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Benevento, 27-07-2024 17:41 ____
Inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco della "Via Appia Regina viarum"
I commenti giunti in redazione
Redazione
  

Sull'inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco della "Via Appia Regina viarum" da parte del Comitato del Patrimonio Mondiale dell'Unesco, sono giunte in redazione varie note di commento.
Eccole di seguito.

Nino Lombardi, presidente della Provincia di Benevento
"La Via Appia, "Regina viarum" è nel Patrimonio Mondiale Unesco.
Ne siamo orgogliosi e lieti: la straordinaria opera di ingegneria civile di Appio Claudio Cieco di duemilatrecento anni or sono da Roma a Brindisi è infatti, oltre ad essere per l'ideatore un asse politico-strategico fondamentale, è stato nel corso dei secoli anche uno straordinario contenitore e giacimento culturale.
Per il Sannio, che è attraversato trasversalmente per decine di chilometri da questa strada sulla via più breve tra il Terreno e l’Adriatico, ebbene si può dire che la Via Appia è il Sannio e il Sannio è la Via Appia.
E', infatti, lungo quel tracciato, con il quale Appio Claudio Cieco voleva avvicinare Roma alla Magna Grecia attraversando la Valle Caudina, come canta Quinto Orazio Flacco nel suo meraviglioso resoconto di viaggio, si sono svolti e determinati eventi epocali.
E' lungo quel percorso che, a Benevento, l'imperatore romano Domiziano volle ampliare il Tempio della Dea Iside e che si combattè la battaglia di Manfredi di Svevia contro Carlo d'Angiò del 1266 cantata da Dante nel "Purgatorio".
La Via Appia costituisce il tratto fondante della identità storica, artistica culturale del nostro territorio e, pertanto, partecipammo con entusiasmo e piena condivisione all'iniziativa del Ministero dei Beni Culturali per conseguire questo risultato: il 10 gennaio 2023 firmammo il protocollo d'intesa denominato "Appia Regina Viarum" con i rappresentanti dello stesso Ministero, delle Regioni e di tutti gli enti locali territoriali attraversati dal tracciato originario.
Va riconosciuto il merito del Ministero dei Beni Culturali e dello stesso ministro Gennaro Sangiuliano e delle strutture da lui dirette, così come quello degli insigni studiosi, intellettuali, uomini di cultura, giornalisti e dei tanti semplici, ma splendidi cittadini, animati da alto senso civico, che hanno voluto e sostenuto questa Candidatura nel corso degli anni: a tutti loro il grazie sentito e convinto da parte mia e della Provincia di Benevento tutta.
Celebreremo lunedì prossimo, alle 11.00, questo splendido riconoscimento al Museo del Sannio nel Chiostro di Santa di Benevento - Patrimonio Unesco del sito seriale dei Longobardi con la mostra fotografica già programmata sulla "Via Appia Regina viarum" d'intesa con il Comune di Benevento e la nostra società Sannio Europa, e curata dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero della Cultura.
Lavoreremo ancora di più e con più convinzione per cogliere un altro straordinario traguardo, che abbiamo da tempo programmato per il nostro patrimonio culturale la Fondazione del Museo Egizio di Benevento con lo stesso ministro Sangiuliano, la Regione Campania con il presidente Vincenzo De Luca, il Comune di Benevento con il sindaco Clemente Mastella e la Fondazione Museo Egizio di Torino con la presidente Evelina Christillin e il direttore Christian Greco".

Achille Mottola, presidente del Club per l'Unesco di Benevento
Con il riconoscimento da parte dell'Unesco della "Appia - Regina Viarum", patrimonio mondiale dell'umanità, se l'Italia ha raggiunto il traguardo di 60 siti riconosciuti, Benevento può vantare, dopo il complesso monumentale di Santa Sofia con il sito "Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568-774)", il suo secondo sito nella World Heritage List.
Il Club per l'Unesco di Benevento, nell'esprimere grande soddisfazione per il prestigioso riconoscimento di questo iconico sito seriale, che trova nel nostro territorio rilevanti vestigia e aree archeologiche, a testimonianza della sua importanza strategica e sociale, si impegnerà ancora di più nella tutela e valorizzazione di tale patrimonio.
Dato il lavoro portato avanti dal Mic, da enti ed istituzioni, oltre che dalla fitta rete dei Club Unesco e associazioni, eravamo più che certi del risultato positivo, che rappresenta un punto di partenza e non di arrivo.
Non dobbiamo indulgere, però, al compiacimento, ma proseguire nel convinto sostegno e nell'appassionato impegno a salvaguardia e promozione di questo importante patrimonio, che può e deve rappresentare occasione di crescita e di sviluppo per le nostre comunità.

Francesco Maria Rubano, deputato e vice segretario regionale di Forza Italia Campania
Benevento celebra con orgoglio l'inclusione della Via Appia Antica nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco, un riconoscimento che porta a 60 i siti italiani tutelati dall'organizzazione.
Questa decisione, presa durante la 46esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale dell'Unesco a New Delhi, valorizza uno dei percorsi storici più affascinanti d'Italia, che attraversa anche il territorio beneventano.
Un ringraziamento particolare va al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha raccolto anche le sollecitazioni costanti mie e del gruppo parlamentare di Forza Italia, e ha lavorato efficacemente per raggiungere questo prestigioso traguardo.
E' stato proprio il ministro Sangiuliano a comunicarmi personalmente l'avvenuto riconoscimento, un momento di grande emozione e soddisfazione.
Questo rappresenta una straordinaria opportunità per promuovere il turismo e valorizzare ulteriormente il territorio di Benevento.
La Via Appia, conosciuta come "Regina Viarum", offre un viaggio attraverso la storia, permettendo ai visitatori di esplorare le antiche vestigia romane disseminate lungo il suo percorso.
Benevento, con le altre città coinvolte, può sviluppare iniziative per potenziare l'attrattiva turistica, migliorare le infrastrutture e investire nella conservazione delle vestigia romane.
Questo riconoscimento non solo rafforza l'importanza storica e culturale della regione ma apre nuove prospettive di crescita e sviluppo per il futuro.

Livio Petitto, capogruppo in Campania di "Moderati e Riformisti"
La "Via Appia-Regina Viarum" entra nella lista del Patrimonio Mondiale, diventando così il sessantesimo sito italiano riconosciuto dall'Unesco.
Un traguardo storico frutto di un lungo lavoro, di un'interlocuzione costante con il ministro alla Cultura, Gennaro Sangiuliano, fino alla decisione del Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi, del riconoscimento ad un Monumento dell’ingegneria stradale.
Questa storica via, una delle prime e più importanti strade romane, rappresenta non solo un collegamento fisico tra le città ma anche un simbolo di unità culturale e storica per l'Italia e per il mondo intero.
Un'opportunità importante per la Campania e l'Irpinia per creare un indotto turistico, economico e culturale.
La Regina Viarum unisce territori ricchi di uno straordinario patrimonio storico, archeologico e naturalistico e ha le caratteristiche per divenire uno dei più grandi cammini europei.
Dopo un anno di duro lavoro, ora attraverso la sinergia tra Governo, Regione ed Enti locali interessati, possiamo riprogrammare investimenti e progetti da collegare all'offerta culturale del sito diventato patrimonio Unesco, straordinario volano per l'economia delle aree interne.

Alessio Errico, presidente Archeoclub d'Italia Apicium
Oggi è un grande giorno per il nostro territorio.
Con il riconoscimento della via Appia quale patrimonio dell'umanità si apriranno nuove opportunità per la promozione di tutti quei territori che da tale via sono attraversati.
Ora che questo riconoscimento è stato ufficializzato, dobbiamo impegnarci al meglio per darvi decoro.
Occorre creare una rete di cooperazione tra le varie amministrazioni comunali e associazioni, affinché tutto il tracciato di questa antica arteria viaria sia valorizzato.
Anche l'Archeoclub di Apice ha fatto la sua parte per questo importante riconoscimento, vista la presenza nel territorio apicese del Ponte Appiano, uno tra pochissimi manufatti appartenenti alla via Appia.
Lo scorso anno, a tal proposito, abbiamo consegnato ai funzionari Unesco il file del nostro cortometraggio "La Rievocazione delle Lavandaie" girato proprio nei pressi del Ponte Appiano, segnalando anche altre attività di valorizzazione e tutela effettuate proprio in tal luogo.
Oltre a ciò, la settimana scorsa, a pochi giorni dall'ufficialità, sempre in località Ponte Rotto, abbiamo organizzato una piccola rievocazione storica a tema Romano con artigianato e il Teatro Fluviale incentrato per il secondo anno sulla figura della lavandaia.
Gli ispettori Unesco infatti, tra i vari parametri da prendere in considerazione per la valutazione, hanno verificato che ci fosse attività e interesse da parte dei vari organismi presenti sul territorio per questo tracciato.

Carmelo Sandomenico, sindaco di Montesarchio
Il riconoscimento dell'Appia nel patrimonio mondiale dell'Unesco è una splendida notizia per l'Italia in generale e in particolare per il nostro territorio.
E' noto a tutti, infatti, che la "regina viarum" ha accompagnato la storia di Caudium, e che anche la civiltà caudina ha, in qualche modo, segnato la storia di questa arteria.
La città che mi onoro di guidare, infatti, ha sviluppato la sua forte vocazione imprenditoriale e commerciale attorno alla moderna Appia, crescendo e intrecciando le proprie vicende con quelle della strada.
Da sindaco, tuttavia, al netto della soddisfazione e dell'orgoglio per un lavoro corale che ha portato a un risultato straordinario non posso certo tacere quelle che sono criticità che tuttora permangono riguardo all'Appia.
Se la gloriosa strada voluta da Appio Claudio fu strategica per l'epoca, unendo Roma con la Puglia, è pur vero che oggi quella strada rappresenta l'unico collegamento tra Benevento e Caserta: ancora oggi l'unica arteria strategica in una Valle Caudina ahimé, sempre più isolata.
E' noto, infatti, che ad oggi con la ferrovia Benevento-Cancello ferma da quasi cinque anni questa arteria raggiunge volumi di traffico ampiamente sproporzionati per la sua capacità, incidendo sulla qualità dei servizi e anche su quella vocazione turistica che i territori attraversati dall'Appia, tantopiù oggi con il riconoscimento Unesco, dovrebbero sfruttare.
Spiace, lo dico da sindaco civico, apprendere che quel progetto fondamentale per uscire da tale situazione, ovvero la Benevento-Caserta, sia fuori dal contratto di programma Mit-Anas: nel merito faccio miei le preoccupazioni dei colleghi sindaci dei Comuni casertani interessati dall'opera che hanno scritto al presidente del Consiglio dei Ministri, Meloni, nel merito, a quelle del primo cittadino di Benevento Mastella e della Filt Cgil.
Ho ascoltato nel merito le rassicurazioni del ministro Salvini circa un futuro inserimento dell'arteria nell'aggiornamento 2025 del contratto di programma Mit-Anas.
Mi auguro vivamente sia così, pur ricordando il più celebre dei motti trapattoniani circa il gatto nel sacco... che ad oggi non c'è.
Credo sia importante che quel riconoscimento Unesco sia, come detto dal ministro Sangiuliano, un punto di partenza e non di arrivo: bisogna riempirlo dai contenuti a partire dallo sviluppo dei territori che vengono attraversati da un bene ritenuto ufficialmente patrimonio mondiale dell'umanità, e quei contenuti passano necessariamente per le infrastrutture, lo insegna la storia.
Lo insegna, appunto, l'Appia.

comunicato n.165324




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