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Benevento, 09-07-2024 19:20 ____
Piazza Santa Maria. I bagni non sono stati mai resi fruibili e quindi perennemente chiusi, mentre il verde versa nel piu' completo abbandono
L'altra sera si fermo' un autobus di piccola cilindrata dal quale scesero dei turisti, molti anziani. Mi accorsi, anche ascoltando i loro discorsi, che andavano alla ricerca di servizi igienici. Un vecchietto, si contorceva al punto che lo invitai a salire mettendogli a disposizione il bagno del mio studio. Quando usci', liberatosi, mi inondo' di benedizioni, commenta Peppino De Lorenzo
Nostro servizio
  

Peppino De Lorenzo si sofferma sul degrado in cui versa, a solo un mese dall'inaugurazione, il tanto ventilato punto di accoglienza per i turisti in piazza Santa Maria.
Dal racconto ne scaturisce un resoconto che lascia riflettere, e non poco.
Ritengo quanto mai superfluo, se non addirittura inutile, scrive, ritornare sull'incuria, già gridata, a gran voce, da più parti, in cui versa la città.
Unico e precipuo scopo dell'attuale amministrazione è quello di tagliare nastri quanto più possibile.
Sembra, infatti, che, nel contesto della falce che ha posto il commercio in ginocchio, solo i residuati negozi di mercerie stiano vivendo il periodo di maggiore splendore, con i proventi della costante vendita di nastri, appunto.
Ad inaugurazioni avvenute, però, verificata la buona riuscita delle foto che immortalano gli eventi, a scopo propagandistico, dal giorno dopo, sistematicamente, tutto viene affidato all'abbandono.
I lavori, scavi compresi, che hanno interessato piazza Santa Maria, che, per più di dodici mesi, riempendo, giorno dopo giorno, le cronache quotidiane, sono a conoscenza di tutti, fors'anche troppo.
Dopo discussioni e prese di posizione a più livelli, i soloni di archeologia si sono sprecati, in ultimo, dal cilindro della magia mastelliana, ne è scaturita una baracca, sì, perchè di baracca si tratta, che avrebbe, almeno questo, sembrerebbe essere lo scopo originario, dovuto accogliere i turisti che, ogni giorno, a centinaia, invogliati dalle iniziative di chi ci governa, invadono la città.
La baracca, perchè, mi si perdoni la ripetizione, di baracca si tratta, è stata circondata da tanto verde, anche di pregio, a dire di qualche esperto del momento.
A corollario, tre servizi igienici, uno per gli uomini, un secondo per le donne, un'altro, ed a ragione, ad uso dei disabili.
Il giorno in cui, a sera era prevista l'inaugurazione, Mastella, invogliato dalla campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo, arrivò in piazza.
Poiché dietro la scrivania del mio studio trascorro, da mattina a sera, intere giornate, con il balcone aperto, ebbi modo di ascoltare le promesse elargite a gran copia ai negozianti che hanno i propri locali accanto al portone d'ingresso dello stabile.
Il grave è che questi ultimi, compresa la promessa dei posteggi gratuiti loro, ci credettero. Oggi, la delusione.
Ad un mese di distanza dall'inaugurazione, i bagni non sono stati mai resi fruibili e, quindi, perennemente, chiusi, mentre il verde versa nel più completo abbandono con l'erba divenuta un grosso cespuglio incolto.
Uno spettacolo indegno per un paese civile.
Gli unici fortunati sono stati cani e gatti della zona che, non solo hanno fatto del luogo il posto loro preferito per i bisogni, ma anche per soddisfare le naturali tendenze sessuali.
C'è una cagnetta che, a dirla in termine paesano, ha il pepe e si concede a tanti cagnolini.
Se non si assiste di persona a quanto si sta verificando, il tutto appare inverosimile.
L'altra sera, era tardi, si fermò un autobus di piccola cilindrata dal quale scesero, effettivamente, dei turisti, molti anziani.
Mi accorsi, anche ascoltando i loro discorsi, che andavano alla ricerca di servizi igienici.
Un vecchietto, si contorceva al punto che lo invitai a salire mettendogli a disposizione il bagno del mio studio.
Quando uscì, liberatosi, mi inondò di benedizioni.
Ora, mi sono preoccupato di acquistare una busta di cateteri. In questo modo, quando i turisti (sic!) arriveranno, segnatamente quando i bar sono chiusi, li inviterò a salire per chi accetterà la cateterizzazione.
Solo così questa città, tanto bella, ma non governata, potrà essere visitata con tranquillità, senza contorcersi.

 

comunicato n.164976




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