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Benevento, 18-05-2024 16:27 ____
"Giornata della prevezione dei tumori cutanei, del melanoma e delle malattie dermatologiche immunitarie. Come riconoscerli e curarli"
Domani il Rotary organizza per "Le domeniche della salute" un appuntamento con Antonia Gallucci, dermatologa
Redazione
  

Domani, domenica 19 maggio, per le Domeniche della Salute organizzate dal Rotary in collaborazione con la Croce Rossa, dalle 9.30 alle 13.00, lungo corso Garibaldi nei pressi della Prefettura verrà dedicata una "Giornata della prevezione dei tumori cutanei, del melanoma e delle malattie dermatologiche immunitarie. Come riconoscerli e curarli" con delle visiti gratuite che saranno curate dalla dermatologa Antonia Gallucci (foto).
"Le malattie dermatologiche - scrive Gallucci nella nota inviata alla Stampa - sono sempre più frequenti e spesso hanno un andamento cronico che determina, nel tempo, un forte impatto sul benessere psico-fisico dei pazienti e grave disabilità.
I tumori cutanei sono più frequenti, soprattutto i casi di melanoma, anche nei più giovani.
Il melanoma cutaneo è un tumore che deriva dalla trasformazione tumorale dei melanociti, alcune delle cellule che formano la pelle, che hanno il compito di produrre melanina, un pigmento che protegge dagli effetti dannosi dei raggi solari.
L'esposizione intenzionale e imprudente alle radiazioni solari o alle fonti artificiali di radiazioni Uv per abbronzarsi "è un comportamento malsano e dovrebbe essere evitato. E' il "driver" principale dell'insorgenza dei tumori della pelle", come pubblicato sulle conclusioni delle raccomandazioni stilate da esperti di cinque continenti pubblicate su "European Journal of Cancer".
Il melanoma cutaneo è piuttosto raro nei bambini e colpisce soprattutto attorno ai 45-50 anni, anche se l'età media alla diagnosi si è abbassata negli ultimi decenni.
In Italia i dati Airtum (Associazione italiana registri tumori) parlano di circa 13 casi ogni 100.000 persone con una stima che si aggira attorno a 3.150 nuovi casi ogni anno tra gli uomini e 2.850 tra le donne.
L'incidenza, però, è in continua crescita ed è addirittura raddoppiata negli ultimi dieci anni.
Per cui, sempre più significative, sono le iniziative di sensibilizzazione e prevenzione, con visite gratuite, dirette alla popolazione, per i tumori cutanei e le malattie immunitarie dermatologiche.
E' opportuno ricordare che il melanoma cutaneo rappresenta solo una piccola percentuale (circa il 5%) di tutti i tumori che colpiscono la pelle, come i carcinomi e gli epiteliomi.
Il principale fattore di rischio per il melanoma cutaneo è l'esposizione eccessiva alla luce ultravioletta, che arriva fino a noi sotto forma di raggi Uva e Uvb, ed è principalmente rappresentata dai raggi del sole.
La troppa esposizione al sole rappresenta un potenziale pericolo perché può danneggiare il Dna delle cellule della pelle come soprattutto l'abuso dell'utilizzo di lampade e i lettini solari.
Altri fattori di rischio noti sono l'insufficienza del sistema immunitario (dovuta per esempio a precedenti chemioterapie o a trapianti), e alcune malattie cutanee ereditarie.
Il rischio aumenta anche nelle persone con lentiggini o con nei, in quelle con occhi, capelli e pelle chiara e in quelle che hanno un parente stretto colpito da questo tumore o che hanno avuto un precedente melanoma cutaneo.
Il sintomo principale del melanoma cutaneo è il cambiamento nell'aspetto di un neo o la comparsa di uno nuovo.
Le caratteristiche di un neo che possono indicare l'insorgenza di un melanoma sono: l'asimmetria, i bordi, il colore, le dimensioni, l'evoluzione del neo che, in un tempo piuttosto breve, mostra cambiamenti di aspetto, sanguinamento, prurito, area arrossata.
Alcuni comportamenti possono ridurre il rischio di sviluppare tumori della pelle.
E' fondamentale proporre campagne divulgative su come esporsi esporsi al sole in maniera moderata fin dall'età infantile, evitando le ustioni.
Proteggendo la pelle evitando di esporsi durante le ore più calde, l’utilizzo di cappelli e occhiali da sole, creme protettive adeguate al proprio tipo di pelle, applicandole più volte in modo da assicurare una copertura continua.
Queste attenzioni vanno riservate soprattutto ai bambini, molto sensibili alle scottature.
E' necessario utilizzare indumenti, cappello a tesa larga e occhiali da sole, applicare senza lesinare una protezione solare con fattore 30-50+.
Lo specialista deve effettuare, in corso di visita, una controllo completo dei nevi, una valutazione della storia familiare del paziente.
L'esame visivo della pelle è reso più accurato grazie all'uso dell'epiluminescenza e se necessario una biopsia.
I melanomi cutanei sono in genere classificati in quattro stadi tenendo conto delle caratteristiche del tumore come lo spessore, la velocità di replicazione delle cellule tumorali, la presenza di ulcerazioni (T), il coinvolgimento dei linfonodi (N) e la presenza di eventuali metastasi (M), e l'aumento dello spessore.
Fino a vent'anni fa potevamo fare poco per i malati più gravi.
Ma la situazione è cambiata. Oggi sono disponibili diverse opzioni di trattamento per il melanoma cutaneo.
La prima scelta è in genere la Chirurgia, la Radioterapia che spesso riesce a curare definitivamente la malattia in fase iniziale.
La chemioterapia in genere non è molto efficace ma può aiutare ad alleviare i sintomi.
Si può: Consigliare l'utilizzo di farmaci immunoterapici, che stimolano il sistema immunitario ad agire contro il tumore e dell'elettrochemioerapia, a seconda dei casi; Ricorrere, laddove necessario alla prescrizione di Vaccini e terapie mirate e di Terapie Biologiche.
Fino a vent'anni fa eravamo impotenti a curare le "Malattie infiammatorie cutanee gravi e tumori cutanei avanzati", non avendo a disposizione terapie efficaci. Ma la situazione è cambiata negli ultimi anni.
Vi è la disponibilità di nuovi farmaci molto efficaci nella terapia di malattie infiammatorie e neoplastiche che hanno ottenuto risultati terapeutici impensabili in precedenza, come i farmaci biotecnologici, che hanno permesso di liberare i pazienti dalla schiavitù delle più frequenti ed invalidanti patologie infiammatorie croniche come la Psoriasi, la Dermatite Atopica, l'Idrosadenite, il Pioderma gangrenoso ed altro e dalle loro complicanze.
Inoltre, notevoli sono i progressi nella lotta alle principali malattie Dermatologiche Genetiche e Rare con la precoce diagnosi molecolare.
Infine, le tecniche di diagnostica non invasiva (come la Dermoscopia, l'Epiluminescenza digitale, la Microscopia confocale e la Tomografia ottica) hanno migliorato la specificità della diagnosi dei tumori cutanei, rendendo possibile l'asportazione chirurgica di lesioni in fase sempre più precoce permettendoci di osservare che, a fronte dell’aumento d'incidenza di un numero maggiore di casi, la mortalità non è cresciuta".

comunicato n.164047




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