immagini antiche e moderne dell'intero percorso della Via Appia, da Roma a Brindisi.
La Mostra trae origine da una iniziativa del Ministero della Cultura condivisa con tutti i comuni più significativi del sito seriale che è in fase di costituzione e che mirava a caratterizzare i luoghi.
A Benevento erano state raccolte le foto della Via Appia relative al territorio dell'intero Sannio, analogamente a quanto era avvenuto a Taranto ed a Brindisi ed altrove.
Abbiamo avuto la intuizione, assieme al coordinatore scientifico della candidatura, Angela Maria Ferroni, di riunire tutte le immagini in un'unica raccolta. Le foto originali sono su lastre d'acciaio ed alcune di esse sono custodite da noi a Palazzo Paolo V, ha proseguito Tartaglia Polcini.
Queste sono state riprodotte su pannelli bifacciali per trasformare questa mostra in un percorso per immagini della Via Appia.
Da oggi chi vuole visitare la Via Appia senza sobbarcarsi l'onere di un bel cammino a piedi, cammino che sarebbe peraltro impossibile perché qui parliamo di immagini inedite di luoghi oramai scomparsi, dovrà venire a Benevento.
Questa Mostra ci appartiene e la terremo qui sin quando la Provincia ed il Museo del Sannio la vorrà accogliere.
Poi troveremo una posizione adeguata per renderla permanente perché essa possa rappresentare l'orgoglio di essere parte di una grande pagina della storia scritta da protagonisti.
Alcune immagini sono del Ministero della Cultura ed altre realizzate oggi, da fotografi di eccezione e tra questi vi è Pasquale Palmieri che ci ha aiutati anche ad allestire questa Mostra.
Sin qui l'assessore Antonella Tartaglia Polcini.
A margine della manifestazione il sindaco Mastella ha anche annunciato che a breve Casa Pisani al Triggio sarà affidata alla gestione dell'Archeoclub di cui è presidente Francesco Morante (nella ventiduesima e ventitreesima foto in basso), anch'egli presente all'evento di stamane.

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

 

   

comunicato n.165344




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