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Benevento, 24-05-2024 13:47 ____
Dopo quasi dieci anni torna Paolo Rumiz lo scrittore del best seller "Appia" frutto del suo percorrere interamente a piedi l'antica via romana
Ha presentato in anteprima "Verranno di notte. Lo spettro della barbarie in Europa" dove il vento del precedente testo e' diventato un uragano che non ha portato la speranza che ci si aspettava da un Europa che oggi non ha uno sguardo lungo e d'insieme ha detto il rettore Gerardo Canfora plaudendo all'iniziativa della docente Aglaia McClintock
Nostro servizio
  

Paolo Rumiz (nella foto di apertura con Aglaia McClintock che lo ascolta con tanta ammirazione), scrittore, giornalista, ma anche e soprattutto viaggiatore, è già stato qui a Benevento nel 2015 allorquando completò il suo percorso a piedi del segmento nostrano della Via Appia da cui poi ricavò l'anno successivo il libro "Appia", appunto, scritto con Riccardo Carnovalini.
Fummo tutti attratti ed affascinati, quasi dieci anni fa, dal racconto che ne fece questo triestino della strada romana forse la più importante che collegava il Tirreno all'Adriatico e che passava per la nostra città assumendo, lungo iln tracciato nel nostro territorio, un po' diverso ma con la stessa destinazione, Brindisi, il nome di via Traiana.
Oggi questo grande narratore, ma anche severo ed attento osservatore della evoluzione, meglio sarebbe dire, anche cogliendo il senso delle sue parole, della involuzione, della vecchia Europa, quella che oggi è conosciuta dalle popolazioni che la abitano come essere quella dei burocrati avendo perso, lungo la strada che dal 1957, dai Trattati di Roma, l'hanno portata sino ai nostri giorni, l'aspirazione di essere l'Europa dei valori e della gente, oggi, dicevamo, senza nessuna minaccia o intimidazione, ha detto con ironia, aprendo i lavori del Convegno che si sono svolti all'Unisannio, dinanzi ad una folta scolaresca di allievi del Liceo Classico "Giannone" e del Liceo Scientifico "Rummo" che ha riempito la sala, Gerardo Canfora, il rettore dell'Ateneo, Gerardo Canfora, conoscendo la capacità di stalking di Aglaia McClintock...
E dunque merito alla docente per questa nuova visita di Rumiz a Benevento intercettato lungo il suo tour che lo porterà da Benevento in ogni angolo dell'Europa per la presentazione del suo ultimo libro, “Verranno di notte. Lo spettro della barbarie in Europa”, uscito nelle librerie da un paio di giorni.
Canfora ha consigliato la lettura del volume tutto d'un fiato, in una notte, come ha fatto lui.
Il rettore ha quindi ricordato l'inizio di un altro libro di Rumiz dove si diceva di toglierti il fermaglio e di scioglierti i capelli perché questa terra avrà il tuo nome, Europa.
Nel nuovo libro quel vento è diventato un uragano e non ha portato la speranza che ci si aspettava, una speranza resa ancora più flebile con l'invocazione a quello che siamo stati.
Questa è una Europa che non ha uno sguardo lungo e d'insieme.
Ed è tutto contenuto in questo testo che tratteggia una notte insonne fatta di tanti fantasmi che qui compaiono fin dalla prima pagina, fantasmi che si identificano, tra gli altri, con la pace e con le libertà negate.
Rumiz nel prendere la parola in questo convegno dal titolo: "Europa, il tradimento del mito", ha quindi ricordato che egli era già stato qui a Benevento nel 2015 ed ha capito subito che in questa città egli era in un punto cardine dell'Europa e questo lo ha dovuto anche spiegare alla gente trovata lungo il suo percorso a piedi lungo l'Appia, per convincerli della centralità, rispetto al contesto, del loro territorio.
Questo è un libro, ha proseguito Paolo Rumiz, forzatamente meridionale e che parte dalla Sicilia, un libro scritto da un settentrionale pentito.
All'Irpinia sono dedicate alcune pagine. Benevento è sfiorata, ma se ne parla.
Prima di arrivare a questo scritto, ha concluso Rumiz, ci sono stati altri tre miei libri sull'Europa, e che l'Ucraina dovesse scoppiare, lo scrivevo già, inascoltato, nel 2008.
Abbiamo trascurato i segnali che un viaggiatore come me aveva invece colto.
“Verranno di notte. Lo spettro della barbarie in Europa”, il libro presentato quest'oggi in anteprima completa la sua quadrilogia ideale sull’Europa che parte con “Il filo infinito” prosegue con l’eroina de “La cotogna di Istanbul”, e segue con “Canto per Europa".
Aglaia McClintock, docente di Diritto Romano e Diritti dell'Antichità al corso di laurea in Giurisprudenza di Unisannio, ci ha detto di essere contenta di aver avuto come ospite Paolo Rumiz che ha presentato qui a Benevento questo suo nuovo libro, edito da Feltrinelli anche in inglese.
E' stato particolarmente felice di accogliere il nostro invito di venire qui a Benevento dove presentò il suo importante volume, un best seller, "Appia", che oggi ricordiamo in un momento particolarissimo per la città che si appresta a condividere per la Via Appia il riconoscimento di bene immateriale dell'Unesco.
L'apporto che Rumis ha dato alle comunità locali per riscoprire il valore storico di quello che era custodito sotto i nostri piedi, e che un po' tutti trascuravamo, è stato incredibile.
Lui è un antropologo, potremmo dire, che ha reinventato la Via Appia facendo arrivare il concetto ad un ampio ed eterogeneo pubblico.
Quando posso sono felice, ha concluso con noi Aglaia McClintock, aiutarlo nelle sue ricerche.
E' uno stimolo ed un'ispirazione a studiare e ad effettuare nuove ricerche riguardo ad aspetti che io forse avevo trascurato del mondo antico e del presente.

 

 

 

 

 

 

comunicato n.164157




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