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Benevento, 11-06-2024 16:25 ____
Mastella crede che ancora possa concretizzarsi un Centro che porti alla vittoria. Rimettero' anche la querela a Calenda se torna con Renzi
Nell'incontro del dopo elezioni, il sindaco di Faicchio, Nino Lombardi ha lamentato di aver subito una aggressione verbale insostenibile. Volevano abbattere il presidente della Provincia. Meloni e' arrivata prima in tutta Italia ma non qui. L'abbiamo fermata alle Forche Caudine ha detto invece la candidata Sandra Lonardo
Nostro servizio
  

Per qualche giorno dovremo presenziare alle cosiddette conferenze stampa indette, dai vari partiti, a commento del voto per le elezioni europee dello scorso fine settimana.
Abbiamo definito cosiddette conferenze stampa, perché in molti casi, come in quello di stamane, non viene proprio considerato che un giornalista possa permettersi di fare una domanda e così non appena i relatori hanno completato le loro dichiarazioni, ci si alza e si va via.
Poi saranno i giornalisti che con altra tecnica, non hanno appuntato le cose che sono state dette, a "rincorrere" gli interessati per organizzare un compendio, una sintesi di quello che è stato detto sin lì.
Talvolta tutto questo, l'assenza di uno spazio dedicato, non si fa nemmeno con l'intenzione, con cattiveria cioè ma semplicemente per modo di agire.
E questo è anche peggio che se fosse un fatto in maniera intenzionale perché vuol dire che la interlocuzione non è proprio ammessa e che si predilige il soliloquio.
Il collega Antonio Esposito pronto a fare qualche domanda, ha tentato di protestare ma con chi?
Lo ha detto solo a noi visto che oramai l'assemblea era sciolta...
Detto dell'ambientazione in cui siamo costretti ad agire, l'incontro con i simpatizzanti ed elettori, della componente politica "Stati Uniti d'Europa" di Matteo Renzi in cui è confluito il partito di Mastella anche se senza esporre il proprio simbolo, raggruppamento che non ha superato la soglia minima del 4%, è stato aperto, l'incontro di stamane, dall'intervento del segretario provinciale Carmine Agostinelli che ha ringraziato tutti per il calore che abbiamo respirato lungo questa esperienza.
Un augurio è stato rivolto anche a tutti i 26 sindaci eletti e votati negli stessi giorni.
Per noi è andata benissimo, ha proseguito Agostinelli.
Sfido chiunque a resistere all'onda violenta delle polarizzazione.
Non c'è riuscito nessuno ma noi sì.
Ed infatti, siamo il primo partito in città ed in tanti centri sanniti.
Abbiamo complessivamente ottenuto un ottimo risultato nella intera provincia (nel Sannio il primo partito è Fratelli d'Italia ndr).
Questo vuol dire che ci siamo e che ci saremo.
Poi, anche a proposito delle scarse preferenze arrivate alla candidata Sandra Mastella in taluni comuni, come addirittura a Faicchio del presidente della Provincia Nino Lombardi, dove la candidata Mastella ha preso addirittura 168 voti mentre il candidato sindaco Lombardi, poi eletto con buon margine di scarto dal concorrente, ne ha presi ben 1.266, Agostinelli ne ha giustificato il comportamento (lo farà anche Mastella nel suo intervento ndr) si sono potuti anche distrarre visto come erano attratti dalla competizione interna al loro territorio.
Lombardi, in particolare, ha concluso Agostinelli, ha speso tanto del suo sudore perché ha dovuto combattere da solo contro tutto l'arco costituzionale.
La parola è quindi passata proprio a Nino Lombardi che ha conservato, con la sua conferma a sindaco, anche lo scranno di presidente della Provincia.
Noi siamo un partito, ha detto Lombardi, che facciamo emergere la vicinanza con il territorio e la nostra forza politica si è dimostrata vincente nonostante avessi tutti contro, proprio come Mastella a Benevento.
Volevano a tutti i costi dare la spallata alla Rocca dei Rettori.
Ho subito, nei miei e nei nostri confronti, una aggressione verbale insostenibile.
Rispettiamo gli altri ma nella misura in cui essi rispettano noi.
A questo punto la parola è passata alla candidata Sandra Mastella che ha voluto sottolineare come il risultato raggiunto sia frutto di una campagna elettorale durata solo 30 giorni, fatta di sforzi inumani anche se la rete di affetti e di rapporti intessuti in tutti questi decenni di politica praticata, non l'abbiamo mai dismessa.
La polarizzazxione in atto tra le due protagoniste di questa campagna elettorale, Meloni e Schlein, ha offuscato quasi tutti.
Noi però non abbiamo fatto teatrini e diciamo che di contenuti si è parlato poco.
Ho percorso, ha proseguito Sandra Mastella, 25mila chilometri. Nel Sannio ho ottenuto quasi 13mila preferenze e li conosciamo tutti quelli che mi hanno votata.
Poi ha inviato gli auguri ed ha chiesto un applauso per Giorgia Meloni e per il suo travolgente gettito di preferenze, oltre 2 milioni, certamente raccolto senza il nostro contributo ma comunque è stato strepitoso.
In tutta Italia è arrivata prima ma non qui, qui l'abbiamo fermata alle Forche Caudine.
In Campania, ha proseguito la candidata, abbiamo raccolto quasi 30mila preferenze (si tenga conto però, per farsi anche una idea di che parliamo, che alle regionali del 2020 "Noi Campani" lo stesso partito di Mastella con altro nome, sempre in Campania, raccolse ben 102.668 voti ed ottenne due seggi in Consiglio regionale, seggi entrambi poi persi per "abbandono" da parte degli eletti ndr).
Siamo partiti alla grande, ha proseguito Mastella, ma svantaggiati. Io sono stata candidata anche come testimonial della mala giustizia ed è un ruolo che continuerò a svolgere.
Nella Circoscrizione elettorale del Sud, il quorum del 4% lo abbiamo superato ma non al Nord. Il problema di questa coalizione è lì.
Ora mi auguro che quelli che sono stati eletti, cercheranno di non far sentire l'Europa lontana da noi.
A questo punto, ultimato l'intervento di Sandra Mastella, ha ripreso Agostinelli per esternare un vero e proprio atto d'amore verso il suo leader.
Quello che noi siamo, ha detto Agostinelli annullandosi completamente nel suo capo, è grazie a te che sei il vero collante, indipendentemente da chi entra e chi esce (il riferimento era ovviamente a Gino Abbate, consigliere regionale oggi del Pd ma eletto nella lista di Mastella, come detto innanzi, e di Luigi Barone, stratega indiscusso delle campagne elettorali mastelliane poi passato con la Lega di cui è stato candidato ndr).
A chiudere l'incontro è stato Clemente Mastella che ha sottolineato come il radicamento sottolineato dai precedenti interventi, sia reale.
Per le prossime elezioni regionali spezzeremo questo assedio.
A Benevento città sono tutti contro di noi, ha ripreso Mastella il motivo dominante di tutti i suoi interventi. E' una modalità immorale ed ipocrita di fare politica.
Queste vicende polarizzanti in campo nazionale, porteranno necessariamente a dei cambiamenti.
Tutti hanno puntato ad abbattere Nino Lombardi. Se avesse perso sarebbe decaduto da presidente della Provincia e sarebbe stata cosa molto grave per il nostro movimento.
Poi rispondendo in qualche modo all'elogio di Agostinelli e all'esuberante incitamento di qualche presente tra cui quello molto caloroso del rieletto sindaco di Torrecuso, Angelino Iannella, oggi vero tifoso mastelliano, ha detto che non c'è un effetto Mastella ma quello di una intera classe di amministratori.
Poi paragonandosi a Michelangelo, ha detto che sono loro, i suoi simpatizzanti ed elettori, il blocco di marmo dentro il quale, come affermava Michelangelo, appunto, c'era già all'origine la figura.
All'interno di questo blocco ci siete voi ed io devo solo tirarvi fuori.
Abbiamo vinto contro la Juve e contro l'Inter (non ha parlato del suo Napoli ndr).
Stavolta c'è stato un grande entusiasmo e ci siamo ritrovati. Il radicamento rimane.
Sono andati via da noi quelli che pensavano di stare in prima linea, il consigliere regionale e l'altro, ha detto Mastella, riferendosi, ma senza farne i nomi, ad Abbate e Barone. E così siamo andati meglio di loro.
Poi parlando del rapporto con la Regione Campania ha detto che essa è lontana dal territorio ma questo non lo accetterò.
Il nostro è un percorso che va avanti anche quanto subisce un momento di arresto.
Proseguiremo con la coalizione ma "Italia Viva" di Renzi deve organizzarsi.
Nel Centrodestra il Centro c'è ed è rappresentato da Forza Italia nel Centrosinistra questo elemento determinante per le vittorie elettorali, non c'è e quindi il Centrosinistra perderà sempre, vero Antonio Barbieri? ha detto Mastella rivolgendosi all'ex segretario provinciale del paritto degli azzurri presente in sala.
Riguardo a Giuseppe Conte, leader dei Cinque Stelle, ha avuto parole dure (stavolta ha dimenticato Salvini ndr).
Scegliesse che vuol fare e se vuole continuare a stare in guerra con noi, come fa il Pd, anche qui da noi, Sbaglia se lo fa perché continueremo a vincere noi.
I 30mila voti in campania sono stati importanti. Con Renzi vogliamo anche continuare a stare insieme ma no ad una coalizione raffazzonata.
Poi ha confutato, Mastella, i voti della Sinistra.
Ha avuto solo un piccolo slancio rispetto alle ultime politiche, solo un 1% in più e continua a restare minoritaria ampiamente nel Paese.
Parole di elogio Mastella ha invece avuto per il suo amico, già sindaco di Bari, Decaro del Pd, che è andato benissimo.
Ora anche per questioni di salute mi devo fermare un po'. Devo riflettere ma mi farò sentire.
Con Renzi ci deve essere anche Calenda, devono mettersi insieme anche perché questo risultato non vale solo per le regionali ma anche per le prossime politiche, questo lo devono capire. Il Centrodestra alle ultime elezioni politiche ha portato a casa due parlamentari ma grazie alla divisione che c'è stata all'interno del Centrosinistrra.
Sembrano solo Orazi e Curiazi. Ii Conte, prima che diventi marchese (forse si riferiva, Mastella, al marchese del Grillo interpretato da Sordi ndr) ci vuole tempo ed è dunque inutile aspettarli.
State tranquilli che si vince anche senza di loro.
Alle prossime elezioni regionali supereremo le 100mila preferenze, ne siamo convinti (Mastella vorrebbe passare dalle 30mila preferenze di questa elezione, sempre in ambito regionale, alle 100mila del 2020... ndr).
Io sono per l'intelligenza non artificiale ma artigianale concorrente in maniera interessante.
In questa componente l'unica attrazione vera è la nostra componente.
Il processo di un Centro mi entusiasma, è andato a chiudere Mastella, ma sia diano una mossa a realizzarlo.
E qui ha chiuso con il colpo di teatro che gli è proprio.
Mi faccio portatore di una ripresa di dialogio tra Renzi e Calenda, ha detto.
A quest'ultimo prometto anche di rimettergli la querela che gli ho fatto qundo mi ha indicato come camorrista, a patto che tornino insieme Renzi e Calenda.
Ora con i nuovi sindaci che sono stati eletti prenderemo più voti anhe in provincia, ha concluso Mastella che ha chiuso con: E non ce vonne sta... ed invece noi ci siamo.
Poi ancora ringrazimnto per la presenza. Le ultime parole sono state per il segretario generale del Comune, Riccardo Feola, che è stato presente alla manifestazione politica.
Sin qui le relazioni che abbiamo ascoltato.
Avremmo voluto esporre qualche numero per commentarlo con Mastella ma non ce ne è stata data l'occasione.
Diciamo allora che a Benevento città nel 2021, alle comunali ballottaggio, Mastella vinse con il 52,68% e con 15.674 voti.
In questa tornata elettorale gli elettori hanno nuovamente indicato il nome di Mastella, stavolta Sandra, ottenendo però 4.037 voti.
In tutto il Sannio quest'anno sono stati raggiunti 12.846 voti (sono i circa 13mila citati negli interventi).
Alle regionali del 2020 "Noi Campani" raggiunse 102.668 voti; nel Sannio 15.283 ed a Benevento città 3.828.

 

 

 

 

 

comunicato n.164484




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