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Benevento, 10-05-2024 13:04 ____
La questione del passaggio dell'elettrodotto e' stata affrontata con superficialita' per inadeguatezza e provincialismo
Si e' preferito sbrigare la faccenda con un laconico verbale di Consiglio comunale mentre la questione avrebbe meritato uno studio approfondito, commenta Tino Erminio Mottola
Redazione
  

Tino Erminio Mottola, interviene per esporre una breve riflessione circa l'esito dell'ultimo Consiglio comunale di Calvi, con all'ordine del giorno la questione legata alla realizzazione da parte di Terna di un elettrodotto il cui tracciato coinvolge, tra gli altri, il suolo calvese.
"Stimato direttore - ci scrive - la pubblica Assise, ha deliberato a larga maggioranza, il diniego assoluto al passaggio del tracciato dell’elettrodotto Terna Montecorvino-Benevento.
La questione è delicata se non fosse grottesca, perché l'Assise comunale è un luogo delle istituzioni democratiche che mai può essere usato strumentalmente.
L'Assise calvese, preceduta dalle iniziative intraprese dalle parti in causa nel corso delle consultazioni volontarie che Terna ha svolto per informare la popolazione e per rimediare alle lacune emerse all’esame del progetto dell'infrastruttura, testimonia quanto la questione sia stata affrontata con superficialità per inadeguatezza e provincialismo.
Si è preferito sbrigare la faccenda con un laconico verbale di Consiglio.
La questione avrebbe meritato uno studio approfondito, puntuale e ineccepibile, quale unico strumento valido per affrontare un tema tanto cogente, trattandosi di un'opera di pubblica utilità indifferibile ed urgente inserito nel Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (Pniec), che definisce la politica energetica e climatica di un paese a lungo termine.
E' un progetto inserito in un programma che ha come obiettivo la realizzazione della "transizione energetica", sottoposto alla Commissione Europea che individua per l'Italia l’obiettivo da raggiungere entro il 2030, nell'ambito del più ampio e strutturale target volto alla decarbonizzazione.
Ci si interroga sulle ragioni del voto calvese: forse il Comune in questione è contrario alla transizione ecologica ed energetica (?); oppure è favorevole purché non coinvolga il proprio suolo: come dire, in casa d'altri ma non nella mia.
La tutela del territorio, del patrimonio paesaggistico, della memoria storica, tutti argomenti fondamentali al pari della tutela degli interessi dei cittadini e delle loro imprese agricole.
Ecco, lo studio, quale unica fonte cui attingere per formulare proposte che tutelino gli interessi collettivi e al contempo favoriscano il progresso tecnologico.
Tutta la questione, pur se trattata con impegno, ha lasciato emergere lacune culturali e gestionali, assenza di analisi e visione prospettica oppure, questo sarebbe grave, il voto del Consiglio comunale del Comune di Calvi è solo uno "specchietto per le allodole", giacché potrebbe verificarsi che la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in applicazione dell'articolo 120 della Costituzione, imporrà la realizzazione dell'infrastruttura, magari in epoca in cui l'Assise calvese potrebbe essere composta da altra amministrazione su cui ricadranno critiche e malumori".

comunicato n.163908




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