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Benevento, 27-07-2024 15:05 ____
La giusta opposizione all'Autonomia Differenziata il Pd la deve fare andando alla radice del provvedimento altrimenti e' solo opportunismo elettorale
E' sbagliato presentare questa norma come una legge solo contro il meridione perche' la feroce competizione economica fra territori coinvolgera' le stesse regioni del Nord e all'interno delle stesse fra le province e, in queste, fra i comuni. Questo referendum, anche se vittorioso, non servira' a niente, commenta Piero Mancini
Redazione
  

Una riflessione sulla questione Autonomia Differenziata e sulle discussioni in atto a livello locale e nazionale, ci giunge da Piero Mancini (foto).
"Caro direttore - ci scrive - da alcuni mesi l'Autonomia Differenziata è al centro del dibattito politico nazionale.
"Gazzetta di Benevento" ne parlò già nel 2020, quando non ne scriveva nemmeno la stampa nazionale e anche il Pd, tramite Stefano Bonaccini, ex presidente della Regione Emilia Romagna, era favorevole.
Oggi, essendo mutato il quadro politico nazionale, influendo sul nuovo posizionamento tattico del Pd, si assiste a una robusta opposizione, anche tramite Referendum, a una legge dettata dall'ideologia neoliberista che il Pd bada bene a non evidenziare.
Lasciando l'analisi in termini minimi e superficiali in modo da non mettere in discussione la profonda ratio ideologica di un provvedimento non avversato, nel 2020, dai presidenti delle regioni amministrate dal Pd.
La base ideologica che ha spinto la Lega, che fin dalla sua nascita è mossa da un neoliberismo estremo, non è il razzismo verso i meridionali, come strumentalmente si vorrebbe far credere.
La Lega vuole approfondire qualcosa che esiste da sempre: Il divario economico fra regioni del Nord e del Sud.
Per assecondare la feroce competizione fra i territori e permettere alle regioni ricche del Nord di diventarlo sempre più e competere con maggiore forza con le regioni europee più ricche.
Alla base dell’ideologia neoliberista, infatti, la spietata competizione individuale fra le persone si accompagna con la spietata competizione fra territori.
Superando la normale contrattazione economica e i normali rapporti sociali fra persone e rapporti fra i diversi territori che dalla fine della Seconda guerra mondiale hanno garantito pace e crescita.
La frantumazione degli Stati e dei territori è imposta dal neoliberismo con la violenza della forza.
Per farlo utilizza, in modo strumentale, motivazioni altre per nascondere i veri obiettivi.
In questo quadro deve essere riletta lo smembramento della Jugoslavia che ha riportato la guerra in Europa.
L'obiettivo felicemente raggiunto ha posto le basi per estendere la strategia contro la Federazione Russa.
Il vero obiettivo, ancora non raggiunto, della guerra tra Russia e Ucraina è la sconfitta economica, tramite le sanzioni, e militare della Russia per smembrarne i vastissimi territori, favorendo la nascita di tante nuove nazioni.
Isolate e fragili economicamente. Facili prede di chi vorrebbe impossessarsi delle tante materie prime di cui sono ricchi.
Sembra che stia divagando, invece tutto è legato da una logica predatoria che, infine, influisce drammaticamente anche sulle nostre esistenze.
E' sbagliato, quindi, presentare l'Autonomia Differenziata come una legge solo contro il meridione.
Infatti, la feroce competizione economica fra territori coinvolgerà le stesse regioni del Nord e all’interno delle stesse fra le province e, in queste, fra i comuni.
Un cinico e disumano inarrestabile meccanismo infernale che costringe alla feroce competizione di tutti contro tutti: iniziando dai singoli individui, tra stati e, per finire, interi continenti, che non può non portare alla guerra totale.
Superando la guerra mondiale a pezzi denunciata da anni da Papa Francesco.
Se non si mette in evidenza l’ideologia neoliberista alla base dell’Autonomia regionale differenziata, il Referendum non avrà alcuna importanza sociale, economica e politica.
Bisogna iniziare a denunciare politicamente il neoliberismo e le sue tante dolorose storture.
Esempio più grave la disumane privatizzazione della Sanità che sta distruggendo gli ospedali anche nella nostra provincia.
Se il Pd non vuole utilizzare in modo opportunista e strumentale, solo contro l’attuale maggioranza, per un mero ritorno elettorale, la giusta opposizione all'Autonomia Differenziata deve andare alla radice del provvedimento.
Per farlo, dovrebbe dar vita a una necessaria profonda autocritica per superare l’attuale posizione politica in favore del neoliberismo, liberandosi di questa pericolosa subalternità.
Mi rendo conto che è chiedere troppo a chi sta utilizzando la Schlein come foglia di fico.
Per questo, alla fine, questo referendum, anche se vittorioso, non servirà a niente.
Incidendo poco e solo in superficie.
Ennesima occasione persa, che non scalfirà minimamente le tragiche e disumane strategie neoliberiste".

comunicato n.165318




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