Ritornano dopo la lunga pausa dovuta anche al periodo pandemico, le Giornate Giannoniane
La referente del progetto, Teresa Simeone ha proposto di approfondire gli eventi nell'arco temporale intercorrente tra il 1968 e il 1978, denso di lotte, tensioni ma anche di importanti leggi in campo civile e politico
Redazione
Ritornano, dopo la lunga pausa dovuta anche al periodo pandemico, le Giornate Giannoniane.
Istituite durante la dirigenza di Maria Felicia Crisci, sono giunte alla XV edizione.
"La referente del progetto, Teresa Simeone, responsabile del Dipartimento storico-filosofico-sociale, nel riprendere l'iniziativa - si legge nella nota inviata alla Stampa - ha proposto, in continuità con il passato, di approfondire gli eventi nell'arco temporale intercorrente tra il 1968 e il 1978, denso di lotte, tensioni ma anche di importanti leggi in campo civile e politico.
Accanto ai fatti tragici che hanno contraddistinto una stagione di rivolte, di stragi e di terrorismo, si sono affrontate e risolte situazioni problematiche urgenti per la nostra Repubblica.
Dallo Statuto dei lavoratori al diritto di famiglia, passando per la legislazione sul divorzio e proseguendo con quella sull'interruzione volontaria di gravidanza, fino all'istituzione del Servizio Sanitario Nazionale e alla chiusura dei manicomi con la Legge Basaglia, l'Italia di quegli anni ha avviato un percorso fecondo che è continuato negli anni successivi con leggi come quella del 1981, che ha abolito il delitto d'onore e il matrimonio riparatore, normati da articoli risalenti al periodo fascista, per arrivare alla legge del 1996 che ha trasformato il crimine di violenza sessuale da reato contro la morale a reato contro la persona".
Ne parleranno, la mattina del 30 maggio, dalle 9.00 alle 12.00, Gaetano Cantone, Tonino Conte e Amerigo Ciervo.
Il pomeriggio, invece, dalle 15.00 alle 17.00, vedrà al tavolo delle relatrici le dirigenti che hanno guidato il Liceo Giannone, impegnate come donne nel processo di emancipazione di quegli anni, da Maria Felicia Crisci a Norma Pedicini fino all'attuale Teresa De Vito.
Atteso è l'intervento di Alberta De Simone, storico presidente della Provincia di Avellino, sindaco di Atripalda e firmataria, in qualità di deputata, di numerose proposte di legge a favore dei diritti delle donne e a tutela delle classi popolari e autrice di un bel libro, edito da Liguori, dal titolo "Un insolito inverno. Pensieri in viaggio nel tempo... della pandemia".
Le studentesse Francesca Paolucci e Alessandra Padrevita e gli studenti Gennaro Barile e Roberto Romano presenteranno dei lavori di ricerca sul periodo '68-'78 e sulle conquiste femminili; Matteo Caruso e Nazzareno Cocchiaro interverranno con musiche e canzoni legate a quel periodo.
comunicato n.164217
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