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Benevento, 02-06-2024 21:05 ____
In una Cattedrale stracolma e' stata celebrata dall'arcivescovo monsignor Felice Accrocca la festivita' del Corpus Domini
Dal Duomo alla Basilica della Madonna delle Grazie si e' portata la processione con l'Ostia consacrata. La spiritualita' eucaristica non significa pero' moltiplicare le devozioni e neanche le ore di adorazione. Esse sono la corteccia ma per arrivare al midollo bisogna assimilare i sentimenti di Gesu' e metabolizzare il dono di se' quello che Cristo ci ha fatto morendo sulla croce
Nostro servizio
  

In una Cattedrale stracolma è stata celebrata la festività del Corpus Domini.
La Santa Messa è stata presieduta dall'arcivescovo mons. Felice Accrocca. Con lui hanno concelebrato mons. Franco Iampietro, mons. Abramo Martignetti e don Marco Capaldo.
Il Coro della Cattedrale è stato diretto da Daniela Polito (nelle foto in basso).
All'Omelia il vescovo ha esordito dicendo di voler riflettere con i fedeli su quella che è l'essenza della spiritualità eucaristica.
Viverla non significa però moltiplicare le devozioni e neanche moltiplicare le ore di adorazione, tutte cose sante e buone, ci mancherebbe, ma esse sono la corteccia ma per arrivare al midollo bisogna assimilare i sentimenti di Gesù e metabolizzare il dono di sé che Cristo ci ha fatto morendo sulla croce.
Quando riascoltiamo le parole di Gesù, ha detto l'arcivescovo, dobbiamo essere anche pronti a viverle. Questo è il mio sangue, ascoltiamo, ma ognuno è disponibile a lasciarsi mangiare come fece Gesù?
Mia made, ha detto monsignor Accrocca, non ha potuto partecipare a tante Messe.
Tornava dalla campagna dove andava quotidianamente da quando aveva 11 anni e fino alla sua morte.
Giunta a casa l'assalivano le incombenze domestiche tra cui una bagnarola di panni da lavare.
Si alzava al mattino verso le 5.00-5.30, per andare in campagna prima che il sole iniziasse a scottare.
Quando tornava a casa, a tavola si assopiva poggiando il capo sul palmo retto del gomito. Ed allora io da egoista la svegliavo e lei riprendeva il lavoro.
Quindi, ha proseguito l'arcivescovo, quando tutto è fatto per amore di Gesù dobbiamo chiederci dove possa trovarsi anche per noi la stanza che cercava Gesù dove poter consumare il pasto con i suoi discepoli.
Noi dobbiamo rispondergli dicendo che la stanza è la nostra anima ed è lì dentro che dobbiamo ritrovare tutti noi.
San Francesco, parlando dell'Eucarestia, accenna a Dio che si presenta a noi sotto forma di un piccolo pane, l'ostia. Voi umiliatevi accogliendo, Cristo e lasciatevi mangiare.
Possa lo Spirito Santo, ha concluso monsignor Accrocca, aiutarci a fare di noi un corpo solo ed a vivere questa spiritualità.
Ultimata la Santa Messa si è formata la processione che dalla Cattedrale è giunta fino alla Basilica della Madonna delle Grazie.
Anche qui, come nel Duomo, c'è stata una folla incredibile di fedeli.
Il vescovo si è fermato in preghiera poi ha ringraziato tutti per la partecipazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.164312




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