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Benevento, 30-05-2024 19:42 ____
Il tramonto del capo e la decrescita infelice della citta'. Non poche sono state le iniziative cervellotiche e incomprensibili
Esse sono state finalizzate forse a dare immediate risposte alle pressanti e fameliche pressioni post-promesse elettorali. Cio' depone negativamente sulla qualita' dell'Amministrazione, poco lungimirante perche' la squadra mastelliana e' talmente scarsa da essere costretta a giocare per non retrocedere in Serie D, commenta Piero Mancini
Redazione
  

Il tramonto del capo e la decrescita infelice della città è il titolo della nota di riflessioni inviataci da Piero Mancini (foto).
"Caro direttore - scrive - da mesi è stata superata la metà della seconda sindacatura di Mastella.
E' intellettualmente onesto, quindi, analizzare la qualità della sua azione amministrativa.
La gestione della gran quantità di fondi pubblici, caduti come una miracolosa manna appetitosa sulla città, ha generato molte polemiche e, in alcuni casi, veri e propri apparenti scandali.
Non poche sono state le iniziative cervellotiche e incomprensibili.
Finalizzate forse a dare immediate risposte  alle pressanti e fameliche pressioni post-promesse elettorali.
Ciò depone negativamente sulla qualità dell'amministrazione, poco lungimirante perché la squadra mastelliana è talmente scarsa da essere costretta a giocare per non retrocedere in Serie D.
Visto che al peggio non c'è mai fine, ho letto sul suo giornale che da tempo è in atto una silente contrapposizione tra mastelliani per l'eredita politica del capo e candidarsi a sindaco.
La città ha diritto e merita un buon sindaco, quindi da cercare oltre gli attuali scarsi amministratori.
Purtroppo, la squadra formata dai consiglieri di minoranza è anche peggiore, giocando fra i dilettanti.
Perifano, realisticamente, è stato fortunato a non vincere. Sarebbe stato costretto a mettere insieme una squadra sbrindellata, composta da personaggi ancora più raccogliticci.
In cui la punta di diamante sarebbe stata Floriana Fioretti, oltre i vestiti niente, a cui sarebbe stato assegnato, coerentemente, l'assessorato all'aria fritta.
Esponente di un Partito Disastroso, il Pd.
Un partito che non ha una classe dirigente nemmeno lontanamente all'altezza di assumere il gravoso impegno di amministrare una comunità gravata da problemi enormi.
Il dramma è proprio questo: Mastella e De Caro, due facce della stessa medaglia, per difendere il potere personale hanno impedito la formazione di una nuova e buona classe dirigente.
Per questo semplice motivo, l'unica credibile e efficace opposizione è quella del cittadino Gabriele Corona: Con le sue denunce e iniziative detta e impone l'agenda all'opposizione consiliare ed è una dolorosa spina nel fianco del sindaco.
Tanto che, più volte, Angelo Moretti, Civico 22, pubblicamente lo ha ringraziato per l'indispensabile apporto.
Frutto di capacità acquisite in tanti anni di una militanza politica sconosciuta a quasi tutti gli attuali componenti della minoranza.
Nemmeno Rubano, unico e vero erede di Mastella, ha le capacità per superare questo particolare modus operandi, perseguendo solo l'obiettivo di accentrare tutto il potere nelle sue mani.
Da tempo si muove nel comodo solco della capocrazia che nel Sannio dolente dura dagli anni Settanta.
Fra dieci anni, al ritmo dell'attuale desertificazione sociale, la città e la provincia saranno ancora più povere e invivibili.
Quando la stazione Hirpinia inizierà le attività il Sannio sprofonderà in una depressione tale da renderlo una landa desolata senza alcuna speranza.
L'Autonomia Differenziata, poi, completerà l'opera distruttiva.
Perfino la squadra di calcio, venendo meno l'attuale vigore di Vigorito, ne risentirà in modo profondo.
Una pessimistica previsione non infondata vista la veloce e spietata riorganizzazione del calcio professionistico diventato ferocemente competitivo e sempre più costoso.
Bisognerebbe avere le necessarie capacità organizzative per prepararsi ad affrontare un disastro economico e sociale di cui i capi Mastella e De Caro avranno una storica responsabilità.
L'Europa è lontana e notevole la sfiducia nei politici, tutti intenti a difendere, con forza, i propri privilegi, economici e di casta.
Per questo, è facile prevedere l'aumento delle astensioni.
E' vero che delegittimarli serve a niente. Ma è importante, comunque, non essere loro complici morali".

comunicato n.164264




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