La Cassazione conferma la condanna a 6 mesi di reclusione per l'amministratore del Cinema San Marco
Era imputato delle lesioni provocate a causa delle emissioni di monossido di carbonio, sprigionato dal sistema caldaia-canna fumaria mal funzionante, che aveva cagionato l'intossicazione da monossido di carbonio a diversi studenti sanniti
Redazione
La Suprema Corte di Cassazione, nell'ambito del processo nei confronti dell'amministratore delegato della società che gestisce il Cinema San Marco di Benevento, ha ritenuto inammissibile il ricorso proposto dagli avvocati Angelo Leone e Dario Vannetiello ed ha confermato la condanna a 6 mesi di reclusione e al risarcimento dei danni nei confronti delle parti civili che era stata inflitta dalla Corte d'Appello di Napoli.
L'amministratore era imputato delle lesioni provocate a causa delle emissioni di monossido di carbonio, sprigionato dal sistema caldaia-canna fumaria mal funzionante, che aveva cagionato l'intossicazione da monossido di carbonio a diversi studenti sanniti che avevano partecipato, nel febbraio del 2016, al II Festival Filosofico del Sannio, tenutosi al Cinema San Marco.
In primo grado, il giudice monocratico del Tribunale di Benevento, con sentenza del 19 gennaio 2021, aveva assolto l'amministratore.
A seguito della celebrazione del processo d'appello, su impugnazione del pubblico ministero, a seguito delle sollecitazioni dei difensori delle parti civili, la II Sezione della Corte d'Appello di Napoli, dopo l'ultima e lunga discussione degli avvocati Vittorio Fucci e Vincenzo Regardi, difensori di varie parti civili, e dopo la discussione degli avvocati Angelo Leone e Dario Vannitiello, difensori dell'amministratore, accogliendo la tesi dei difensori degli studenti, costituitesi parti civili, ha ribaltato la sentenza di primo grado, riformandola e condannando l'amministratore a 6 mesi di reclusione, al risarcimento dei danni patiti dei giovani e alla refusione delle spese legali.
Alle precedenti udienze avevano discusso gli altri difensori delle altre parti civili.
Oltre agli avvocati Vittorio Fucci e Vincenzo Regardi, hanno rappresentato le parti civili anche gli avvocati: Alessandro Della Ratta, Nicola Covino, Isidoro Taddeo, Elena Cosina, Roberto Polcino, Pietro Farina, Antonio Biscardi, Francesco Saverio Iacuzzio, Maurizio Giannatasio, Daniela Martino, Martino Lucio Giuseppe, Teresa Napolitano, Antonella Maffei, Paolo Abbate, Fiorita Luciano, Mario Izzo, Giovanni Palma, Nunzia Meccariello, Angelo Montella, Katia Iannotti, Giuseppe Sauchella ed altri.
comunicato n.164370
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