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Benevento, 22-05-2024 17:27 ____
Accordo di programma con il Comune di Apollosa per il restauro conservativo del monumento Epitaffio
Tutto bene, benissimo ma che senso ha "accumulare" bellezze monumentali se poi non si tutelano? Nessuno ha stigmatizzato quel gesto bruttissimo del trascinamento sull'Altare dedicato ai Caduti di tutte le guerre di una poltrona da barbiere...
Redazione
  

Il sindaco, Clemente Mastella, ha annunciato che sono state approvate in Giunta due importanti delibere riguardanti le opere pubbliche.
"Con la prima - spiega il primo cittadino insieme con l'assessore alle Opere Pubbliche, Mario Pasquariello - abbiamo approvato lo schema dell'accordo di programma con il Comune di Apollosa per il restauro conservativo del monumento Epitaffio.
Si tratta di un'opera di particolare importanza storica e simbolica: questo monumento infatti segnava il confine tra la Benevento pontificia e il Regno di Napoli.
Tra noi e gli amici dell'amministrazione di Apollosa c'è unanime intento di procedere ad un restauro che lo renda un'attrazione turistica.
Con un'ulteriore delibera, è stato approvato il progetto definitivo per strutture sociali e sportive al rione Capodimonte.
Il Ministero dell'Interno ha finanziato la progettazione e ora auspichiamo di ricevere i fondi per la realizzazione di un progetto che avrebbe un importante impatto sociale, ecologico e sportivo in un quartiere importante come Capodimonte.
Nella stessa seduta ufficializzate anche le intitolazioni del Teatro di Palazzo De Simone a San Giovanni Battista de La Salle e della Biblioteca comunale a Giuseppina Luongo Bartolini, figura di spicco della cultura beneventana, scrittrice, poetessa, insegnante e preside".

ap - Sin qui la nota stampa.
Bene, benissimo la valorizzazione dell'Epitaffio, del monumento marmoreo posto a confine tra due Stati non moltissimi decenni fa.
Però qualcuno ci dovrebbe spiegare che senso ha "accumulare" bellezze se poi non si tutelano.
Abbiamo scritto di quel gesto bruttissimo e sconveniente di chi ha trasportato sull'Altare dedicato ai Caduti di tutte le guerre a piazza Castello, una pesantissima sedia da barbiere per mettersi lì a fare le barbe (nelle due foto in basso con l'articolo principale ancora in pagina).
Ci fosse stato uno scritto, una parola, detta dagli amministratori comunali, di maggioranza e di minoranza, per stigmatizzare quel gesto.
Il sindaco non lo ha visto? Non gli hanno mostrato l'articolo? E gli assessori al ramo?
Quelli sono valori che si perdono.
Non avere rispetto per i Caduti in guerra significa non rispettare la storia ed anche quell'Epitaffio.
E sono esempi cattivissimi quelli che quotidianamente diamo.
Poi ci lamentiamo se qualche giovane o adulto, ci mancherebbe, magari nel centro storico, il posto più vulnerabile ed il più fornito di arredi preziosi, compie gesti di vandalismo.
Come facciamo a contestargli il mancato rispetto dei valori se siamo i primi a non curarcene?

 

comunicato n.164128




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