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Benevento, 13-07-2024 16:04 ____
Fioravante Bosco ha svolto un'interessante lezione ai bambini dell'Oratorio di Sassinoro e Morcone
I ragazzi svolgono l'esperienza del "campo solare" curato dalla Cooperativa di Comunita' Conlaboro del Consorzio Sale della Terra, che rientra nel progetto "Nidi di Comunita'"
Redazione
  

Invitato dall'ex-responsabile della Polizia Locale di Sassinoro, Domenico Vignone, Fioravante Bosco, già comandante del Corpo di Polizia Municipale di Benevento, ha svolto una lezione ai bambini dell'Oratorio di Sassinoro e Morcone che in questi giorni si ritrovano a Sassinoro per svolgere l'esperienza del "campo solare", curato dalla Cooperativa di Comunità Conlaboro (Consorzio Sale della Terra), che rientra nel progetto "Nidi di Comunità".
All'incontro sono stati presenti il sindaco di Sassinoro, Luca Apollonio, il parroco di Morcone e Sassinoro, don Gennaro Di Bonito, il comandante della Stazione Carabinieri di Morcone, Giuseppe Petrone, l'educatrice Claudia Giordano e il responsabile della Protezione Civile di Pontelandolfo, Stefano Baldini.
L'estate, rappresenta per bambini e adolescenti il tempo delle vacanze, uno spazio di libertà in cui è possibile coniugare gioco e divertimento con esigenze più spiccatamente educative.
Il tempo libero, ove supportato da un corretto approccio pedagogico e riempito con adeguati contenuti educativi, può diventare un'occasione preziosa di crescita umana e sociale.
Grazie all'incontro con gli altri e al confronto con nuove e stimolanti esperienze, all'interazione e integrazione con gruppi di pari, la persona in fase di sviluppo impara a riconoscere le emozioni e gestire le relazioni, a esprimere e rafforzare la propria identità, individuale e collettiva, favorendo una crescita armonica e contrastando situazioni di disagio.
In questa prospettiva, il ruolo agito da centri e attività estive è quindi rilevante sotto diversi punti di vista.
L'incontro estivo tra ragazzi coetanei diventa un motivo d'aggregazione, portatore di crescita e di sviluppo delle abilità relazionali all’interno di un processo di socializzazione tra pari.
Dal punto di vista delle famiglie, invece, risponde a esigenze d'educazione, collettività e coesione sociale che spesso il nucleo familiare non è in grado di garantire, e riesce a ovviare alle tipiche difficoltà odierne della gestione del tempo.
In apertura della manifestazione, il sindaco Luca Apollonio ha sottolineato come, disponendo della palestra comunale, che viene utilizzata pure per manifestazioni teatrali, si riesce anche in un piccolo paese come Sassinoro a coinvolgere un centinaio di bambini.
Fioravante Bosco, che nella sua vita lavorativa ha svolto svariate attività, prendendo la parola, ha evidenziato che dal 2 gennaio 2018 il Servizio Nazionale di Protezione Civile è disciplinato dal relativo Codice, approvato con decreto legislativo numero 1 di pari data, con il quale è stata riformata tutta la normativa in materia.
Il Codice nasce con l'obiettivo di semplificare e rendere più lineari le disposizioni di protezione civile, racchiudendole in un unico testo di facile lettura.
Per rispondere a questo obiettivo di semplificazione, ogni articolo esplicita chiaramente le norme che sostituisce e, nei due articoli conclusivi (articoli 47 e 48), offre anche un coordinamento dei riferimenti normativi e l'elenco completo di tutte le norme che attraverso il Codice sono abrogate.
La riforma ribadisce un modello di Servizio Nazionale policentrico.
Anche per questo, il Codice è stato scritto in modo diverso rispetto ad altre norme ed è stato elaborato da un gruppo di redazione composto da rappresentanti di Dipartimento della Protezione Civile, Regioni, Comuni, Ministeri, Volontariato di Protezione Civile.
La prima proposta di riordino della normativa in materia di Protezione Civile è dunque frutto del lavoro di un gruppo misto e tale scelta ha influito sulla impostazione collettiva del Codice, nato da un confronto aperto su criticità e punti di forza della pregressa normativa in materia. I principali elementi di novità introdotti dal Codice sono: la previsione degli eventi, la prevenzione, il soccorso e il superamento dell’emergenza.
Fioravante Bosco ha, poi, continuato il suo discorso parlando dell’esperienza personale che si trovò a vivere da giovane militare di stanza a Spoleto, allorquando il terremoto che il 19 settembre 1979 colpì la Valnerina provocò gravi danni a Norcia e Cascia e nei circa 80 casali complessivi difficili anche da raggiungere.
All'indomani, giunto sul luogo ove i danni erano maggiori, per effettuare i primi soccorsi Bosco prese l'iniziativa, d'intesa con il capitano dei genieri, per montare cucine da campo, lavatoi e quant’altro servisse per dare un aiuto agli sfollati.
Insomma, sebbene il materiale da utilizzare fosse davvero notevole, mancava chi sapesse installare le attrezzature! Eravamo in un'epoca ove la protezione civile non era stata ancora costituita, e il lavoro infaticabile di Bosco gli valse alla fine una lunga licenza premio e, successivamente, anche l'onorificenza di cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica.
La Protezione Civile in Italia nacque da una intuizione di Giuseppe Zamberletti che, dopo aver vissuto in prima persona da Commissario del Governo i drammatici eventi sismici che colpirono Friuli e Irpinia, comprese che comunità scientifica, strutture operative e volontariato dovevano lavorare insieme, fianco a fianco.
Bosco ha anche ricordato l'incidente di Vermicino, un avvenimento accaduto in Italia il 10 giugno 1981 che causò la morte di un bambino di sei anni, Alfredino Rampi.
Il bambino cadde accidentalmente in un pozzo artesiano sito in una frazione di Frascati. Dopo quasi tre giorni di inutili tentativi di salvataggio, il bambino morì dentro il pozzo a una profondità di circa 60 metri.
La vicenda ebbe un enorme impatto sulla stampa e sull'opinione pubblica, anche per la diretta televisiva della Rai durante le ultime 18 ore, che ne fece uno dei casi mediatici più rilevanti della storia italiana.
La mancanza di organizzazione e coordinamento dei soccorsi, ai limiti dell’improvvisazione, fecero comprendere l’esigenza di una struttura organizzativa dedicata alla gestione delle emergenze, che negli anni successivi portò alla nascita del Dipartimento della protezione civile, all'epoca ancora solo sulla carta.
Chiudendo l'intervento, Bosco ha voluto ricordare un episodio anch'esso vissuto cica 44 anni fa.
Federico Sordillo, nato a Pietradefusi, era stato vice-presidente della squadra di calcio del Milan e poi presidente federale dal 1980 al 1986.
Sotto la sua presidenza della Figc, l'Italia divenne in Spagna campione del Mondo nel 1982.
Ebbene, Sordillo aveva ancora gli anziani genitori in terra irpina, e a circa una settimana dal terremoto del 23 novembre 1980 non aveva avuto alcuna notizia.
Si rivolse all'Associazione Italiana Arbitri, e solo così ebbe immediatamente la notizia che i suoi genitori non erano stati vittima del tremendo terremoto che aveva colpito l'Irpinia.
L'arbitro che si mise alla ricerca degli anziani genitori di Sordillo era di Calvi, e nella stagione calcistica successiva divenne guardalinee della Can A e B.
Questo per ribadire che, a quell'epoca non c'erano ancora i telefoni cellulari e le notizie potevano essere attinte solo recandosi sul posto ove accadevano i tragici eventi.
La manifestazione si è conclusa con la preghiera officiata da don Gennaro, e la successiva colazione di comunità, alla quale hanno partecipato grandi e piccini.
Fioravante Bosco ha voluto così sottolineare l'importanza di far veicolare determinati messaggi già a partire dall'età infantile: "Fin da bambino ho sempre mostrato grande interesse alle iniziative di solidarietà che si svolgevano nel Rione Libertà, ove sono cresciuto primo di sette figli.
Ritengo che l'aver compreso sin d'allora il valore del lavoro abbia contribuito a determinare in me il senso della disponibilità più assoluta nei confronti di chi avesse bisogno di solidarietà. 
E' per questo che, allorquando si presenta l'occasione, ritengo importante raccontare momenti di vita vissuta che sono l’esemplificazione di ciò che ogni ragazzo dovrebbe fare per il prossimo, anziché inoltrarsi su strade senza uscita che talvolta ne destabilizzano l'esistenza".

 

comunicato n.165054




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