Dopo la festa della Madonna delle Grazie, anche la pavimentazione e' ancora macchiata di olio e condimenti vari
In onore del guadagno, sacrosanto!, dei commercianti tutto e' permesso. Nessuno, pero', poi, pulisce. Ne' gli organi preposti, ne' i privati scrive Maria Cristina Pedoto in una lettera inviata a Peppino De Lorenzo a proposito dello stato in cui si trova piazza Bissolati
Redazione
La dottoressa Maria Cristina Pedoto, ha fatto pervenire al nostro Peppino De Lorenzo una dettagliata nota, con un ampio corredo fotografico, relativa alle condizioni in cui versano piazza Bissolati e zone limitrofe, dopo i recenti interventi di De Lorenzo sulla mancata cura del verde in città.
Siamo fiduciosi che alla sollecitazione della nostra lettrice vi sia il dovuto riscontro.
"Caro Peppino - si legge nella nota di Pedoto - vorrei invitarti a piazza Bissolati per farti constatare lo stato di degrado in cui versa.
Dopo la festa della Madonna delle Grazie, troverai anche la pavimentazione ancora macchiata di olio e condimenti vari perché, in onore del guadagno (sacrosanto!) dei commercianti tutto è permesso.
Nessuno, però, poi, pulisce. Né gli organi preposti, né i privati.
Le panchine nuove, quelle che hanno sostituito le vecchie, e quelle due aggiunte, sempre dal lato dei commercianti, non danno alcun ristoro a coloro che cercano un poco d'ombra, perchè posizionate in zone assolate.
Solo di sera e di notte servono a chi non riesce a prendere sonno.
Pochi gli alberi rimasti. Uno mancante è stato sostituito da un alberello "spazzolino" che non da frescura.
Dove mancano gli altri, sono state piantate poi dai residenti delle piante grasse (le uniche che non vengono rubate) per tentare di impedire ai cani di lasciare le loro deiezioni.
Qualche commerciante ha pensato bene, non solo di spostare le fioriere, ma addirittura ha decapitato le aloe, come se non fossero arredi urbani.
L'illuminazione, che faceva tanto chic il percorso calpestabile e anche le aiuole, è al lumicino. Nessuna manutenzione.
Le fioriere sono ricettacolo d'immondizia e neppure le piante grasse riescono a difenderle.
Gli spazzini fanno quello che possono, ma gli incivili sono sempre in agguato, e tre bidoni per immondizia sono pochi, i cestini non sono stati più rimessi ma restano i loro paletti che li attendono da anni.
Non parliamo delle caditoie, piene di cicche di sigarette e terriccio, mai pulite, nemmeno dopo l'alluvione, che però hanno l'unico pregio di fare germogliare qualche filo d'erba, e, avendo dimenticato la loro funzione, quando piove contribuiscono a trasformare l'intera piazza in un pantano.
A conferma di quanto esposto, allego delle foto scattate in data odierna.
Ti saluto".
comunicato n.165156
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