La Consulta delle Donne per contrastare la violenza di genere
A Ponte il Regolamento per la sua istituzione e' stato approvato quattro anni fa ma da allora non se ne e' fatto piu' nulla
di Giacomo De Angelis
Anche i piccoli Comuni possono e devono adoperarsi per evitare forme di violenza contro le Donne e così pure il nostro, Ponte.
La drammatica e tristissima vicenda della povera Giulia Cecchettin ha catalizzato attenzione e originato, da subito, preghiera per lei e sostegno e vicinanza ai familiari.
Quando accadono simili episodi tragici proliferano dichiarazioni di solidarietà per le vittime ed anche iniziative di vario genere per sensibilizzare attenzione e anche per cercare eventuali soluzioni e rimedi affinché non abbiano più a ripetersi o, quanto meno, il loro numero diminuisca.
Anche il presidente Mattarella, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne dello scorso 25 novembre, ha tra l'altro sottolineato che "non possiamo limitarci a contrapporre indignazioni a intermittenza".
Occorrono, quindi, azioni concrete e non "espressioni di circostanza"; ciò anche nelle nostre piccole comunità.
Purtroppo, questo non sempre accade. Non vuole essere un'accusa ma solo una considerazione espressa proprio per stimolare attenzione e, in particolare, possibili iniziative.
Quali?
Intanto, si dovrebbe dare esecuzione alla deliberazione consiliare numero 37 del 28 novembre 2019 avente ad oggetto "Approvazione regolamento della Consulta delle Donne"; un organismo consultivo finalizzato a favorire il coinvolgimento pieno ed effettivo delle donne alla vita politico-amministrativa del Comune.
Come già avviene in altre comunità vicine, la Consulta delle Donne potrà offrire l'opportunità di un confronto collegiale per promuovere azioni finalizzate a garantire la parità di opportunità tra uomo e donna, così come disciplinata.
Insomma, uno strumento civico anche per monitorare la realtà locale, essere anche un riferimento e fornire spunto per un'idea, un'iniziativa.
Sono, intanto, trascorsi quattro anni ma nessuna notizia sulla costituzione di tale organismo e, soprattutto, sulla sua operatività è finora trapelata!
Ad ogni modo e non intende essere una pretestuosa critica, ma questa condivisibile iniziativa della passata amministrazione comunale fin dalla sua origine non ha catalizzato, purtroppo, la dovuta attenzione né istituzionale e né civica.
Basti notare che per la sua pubblicazione all'Albo Pretorio (che come noto è la preliminare procedura finalizzata a portare a conoscenza del pubblico gli atti adottati dal Comune nonché condizione necessaria perché gli stessi acquisiscano efficacia e producano gli effetti previsti) anziché allegare il regolamento disciplinante la Consulta delle Donne fu allegato altro regolamento approvato nella stessa seduta consiliare, quello sulla Ludopatia.
Non solo, ma tale anomalia durò per tutto il periodo della sua pubblicazione!
Ad evidenziare al Comune tale anomalia fu un nostro articolo (del 6 gennaio 2020).
Così, non senza... difficoltà, l'8 febbraio 2020 il regolamento della Consulta delle Donne fu alfine pubblicato all'Albo Pretorio.
Comunque, come già premesso, nessuna conseguenziale iniziativa per la sua attuazione sembrerebbe essere stata finora assunta.
Intanto, in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre del 2021, il Comune ha installato, in piazza XXII Giugno, una "panchina rossa", simbolo del posto occupato da una donna portata via dalla violenza.
Anche questa significativa iniziativa, comunque, non sembra abbia avuto la dovuta attenzione.
Anzi, dopo che era stata disinstallata per i lavori in corso in piazza XXII Giugno, la stessa è stata oggetto di movimenti e attenzioni non propriamente ortodossi.
Tali attenzioni hanno interessato anche l'altra panchina che le è stata affiancata lo scorso 1° luglio, la "panchina rosa", simbolo della lotta per vincere i tumori al seno.
Ad ogni modo, mentre per la "panchina rossa" si è proceduto finalmente a fissarla nuovamente alla pavimentazione, quella "rosa" è ancora mobile e, inoltre, priva della sua targhetta di legenda che, recuperata, è stata consegnata lo scorso mese di settembre in Municipio per una sua... auspicata ricollocazione.
comunicato n.160912
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