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Benevento, 12-06-2024 17:11 ____
Situazione difficile alla Rocca dei Rettori dove tre consiglieri di maggioranza rimettono nelle mani del presidente Lombardi le deleghe ricevute
Alla base del gesto politico ci sarebbe una forte insoddisfazione nell'espletamento del mandato. C'e' anche pero' chi ipotizza un segnale forte inviato al vertice della Rocca per non aver adeguatamente proposto nel suo paese il partito "Stati Uniti d'Europa" finito quarto mentre al primo posto c'e' stato "Fratelli d'Italia". Il senatore Domenico Matera a proposito di questa foto "maliziosa"...
Nostro servizio
  

Costa stia succedendo alla Rocca dei Rettori tre giorni dopo le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, non è facile a dirsi anche perché i protagonisti non sono loquaci.
In coda a questa nostra nota pubblichiamo il comunicato inviato alla Stampa con il quale il presidente della Provincia, Nino Lombardi, ed il segretario provinciale di "Noi di Centro", nonché consigliere provinciale egli stesso, Carmine Agostinelli, annunciano che ben tre consiglieri di maggioranza, Nascenzio Iannace, Antonio Capuano ed Umberto Panunzio, hanno rimesso, tutti e tre, le deleghe che avevano ricevuto dal presidente.
E' questo un gesto politico molto rilevante e che si presta a varie interpretazioni.
La più "benevola", ma anche la più inquietante, è che il movimernto mastelliano stia implodendo.
Sarebbe questo, cioè, un gesto di grande insoddisfazione per come evolve la gestione dell'attività amministrativa in uno con le aspirazioni insoddisfatte degli interlocutori medesimi che sono, in questo caso, i consiglieri provincali.
Abbiamo tentato di parlare con il presidente Lombardi ma senza fortuna. Sarà impegnatissimo e non ha potuto risponderci al telefono. Forse lo farà più tardi ma non non possiamo attendere oltre.
Ci ha invece risposto, con la cortesia di sempre, Umberto Panunzio che ci ha detto essere questa una sua decisione personale scaturita da un pensiero maturato già nelle settimane passate e che si è atteso il termine delle elezioni per manifestarlo.
Egli non sente di essere messo in grado di operare.
Avrebbe voluto concretizzare un sogno, quello di far riaprire l'impianto Stir di Casalduni, fermo dall'incendio di qualche anno fa.
Portiamo ancora la nostra indifferenziata a Tufino, ci ha detto, con enormi spese che sono a carico degli utenti.
Avrei voluto dare tutto me stesso in questo settore (egli è funzionario dell'Asia da decine di anni ed è quindi, a buon titolo, un esperto della materia ndr) ma debbo lottare ogni giorno contro un muro di gomma.
Mi sono stancato ed ho rimesso le mie deleghe e non escludo nemmeno che mi dimetterò anche da consigliere.
Ovviamente non sono disposto a fare passi indietro rispetto a questa mia decisione riguardo le deleghe.
Questo è Umberto Panunzio e non abbiamo motivo per non credergli.
Restano però in noi tutti i dubbi che avevamo prima della telefonata e cioè che ci potrebbe essere anche dell'altro, ma lui smentisce in maniera decisa e categorica.
I nostri lettori avranno senz'altro visto la decisione assunta da Francesco Maria Rubano, segretario provinciale di Forza Italia, nei confronti del suo vice, Arturo Vernillo, sindaco di San Leucio del Sannio, per via del fatto che nel suo paese non si è impegnato per il partito degli azzurri facendo giungere Sandra Mastella al primo posto e Fulvio Martusciello di Forza Italia addirittura al sesto posto con una miserevole manciata di voi.
Vernillo è stato rimosso dall'incarico politico.
Tornando a noi, se è vero, come è vero che ora per i leader dei partiti è il tempo è quello dell'analisi del voto, paese per paese, sezione per sezione, potrebbe essere stato inviato un messaggio forte a Nino Lombardi che nel suo Comune, Faicchio, ha fatto capitare la stessa cosa di San Nicola Manfredi ma a partiti invertiti.
Lì a Faicchio primo in graduatoria è stato Fratelli d'Italia mentre il suo "Stati Uniti d'Europa" è finito al quarto posto raggranellando meno della metà dei voti del partito di Giorgia Meloni.
Può Mastella accettare questa situazione dal paese del presidente della "sua" Provincia?
Può essere, dunque, un messaggio deciso e chiaro inviato a Lombardi (nella foto è alla seduta inaugurale di questo Consiglio provinciale con Domenico Matera) e cioè a suocera perché nuora, cioè tutti gli altri, intendano?
Tutti a giurare che non è così e che questa ipotesi che noi riportiamo e che abbiamo ascoltato in giro, sia fantasiosa e priva di ogni fondamento.
Può essere, ma noi non possiamo non riportarla perché è verosimile.
Mastella sa bene che non ha più la forza, per come si stanno scombussolando le cose della politica locale nessuna delle quali gira più a suo favore, di decidere chi siederà alla Rocca dei Rettori per il periodo che ancora resta fino alla primavera allorquando, verosimilmente, il voto dovrebbe tornare ad essere espressione del popolo, di dettare il nome dell'ipotetico nuovo presidente e che, come ha detto ieri, se Lombardi non fosse stato eletto sindaco sarebbe stata una iattura perché sarebbe crollata la presidenza dell Provincia.
Ma Mastella è anche un tipo tignoso, caparbio e volitivo, come qualcuno che gli sta accanto, e potrebbe anche arrivare al punto di dire: Muoia Sansone con tutti i filistei, cosa questa che ha già fatto salvo poi a ripensarci.
Questo vorrebbe dire che al di là delle conseguenze, chi ha sbagliato paghi.
Insomma, queste tre dimissioni dei mastelliani, rese all'indomani del responso elettorale, tutte con la motivazione della insoddisfazione (?) ci suonano un poco strane ma, ripetiamo, potrebbero anche essere il segnale di un grande malessere che cova nel partito e questo potrebbe essere ancora peggio perché vuol dire che ci dovremmo attendere un nuovo lungo periodo di maldipancia sottolineato da contorsionismi che si ripercuoteranno sulla vita amministrativa di Provincia e Comune a meno che, come detto, Mastella non decida di staccare la spina.
Ora ecco di seguito il comunicato inviatoci dalla Rocca dei Rettori.
"Il presidente della Provincia, Nino Lombardi, e il segretario provinciale di Noi Di Centro, Carmine Agostinelli, hanno commentato l'atto con il quale i consiglieri provinciali Nascenzio Iannace, Antonio Capuano e Umberto Panunzio hanno rimesso le deleghe conferite dallo stesso presidente.
Abbiamo profondo rispetto, hanno commentato, per le decisioni di tutti e a stretto giro cercheremo di comprendere, chi sul piano politico, chi su quello amministrativo, come ricomporre il quadro, valorizzando il quotidiano impegno dei tre colleghi, i quali, come noto, non hanno mai messo in dubbio l'appartenenza o il sostegno, bensì le oggettive difficoltà relative all’esercizio delle deleghe conferite.
Questo per una molteplicità di questioni relative all’organizzazione della macchina amministrativa.  
L'ultimo periodo nel quale eravamo impegnati chi più sul piano delle elezioni europee, chi per quelle amministrative, resistendo ad una coalizzata aggressione di tutte le altre forze politiche, non ha certamente favorito il dovuto e giusto dialogo sulle dinamiche amministrative provinciali. 
Nel rispetto dei tre consiglieri, siamo convinti che gli stessi presto troveranno le condizioni migliori per poter esercitare il mandato e le deleghe conferite".
In aggiunta al precedente comunicato è giunta anche questa nota firmata dai tre consiglieri provinciali.
"Le vicende della Provincia riguardanti le deleghe non hanno nessuna attinenza politica. Il nostro leader è uno: Clemente Mastella, punto".
Il senatore Domenico Matera, segretario provinciale di "Fratelli d'Italia", a proposito della maliziosa foto da noi posta, senza malizia, a questo articolo, ci ha chiamati per dirci che non c'è alcun collegamento tra i voti conquistati da Fratelli d'Italia ed il candidato sindaco, poi rieletto, Nino Lombardi.
Avevamo a nostro sostegno due candidati nella lista che ha perso ed uno in quella che ha vinto ed in più abbiamo a Faicchio anche un componte del coordinamento provinciale del partito.
Questi, oltre alla simpatia ed al sostegno di tanti elettori, già manifestatoci alle elezioni politiche, ci ha consentito di raggiungere il risultato di essere il primo partito a Faicchio.
Del resto, ci ha ancora detto Matera, siamo primi in ben 28 Comuni del Sannio ed in altri 31 siamo secondi.
Noi puntiamo al vertice della Provincia essendo il primo partito della coalizione, ma lo faremo alle prossime elezioni quando sarà chiamato a votare nuovamente il popolo.
Ovviamente siamo pronti a valutare anche l'allargamento della coalizione a liste civiche.
Alla Rocca siamo all'opposizione di questa maggioranza ed agiremo di conseguenza, ha concluso il senatore Matera. 

comunicato n.164498




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