Portale multimediale d'informazione di Gazzetta di Benevento

 

stampa

letto 4774 volte

Benevento, 22-11-2023 15:56 ____
Tra femminismo e femminicidi aumenta il capitale umano delle donne straniere immigrate in Italia
Ne parlano dieci donne provenienti da Paesi esteri che hanno saputo inserirsi nella societa' italiana delineando nuovi modelli d'integrazione. Hanno peraltro saputo essere ponte tra culture diverse, incarnando i valori migliori di quella di origine e di quella di approdo, diventando loro stesse volano dei mutamenti della societa' italiana
di Roberto Costanzo
  

Mentre, comprensibilmente, aumentano le preoccupazioni e la rabbia per gli incontenibili femminicidi che si verificano in ogni parte d'Italia e tra ogni generazione, qualche scrittore ci conforta con i dati che segnano un aumento del capitale umano raggiunto dalle donne straniere immigrate in Italia.
Tanto ho potuto costatare partecipando alla presentazione di un libro dal titolo "Noi che siamo italiane. Donne venute da lontano", in cui si parla di successi e non solo di sacrifici femminili.
Un libro molto interessante, sia per il contenuto che per la forma: autore e protagonisti, tutto al femminile.
E' stato scritto dalla giornalista, collaboratrice della Rai e di Radio Vaticano, Roberta Gisotti, che ha intervistato dieci donne provenienti da Paesi esteri, "che hanno saputo inserirsi nella società italiana delineando nuovi modelli d'integrazione; hanno saputo essere ponte tra culture diverse, incarnando i valori migliori di quella di origine e di quella di approdo, diventando loro stesse volano dei mutamenti della società italiana".
Cioè, donne impegnate a dare più che a ricevere.
In questo libro si evidenzia il ruolo professionale e manageriale assunto dalle donne immigrate, ma io vorrei attrarre l'attenzione anche su tante giovani donne, approdate in Italia, madri di numerosi bambini, che trovano ancora incomprensibili ostacoli alla loro richiesta di cittadinanza.
Sono dieci storie che vanno lette anche per vedere come le donne, e questa categoria di donne in particolare, sanno trasformare i disagi e le difficoltà in opportunità.
Tuttavia non dobbiamo credere che tutte le immigrate possano raccontare storie positive e vincenti, come avviene per queste illustrate nel libro.
Rilevo intanto l'affermazione di una donna peruviana, che dice: "Avere una doppia nazionalità è come avere nella vita due binari, con due culture che non rimangono intatte, non si sovrappongono, ma si alimentano e si contaminano".
Anche la storia di una nigeriana che con tanti sacrifici e coraggio è riuscita ad emanciparsi dalla prostituzione in strada. Condizione che ancora subiscono migliaia di giovani migranti.
"La mia è la storia di riscatto che accetto di raccontare solo per far capire che è possibile uscire da questa schiavitù".
Non posso non sottolineare qualche espressione della protagonista ucraina-beneventana, che appunto afferma: "In questa terra campana sono diventata la donna che seguendo un sofferto percorso ad ostacoli ha infine trovato una sua strada di rinascita".
Ecco queste dieci storie, belle perché tutte a lieto fine, ci sollecitano a non disperare, ma neanche a fermarci su posizioni di attesa.
Le donne, ce lo conferma questo libro, sono più coraggiose degli uomini nel mondo delle migrazioni.
Tuttavia, non va sottaciuto che le donne immigrate non tutte sono state fortunate come queste eroiche protagoniste del libro di Roberta Gisotti!
Vi sono state, e vi sono, altre donne che aspettano, sperano e non disperano: Me ne sono reso conto ancora una volta la scorsa settimana, quando mi sono fermato nel porticato della Madonna delle Grazie, dove ho reincontrato la giovane macedone di diciannove anni, madre di due bambini, incinta di un altro figlio.
Diciannove anni con tre figli: lei e il suo compagno disoccupati.
Un sacrificio, certamente un sofferto percorso, per questa giovane immigrata, ma comunque un'opportunità per il nostro, ormai vecchio, Paese che ha bisogno di molti bambini.
Allora siamo noi che dobbiamo aiutare questa giovane immigrata a superare il suo percorso di ostacoli o è invece lei che sta aiutando noi a superare questa carente condizione umana e anagrafica di cui soffre l'Italia?
A conclusione del mio intervento alla presentazione del libro della Gisotti, nel salone del Rettorato in piazza Guerrazzi, ho suggerito all'autrice di scrivere un altro libro per raccontare le storie di dieci donne che stanno lottando senza ancora riuscire a superare gli ostacoli del proprio percorso di migranti.
Non solo chi ha già vinto, ma anche chi rischia di perdere, merita il nostro ricordo ed il nostro stimolo a non mollare.
Serve pure il nostro impegno contro tutte le forme di aggressione, micidiali e non, sulle donne di qualsiasi età e qualsiasi status nazionale; nonché contro tutte le ingiustizie e indifferenze che subiscono le donne straniere in cerca di lavoro, di vita civile e di stabilità residenziale.

comunicato n.160644




Società Editoriale "Maloeis" - Gazzetta di Benevento - via Erik Mutarelli, 28 - 82100 Benevento - tel. e fax 0824 40100
email info@gazzettabenevento.it - partita Iva 01051510624
Pagine visitate 674603589 / Informativa Privacy