Imitiamo Santa Rita nella scelta di mettere sempre Cristo al primo posto ed utilizziamo la pazienza, tanta, quando siamo in viaggio sulla strada...
Don Teodoro Rapuano al seguitissimo corteo ha anche ricordato un autista, Angelo, deceduto proprio ieri. La Santa degli Impossibili non guida al nostro posto, anche se e' seduta al nostro fianco in ogni momento del nostro viaggio, ha ammonito il presidente dell'Aci, Lia La Motta e quindi l'invito e' alla prudenza
Nostro
Una lunga teoria di automezzi, soprattutto camion senza rimorchio solo con motrice, hanno festeggiato con i loro clacson nelle prime ore della mattinata, l'arrivo della statua di Santa Rita, la santa degli Impossibili, che è patrona degli automobilisti.
Chi stava ancora riposando, oggi domenica, nelle abitazioni a ridosso di piazza Risorgimento, non ha avuto scampo. Ha dovuto desistere...
Nella bella macchina d'epoca, il maggiolino Volkswagen di Patrizio Perfetto, è giunto anche il parroco della chiesa di Santa Maria della Pace e di Santa Rita alla Pacevecchia, don Teodoro Rapuano, che ha lodato la presenza di tanti automezzi a cui erano stati consegnati, dai volontari della parrocchia, una serie di striscioni inneggiati alla Santa, striscioni che sono stati sistemati sui parabrezza o sul muso dei grossi automezzi.
Tutto nella tradizione che, meno male, ancora regge.
A prendere la parola è stata Lia La Motta Stefanelli, presidente del locale Automobil Club Italia (Aci), che ha voluto ricordare ai tanti conducenti di questi giganti della strada presenti a piazza Risorgimento, che in queste circostanze rinforziamo il nostro rapporto con Santa Rita ricordando però che lei non guida al nostro posto ma è seduta al nostro fianco in ogni momento del nostro viaggio.
Ed a tale riguardo La Motta ha detto che l'Aci svolge il massimo del ruolo possibile ma vi assicuro che la sicurezza stradale dipende da voi, siete voi che guidate i vostri mezzi.
Vi invito dunque ad essere cauti ed attenti, ha concluso il presidente.
Don Teodoro Rapuano ha richiamato a questo punto l'attenzione dei numerosi presenti sulla pagellina, con l'effige della Santa ed una rosa, tutto di carta, che sono state distribuite ai presenti.
In esse sono presenti le preghiere per l'autista e per chi si mette in viaggio.
Peraltro, essa è fatta anche per poter essere conservata nel parasole dell'automezzo così quando avete bisogno di un po' di riposo e vi fermate e potrete rivolgere il vostro pensiero al Signore ed a Santa Rita.
E' Pentecoste, ha ancora detto don Teodoro ed ancora oggi lo Spirito agisce nei nostri cuori per darci quella forza e quel calore che solo lo Spirito Santo può darci.
Quando diciamo di imitare Santa Rita, non diciamo di imitarla in ogni suo aspetto, sarebbe impossibile farlo perché ciascuno di noi ha una vita originale ed inimitabile.
La scelta che ha fatto Santa Rita è invece da imitare, una scelta che mette il Cristo al primo posto sempre nelle decisioni che assumiamo nel corso della nostra esistenza.
Infine don Leonardo ha invocato la pazienza.
Sappiamo quanta pazienza dobbiamo mettere quando siamo sulla strada e dobbiamo esercitare le nostre scelte nel rispetto del Codice che è quello della strada ma anche nel rispetto del Codice che è quello morale e di coscienza.
Don Leonardo ha concluso recitando la preghietra di benedizione delle autovetture.
La manifestazione si è conclusa ricordando Angelo, un autista deceduto proprio ieri.
Per lui don Teodoro Rapuano ha chiesto un minuto di raccoglimento.
A questo punto al suono assordante dei clacson la lunghissima teoria di camion ed auto, sotto la vigilanza della Polizia Municipale, ha percorso la parte alta della città fino a giungere alla chiesa di Santa Maria della Pace e di Santa Rita dove il parroco ha impartito la benedizione.
comunicato n.164063
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