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Benevento, 18-05-2024 18:11 ____
Francesco Maria Rubano non da' il via libera ad una eventuale candidatura di Fratelli d'Italia alla presidenza della Regione Campania
Non mi pare che abbiano opzionato la nostra Regione, ha detto il parlamentare azzurro che attacca poi Mastella ed il Pd sulla questione della sanita' nel Sannio. Sono deboli con De Luca, l'unico che puo' imporre il cambio di rotta ai suoi dirigenti, perche' hanno altri interessi da tutelare
Nostro servizio
  

Francesco Maria Rubano (nella foto a destra ed a sinistra è Lucio Lonardo, segretario cittadino del partito), parlamentare di Forza Italia, ha convocato la Stampa per il pomeriggio, ad horas, cioè in giornata, senza fornire la motivazione dell'urgenza.
Una volta giunti nella sede provinciale di viale Mellusi ci siamo sentiti dire che il prossimo 25 maggio, alle 21.30, sarà a Puglianello, paese di cui Rubano è sindaco, il ministro degli Affari Esteri nonché segretario politico nazionale degli azzurri, Antonio Tajani.
Poca cosa, questo annuncio, oggettivamente, per la convocazione di una conferenza stampa. Sarebbe bastato un comunicato.
Poi via facendo, sollecitato anche dai giornalisti che chiedevano notizie per motivare quell'incontro, il parlamentare ha dato in qualche modo commenti sui fatti della politica che hanno dato concretezza alla riunione.
Cirielli sarà il candidato del Centrodestra, così come auspicherebbe "Fratelli d'Italia" alla presidenza della Regione Campania? Primo interrogativo.
Rubano non ci è sembrato entusiasta di questa "fuga in  avanti" anche perché, ha detto, queste decisioni saranno prese a livello nazionale e pare che Fratelli d'Italia abbia già espresso la preferenza per la candidatura alla presidenza di un'altra Regione (forse la Puglia ndr).
E' giusto che per l'amor di patria i vertici regionali avanzino una richiesta, ha detto Rubano, ma su questo viene usato il manuale Cencelli.
Andranno al voto il prossimo anno quattro regioni: La Puglia, la Toscana, l'Emilia e Romagna e la Campania, tutte e quattro gestite attualmente dalla Sinistra.
I partiti di Centrodestra dovranno trovare sintesi per affrontare queste prove e Fratelli d'Italia pare non stia puntando sulla Campania.
Rubano ha anche avuto parole non tenere su De Luca e sul direttore generale dell'Azienda Ospedaliera "San Pio", Maria Morgante, che in passato aveva invece difeso dalle accuse di Mastella.
C'è una tattica, ha detto Rubano, per arrivare al post elezioni.
Mastella ed il Pd locale non possono permettersi di compromettere il rapporto con De Luca e quindi non possono fare una richiesta decisa, forte e dirompente, sulla realizzazione di quanto previsto nel Decreto 41 tutelando così, veramente, la questione dei sanniti che è quella della sanità sulla quale mi pare si stia pericolosamente giocando.
A De Luca probabilmente si vorrà chiedere altro.
Personalmente non parteciperò mai più ad iniziative consiliari aperte sull'argomento dell'Ospedale di Sant'Agata dei Goti perché non intendo prendere e farmi prendere in giro.
Nessuno, né sul piano regionale, né su quello politico, ha dichiarato con fermezza: O applichi il decreto 41 o rompiamo l'alleanza e non ti votiamo più gli atti in Consiglio o in Giunta.
Mastella non ha più conjsiglieri regionali è vero, ma oggi è rappresentato quale area politica dal partito di Renzi sia in Consiglio regionale che in Giunta e quindi, essendo ospite di quelle liste, dovrebbe chiedere a Renzi non un assessorato dopo le elezioni europee, ma di andare da De Luca, sottraendosi, Mastella, da ogni tipo di richiesta per la sua componente, e chiedere con forza che venga risolta la questione della sanità nel Sannio.
Lo faranno? Penso proprio di no.
Con De Luca c'è un altro tipo di sintonia.
Si sta ancora una volta vendendo, come nel 2020 quando si andò a chiedere l'assessorato per l'ex consulente legale dell'allora presidente del Consiglio regionale (Felice Casucci ndr), la questione sempre sul piano familiare senza un obiettivo che guardi alla collettività.
Ed è così che tra la classe dirigente dell'Unione di Centro, ancora una volta chiamata a dare un contributo di voti, con tutte le difficoltà del caso visto che è quasi impossibile far votare Renzi ed una persona sempre presente in un ragime familistico (Sandra Mastella ndr), una classe dirigente preoccupata per quello che sarà il risultato che sarà catastrofico proprio perché non guardano all'interesse del territorio.ma a quello familiare.
A Sauchella, infine, defenestrato alla Provincia dal suo ruolo di amministratore unico di "Sannio Euriopa", è stato posto in essere un atto politico vandalico che non meraviglia però.
Questo è l'uso del potere da parte dei mastelliani, sempre a fini familistici.
C'è, l'occupazione delle Istituzioni ed è solo per queste ragioni che a settembre del 2022 ci fu una sconfitta politica enorme che vide collocare la componente di "Noi di Centro" addirittura al quarto posto alle elezioni politiche. Questo si ripeterà.
A Giuseppe Sauchella va la mia e la nostra solidarietà, ha concluso Rubano.

comunicato n.164054




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