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Benevento, 31-05-2024 19:37 ____
Il servizio idrico pontese e' in un'evidente fase di stallo che all'approssimarsi della stagione estiva origina qualche motivata preoccupazione
Il contratto stipulato il 27 febbraio 2004 con Gesesa e' scaduto il 31 dicembre del 2022 e nessun provvedimento in merito e' stato adottato per l'individuazione del nuovo gestore. Intanto resta il grave problema della manutenzione con le perdite che si susseguono
di Giacomo De Angelis
  

Il servizio idrico pontese è in un’evidente fase di stallo che, all'approssimarsi della stagione estiva, origina qualche motivata preoccupazione per la regolare fornitura idrica.
Tale momento caratterizza la gestione del servizio idrico integrato e, soprattutto, la condizione manutentiva della rete idrica comunale, che da anni mostra segnali di criticità e precarietà.
Non è, purtroppo, una novità.
Iniziamo dalla gestione. Il contratto stipulato il 27 febbraio 2004 con Gesesa è scaduto il 31 dicembre del 2022.
Ad un anno e mezzo dalla sua scadenza nessun provvedimento in merito è stato adottato per l'individuazione del nuovo gestore.
Ha certamente originato tale stand by la vicenda "Sannio Acque" e la decisione della Regione Campania e dell'Ente Idrico Campano di affidare a questa società il servizio idrico integrato dei comuni della provincia beneventana.
Numerosi Comuni hanno ottemperato, approvando lo statuto della società "Sannio Acque" e confermando l'adesione alla scelta della forma di gestione del servizio idrico integrato a mezzo della predetta società mista.
Il 1° febbraio 2023 anche il Comune di Ponte ha approvato la "deliberazione standard" per l'affidamento della gestione idrica a "Sannio Acque" e, nella fretta di adempiere a tale procedura, il Consiglio comunale non ha sostituito il nome del Comune da cui aveva ricevuto il fac-simile (quello di Campoli del Monte Taburno).
Non tutti i Comuni, però, hanno dato assenso all'iniziativa.
Ci sono stati dei distinguo motivati anche dalla circostanza che la conduzione privatistica del servizio trasgredirebbe l'esito del referendum "per l'acqua pubblica" del 2011.
A originare ulteriori problemi è stata, poi, anche la Corte dei Conti della Campania che ha espresso un giudizio negativo ritenendo l'affidamento dell'acqua ai privati un'operazione pericolosa per i Comuni e non rilevando inoltre un espresso obbligo partecipativo.
Quando si dipanerà questa matassa?
In attesa che ciò accada, il Comune di Ponte avrebbe dovuto, comunque, adottare almeno una proroga della gestione del servizio idrico integrato da parte di Gesesa.
Ciò soprattutto per disciplinare, in questa fase di stallo, il rapporto, i reciproci diritti e doveri, nonché le eventuali responsabilità e/o corresponsabilità per possibili disservizi e anche inosservanze normative, come purtroppo già accaduto per scarichi a fiume, ed anche per contenziosi originati dalle richieste di risarcimento danni di proprietari di terreni che hanno subito danni a causa di perdite idriche non prontamente rimediate.
Passiamo ora all'altro problema, quello della condizione manutentiva della rete idrica.
Non intendiamo apparire catastrofici, ma la rete idrica mostra serie criticità sull’intero territorio.
Le perdite idriche si susseguono e si reiterano a distanza di pochi giorni a dimostrare che in alcune zone, anche del centro urbano come dimostrano i rappezzi che si rincorrono o si accavallano, la condotta è fatiscente e deve essere sostituita.
Abbiamo osservato che, per porre fine ai continui guasti, alcuni tratti della condotta sono stati bypassati con tubi di polietilene collocati in superficie; è la soluzione adottata la scorsa estate anche per un tratto della rete idrica che costeggia via San Benedetto.
Sorprendono poi le perdite alle quali non si pone rimedio con la dovuta tempestività.
Tra queste, una davvero consistente e perdurante (da mesi!) lungo una scarpata stradale di via Venditti; una strada, questa, che si caratterizza per i numerosi rappezzi effettuati a seguito degli interventi di riparazione della rete idrica.
E poi, quante le fuoriuscite di acqua ignorate; quante quelle latenti e non visibili giacché non emergono in superficie?
Saremo ripetitivi, ma come non sottolineare che, nonostante l'evidenza di questa perdurante criticità ed anche i conseguenti disagi e costi a carico degli utenti, dal 2016 nella programmazione dei lavori pubblici da realizzare non v'è una "progettazione idrica"!
Neppure nell'ultima programmazione triennale delle opere pubbliche 2024-2026 deliberata lo scorso 8 aprile.
Ad ogni modo, in uno spot pubblicato sui social dal sindaco in occasione della recente manifestazione organizzata per rendicontare il primo anno di gestione del Comune, c'è pure una slide con cui s'informa che l'Ente Idrico Campano ha fornito parere positivo in merito agli interventi di ammodernamento della rete idrica per un importo di circa tre milioni; altrettanti per il completamento della rete fognaria.
Ben vengano, ma quali saranno i tempi per la concretizzazione delle relative procedure e fasi?

comunicato n.164284




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