Il presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha invitato BlackRock, potentissimo Fondo finanziario, a partecipare al G7
Gestisce e muove sui mercati internazionali una quantita' enorme di denaro. Ben 10.000 miliardi di dollari, commenta Piero Mancini. Ha interessi economici anche nel nostro Paese
Redazione
Perché il presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha invitato BlackRock, potente Fondo finanziario, a partecipare al G7, svoltosi in Puglia?
Quali pericoli per i risparmi postali dei beneventani?
A chiederselo, in una nota di riflessioni, è Piero Mancini (foto).
"Caro direttore - ci scrive - quotidianamente siamo sommersi da migliaia di notizie, difficilmente collegabili tra loro.
Accade anche che notizie importantissime non trovino spazio sui grandi media generalisti.
Il recente G7, svoltosi in Puglia, ha avuto una copertura pervasiva e di tale propaganda da sfociare in peana e esplicito culto della personalità, che non fa onore al servizio pubblico che, per essere credibile, dovrebbe essere sobrio.
In questo mare magnum di adulatori non ha trovato il giusto rilievo la notizia della partecipazione al summit, su invito del presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, del Fondo finanziario speculativo BlackRock.
Un Fondo tanto potente e importante quanto poco conosciuto dalla stragrande maggioranza degli italiani.
Il Fondo gestisce e muove sui mercati internazionali una quantità enorme di denaro: ben 10.000 miliardi di dollari.
Ovvero, tre volte il nostro debito pubblico, circa 3mila miliardi di euro, e quasi il doppio dell'intero ammontare del risparmio, 5.300 miliardi di euro, degli italiani.
Una potenza economica tanto grande e forte da far risultare tanto piccola e debole la nostra Nazione, termine tanto caro alla sovranista Meloni.
I motivi, sicuramente importantissimi, della partecipazione non sono stati resi noti.
E' noto, invece, che BlackRock ha grandi interessi economici nel nostro Paese: è anche proprietario del 50% di Italo ed è fortemente interessato alla privatizzazione di Fincantieri e Enav.
Da tempo ha messo gli occhi anche sulla cassaforte di Cassa Depositi e Prestiti, delle Poste, dove sono custoditi circa 300 miliardi di risparmi degli italiani.
Soprattutto in Buoni Fruttiferi.
Proprio grazie ai Buoni Fruttiferi trentennali, sottoscritti da tanti risparmiatori beneventani, la nostra comunità cerca di resiste alla profonda crisi economica che sta provocando anche denatalità e desertificazione sociale.
Buoni Fruttiferi ancora garantiti dallo Stato, per questo sicuri e al riparo da amare sorprese.
I neoliberisti sono contrari all'intervento dello Stato in economia, tutta la ricchezza prodotta deve essere gestita solo dai privati.
Quindi, vorrebbero papparsi anche Poste italiane che hanno in pancia la ricca Cassa Depositi e Prestiti.
Per non creare allarmismo fra i risparmiatori il Governo italiano, senza tanto clamore, intende iniziare a privatizzare "solo" il 13%.
Di questo il Fondo "discute" con il nostro governo, "costretto" a vendere per pagare ininfluenti frazioni del nostro debito pubblico.
Penso che i risparmiatori sanniti farebbero bene a iniziare a seguire, molto da vicino, questa delicata vicenda.
Per capire come meglio difendere i loro sudati risparmi.
Non lasciandoli gestire da ingordi, cinici e spietati speculatori".
comunicato n.164919
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