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Benevento, 16-07-2024 11:32 ____
Sono trascorsi trentadue anni da quel 19 luglio, quando un'auto piena di tritolo venne fatta esplodere a Palermo in via D'Amelio per mano della mafia
In occasione di quest'anniversario e' stato organizzato un pubblico evento che si terra' venerdi' prossimo, 19 luglio
Redazione
  

Sono trascorsi trentadue anni da quel 19 luglio, quando un'auto piena di tritolo venne fatta esplodere a Palermo in via D'Amelio per mano della mafia.
A morire uccisi furono il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della Polizia di Stato che ne erano la scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli.
In occasione di quest'anniversario, il Coordinamento Provinciale di Libera Benevento, in collaborazione con l'Anpi provinciale e il gruppo scout Agesci Benevento 2, ha organizzato un pubblico evento che si terrà venerdì prossimo, 19 luglio, alle 18.30, con appuntamento dinanzi ad un luogo che nel tempo è diventato sempre di più simbolo dell'antimafia sociale sannita: l'ex Cementificio Ciotta, bene confiscato alla criminalità organizzata, in contrada Olivola.
"La scelta del luogo - si legge nella nota inviata alla Stampa - non è di natura logistica ma di profondo significato politico, nell'accezione più alta e nobile del termine.
E' da anni che la comunità attende la restituzione del bene, almeno della palazzina, a suo tempo destinata come "casa delle associazioni".
Ma in una realtà dove il verbo inaugurare sembrerebbe quello più coniugato, il bene confiscato non riesce a trovare una giusta collocazione grammaticale.
Sarà anche l'occasione per ribadire che il tema dei beni confiscati richiede coinvolgimento, co-progettazione, partecipazione.
Nonostante la presenza di un progetto già approvato e finanziato dal Pnrr per un'altra area del sito, auspichiamo che si abbia da parte dell'amministrazione comunale e del Consiglio tutto, l'accortezza e la sensibilità di trovare margini per innescare meccanismi di partecipazione e coinvolgimento delle realtà cittadine.
Memoria ed impegno sono un binomio inscindibile.
Lo devono essere, però, anche memoria e coerenza, richiedendo più rigore da parte di tutti.
In modo particolare dalla politica che, a volte, sembra essere debole ed accondiscendente, in alleanze, candidature, leggi opache e condotte discutibili a tutti i livelli".
Alla manifestazione saranno presenti anche gli scout del gruppo Agesci Benevento 2 che nel settembre 2023, dopo un'esperienza vissuta a Palermo, animarono una tappa del Festival dell'Impegno Civile, accendendo i riflettori proprio sul mancato riutilizzo dell'ex cementificio.
Ai ragazzi sarà affidata la bandiera tricolore che faranno sventolare durante la prossima esperienza estiva in Val Codera, sulle Alpi lombarde, luogo storico della resistenza educativa e nonviolenta scout, contro l'oppressione fascista che sciolse il movimento con un decreto a firma di Mussolini.
Una bandiera tricolore sarà nuovamente deposta dinanzi al cancello del bene confiscato, così come avvenne in passato in occasione dell'anniversario della strage del 23 maggio, ricordata con lo slogan "Capaci di riutilizzare il bene".
Il giudice Paolo Borsellino era molto vicino a tutto il mondo dell'associazionismo, così come il suo amico e collega Giovanni Falcone, convinti che "alla mafia bisogna togliere aria e consenso e che la gente fa il tifo per noi".
"Seppure con profonda amarezza - conclude la nota inviata alla Stampa - abbiamo il dovere di gridare che nel nostro Paese c'è chi il Tricolore lo ha servito e continua a servirlo con onore e disciplina e chi se ne serve solo per scopi personali o familiari".

comunicato n.165098




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