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Benevento, 03-07-2024 19:14 ____
Il distributore di acqua naturale, refrigerata e gassata di piazza Fontana Longa necessita di opportuni interventi manutentivi
Sono trascorsi oltre sette anni dalla collocazione di tale postazione e dalla sua inaugurazione avvenuta il 18 giugno 2016
di Giacomo De Angelis
  

Come ci hanno evidenziato alcuni utenti, il distributore di acqua naturale, refrigerata e gassata di piazza Fontana Longa (zona mercato coperto) a Ponte necessita di opportuni interventi manutentivi.
Sul frontespizio della postazione sono oramai illeggibili le informazioni e le istruzioni per gli utenti, praticamente "usurate" dal tempo.
Sono, infatti, trascorsi oltre sette anni dalla collocazione di tale postazione e dalla sua inaugurazione avvenuta il 18 giugno 2016.
Una tale criticità, intanto, mal si concilia con le motivazioni alla base della scelta di questa iniziativa espresse nella deliberazione di Giunta municipale del 28 aprile 2015, che approvò lo schema di convenzione per fornitura, installazione e gestione di un distributore di acqua naturale, refrigerata e gassata.
Un'iniziativa finalizzata a valorizzare l'utilizzo dell’acqua pubblica locale e a ridurre, tra l’altro, la produzione dei rifiuti plastici costituiti dalle bottiglie di plastica di acqua minerale.
Insomma, il suo obiettivo era ed è quello di promuovere comportamenti e stili di vita responsabili e rispettosi dell'ambiente.
Fu così deciso di dotare il territorio del sistema di distribuzione denominato "Acqua Km 0": prelevare l'acqua dalla rete dell'acquedotto comunale, eseguire una serie di filtrazioni e trattamenti tali da renderla gradevole, eventualmente gasata con l'aggiunta di anidride carbonica e refrigerata, ed offrirla ad un prezzo che risultasse vantaggioso rispetto all’acquisto delle acque imbottigliate.
Il Comune, in solido con l'ente gestore dell'acquedotto, si assumeva poi la responsabilità della propria acqua potabile, impegnandosi a garantirne il controllo secondo le normative vigenti.
Il "fornitore", dal canto suo, s'impegnava a vendere l'acqua sia naturale che gassata al prezzo concordato di 0,05 di euro al litro e a mantenere invariato il prezzo per almeno tre anni; in merito, non risulterebbero variazioni, che comunque dovevano essere rese pubbliche.
Tuttavia, mancherebbero e/o mancano notizie relative alla validità stessa della convenzione.
Infatti, al suo articolo quattro è previsto che la concessione dello spazio su cui installare la "Casa dell’Acqua" ha la durata di sette anni decorrenti dalla data di avvio in esercizio del distributore e, prima della sua naturale scadenza, le parti potranno concordare la proroga della convenzione agli stessi patti e condizioni per una sola volta e per una durata non superiore a quella originaria. Inoltre, è escluso il rinnovo tacito.
Ebbene, considerando che l’inaugurazione del distributore (quindi, l’avvio in esercizio del distributore) è avvenuta il 18 giugno del 2016, i sette anni di durata della convenzione sono oramai scaduti. Pertanto, l’amministrazione comunale avrebbe dovuto definire la vicenda: cessazione del servizio e/o proroga.
Salvo nostra disattenzione, di questo provvedimento non risulterebbe traccia, almeno tra quelli pubblicati all’albo pretorio, pubblica fonte informativa.
Insomma, una situazione, questa, analoga a quella della gestione del servizio idrico integrato cittadino il cui contratto è scaduto il 31 dicembre 2022 e ... non è stato ancora formalmente prorogato.
La Casa dell'Acqua, intanto, non è stata rimossa e, nonostante il suo non ottimale stato di manutenzione (almeno esterno), è ancora in funzione.
Sarebbe, dunque, opportuno qualche provvedimento sia per ripristinare le informazioni da fornire agli utenti e sia anche per rassicurare, con apposito cartello sul distributore, gli utenti sulla qualità del servizio e sul rispetto dei parametri.
A tal proposito sarebbe ideale prendere a riferimento la diversa attenzione di alcuni comuni limitrofi che forniscono anche i riscontri periodici delle analisi effettuate all’acqua erogata (!).
A proposito di analisi, è il caso purtroppo di evidenziare che dal 2019 (!) nell'apposita sezione dell’albo pretorio pontese non sono pubblicate neppure le analisi chimiche riguardanti il servizio idrico integrato, relative a depuratore, acque reflue, serbatoio, pozzo.

ap - Ci permettiamo di aggiungere all'approfondito articolo del collega Giacomo De Angelis, che non ci ha mai convinto né ci convincerà la diffusione di queste cosiddette case dell'acqua.
Il nostro è un appunto a carattere generale, ovviamente, e non riguarda il meccanismo solo di Ponte.
Esse sono solo macchine per fare soldi ed in questo sono della partita anche i Comuni che ne autorizzano l'installazione. Ovunque essi lucrano sui metri cubi venduti.
Non sappiamo del Comune di Ponte.
In pratica, questa è la stessa acqua che esce dai rubinetti di casa perché la presa è sulla condotta idrica comunale, con la differenza che, passando in quella macchina essa viene refrigerata come fosse un normale frigorifero di casa, viene poi resa gassata, se si vuole, con l'aggiunta di anidride carbonica, un toccasana per lo stomaco e niente altro.
Si parla di filtraggi ma è un termine da interpretare e da usare con attenzione e prudenza perché la bontà dell'acqua la garantisce ovviamente il gestore e cioè Gesesa altrimenti dovremmo pensare che Gesesa medesima dia acqua che ha bisogno di essere filtrata perché contiene impurità.
Così non è o non deve essere per definizione.
L'unico dato positivo di queste case dell'acqua è che non vengono prodotti nuovi contenitori di plastica. Si va col proprio dinanzi alla macchinetta e si usa e riusa sempre quello.
Per il resto il costo è proibitivo.
Cinque centesimi al litro, che nominalmente appare essere una cifra insignificante e sbaglia chi la compara con l'acqua imbottigliata che si acquista nei supermercati, significa 50 euro al metro cubo (se chiedesse in tariffa tale cifra la Gesesa sarebbe lapidata...) che è la misura che usa il gestore nella tariffa.
A Gesesa vengono date poche decine di centesimi di euro per un metro cubo, cioè per mille litri di acqua!
Qui nella macchinetta un litro costa 5 centesimi ed un metro cubo, cioè mille volte tanto, 50 euro.
Se funzionassero alla grande, qualcuno si potrebbe anche arricchire...

comunicato n.164877




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