Momenti di tensione nel carcere di Benevento di contrada Capodimonte. Due agenti sono rimasti feriti per la rottura di un vetro
Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria a commento della notizia aveva parlato di detenuti comuni del quarto piano che per futili motivi avevano devastato la rotonda, computer, vetri e tutto quello che c'era
Redazione
Momenti di tensione nel carcere di Benevento di contrada Capodimonte.
Il motivo sarebbe stato il mancato accompagnamento di un detenuto ad effettuare una visita medica all’interno della Casa circondariale, il quale si è ribellato.
Si sono verificati attimi di protesta durante i quali è stato mandato in frantumi un vetro e due poliziotti hanno riportato lievi lesioni e, successivamente, sono stati medicati in Ospedale.
La protesta è, quindi, rientrata e in merito il direttore del carcere, Gianfranco Marcello, ha spiegato che "non c'è stata alcuna colluttazione, né aggressione da parte dei detenuti verso gli agenti".
Due agenti sono rimasti feriti per delle schegge di vetro, sono stati medicati in Ospedale ed hanno fatto rientro a casa.
Su quanto accaduto, c'era stata, nelle prime ore dell'accaduto, la denuncia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) con il segretario, Tiziana Guacci, che aveva parlato di "una situazione incandescente, con una Sezione detentiva distrutta dai rivoltosi e due agenti di Polizia Penitenziaria feriti dai ristretti in rivolta, armati per fronteggiare gli agenti.
I detenuti comuni del quarto piano, per futili motivi, hanno devastato la rotonda, computer, vetri e tutto quello che c'era.
La situazione è molto critica e sul posto sono presenti anche operatori delle altre Forze di Polizia.
Mi sembra evidente che c'è necessità d'interventi immediati da parte degli organi ministeriali e regionali dell'Amministrazione Penitenziaria, che assicurino l'ordine e la sicurezza in carcere a Benevento tutelando gli agenti di Polizia Penitenziaria che vi prestano servizio.
E' grave che non siano stati raccolti, nel corso del tempo, i segnali lanciati dal Sappe sui costanti e continui focolai di tensione nelle carceri campane".
Il segretario generale del Sappe, Donato Capece, invece, aveva giudicato la condotta dei detenuti in rivolta "irresponsabile e grave.
Sono quotidiane le nostre denunce con le quali evidenziamo che le carceri in Campania sono ad alta tensione.
Alla teoria di chi parla di carceri conoscendoli poco, ossia dalla parte della Polizia Penitenziaria, vogliamo rispondere con la concretezza dei fatti che parte da un dato incontrovertibile: la Polizia Penitenziaria continua a "tenere botta", nonostante le quotidiane aggressioni.
I problemi del carcere sono reali, come reale è il dato che gli eventi critici nei penitenziari sono in aumento.
E' sotto gli occhi di tutti che servono urgenti provvedimenti per frenare la spirale di tensione e violenza che ogni giorno coinvolge, loro malgrado, appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria nelle carceri italiane e della Campania, per adulti e minori.
Come dimostra quello che è successo nel carcere di Benevento".
comunicato n.164062
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