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Benevento, 06-11-2023 12:27 ____
La seduta del Consiglio comunale non e' stata indolore per la maggioranza. Si era partiti con l'ipotesi di quattro distinguo. Un po' troppi...
E' partita quindi l'azione della "diplomazia" e del convincimento ed alla fine Alboino Greco vota a favore cosi' come Luigi Scarinzi, assente alla prima chiama. Restano nel loro annunciato atteggiamento Marcello Palladino e Francesco Farese che si astengono sui debiti. Si spacca il gruppo "Noi Campani"
Nostro servizio
  

La seduta consiliare di oggi non è stata indolore per la maggioranza.
Proprio come avevamo anticipato con la intervista a Gino Abbate, consigliere regionale mastelliano, venerdì scorso 3 novembre.
Niente di irreparabile, anche questo avevamo ipotizzato, ma sono comunque segnali che non vanno trascurati.
Ed infatti, tutto il "servizio diplomatico" con l'intento della persuasione, è entrato in funzione con Mastella che ha fatto il suo ed anche l'assessore Coppola non è stata da meno.
Ovviamente, si tratta di sensazioni colte dagli atteggiamenti insoliti e da riunioni che ci dicono siano state messe in atto.
Niente di ufficiale ma qualche azione c'è stata ed è stata evidente.
La partenza della seduta dava per certa l'astensione dalla votazione dei debiti fuori bilancio, dei tre componenti del gruppo consiliare "Noi Campani", Francesco Farese, Marcello Palladino ed Alboino Greco, i tre che, con l'assessore Coppola, hanno come riferimento proprio il consigliere regionale Gino Abbate.
Poi c'era l'assenza di Luigi Scarinzi dall'inizio della seduta dopo il duro confronto con il sindaco e le dimissioni da presidente della Commissione Opere Pubbliche e da capo della segreteria politica del sindaco.
Quattro voti in meno sono troppi anche per una maggioranza senza problemi di numeri.
Alla fine però il risultato è mutato segno che gli "interventi diplomatici" hanno funzionato.
Luigi Scarinzi è giunto in Aula ed ha partecipato a tutte le votazioni sui debiti fuori bilancio, 11 punti sui 14 all'ordine del giorno.
Si è messo seduto accanto al presidente del Consiglio comunale, Renato Parente ed ha detto "sì", con voce non stentorea in verità, a tutte le delibere che gli sono state sottoposte.
La sua protesta dobbiamo ritenere che sia già rientrata anche se lui aveva anticipato che non sarebbe uscito dalla maggioranza.
Il gruppo di "Noi Campani" invece ha perso un componente per strada.
Alboino Greco non ha votato come gli altri due compagni di gruppo, Farese e Palladino e si è uniformato alla maggioranza rompendo così la coesione del gruppo.
Del resto Abbate quando faceva con noi l'elenco dei suoi sconsiglieri di riferimento in Consiglio comunale era sempre molto prudente nell'includere anche Greco.
Queste le osservazioni e le considerazioni.
Che succederà in seguito?
Questo non si sa ma il segnale di quanto possa divenire debole una maggioranza forte, c'è stato.
E non è stato un fulmine a ciel sereno. Questo a dimostrazione che si può tamponare quanto si vuole, ma se non si elimina il male, la malattia si ripresenta ed in forma sempre più decisa.
Detto del contesto, passiamo alla cronaca.
La seduta ha avuto inizio alle ore 10.00 con il sindaco che si è diviso per tre.
E' stato alla consegna delle chiavi degli alloggi a Capodimonte, nella civica Assise e poi al Teatro Comunale dove sono stati presentati i finalisti del Premio Strega Ragazzi.
Alla faccia della concomitanza degli eventi che si era deciso di evitare.
Con tanta enfasi era stata presentata, ad inizio anno a Palazzo Paolo V, la nascita della agognata, ma da trent'anni, agenda che tenesse al suo interno con largo anticipo tutti gli eventi che avrebbero dovuto svolgersi per il futuro per modo da evitare sovrapposizioni.
Oggi tre eventi nello stesso giorno e nel giro di un paio di ore sempre con il Comune protagonista.
E meno male...
Alla chiama del segretario generale sono risultati presenti in 30. Tre gli assenti. Fioretti, Lauro e Scarinzi.
Il primo punto all'ordine del giorno è stato: "Approvazione bilancio consolidato esercizio 2022 ai sensi dell'articolo 11 bis del Dlgs numero 118/2011".
Ha relazionato l'assessore Maria Carmela Serluca che ha tra l'altro sottolineato che gli organi di controllo delle varie società partecipate dal Comune hanno asseverato, certificato in maniera solenne sotto la formula del giuramento, anche i debiti reciproci delle varie società del gruppo.
Ad aprire la discussione è stata Giovanna Megna che ha preliminarmente sottolineato come il presidente del Consiglio comunale, Renato Parente, abbia agito sempre con il massimo rispetto di tutte le posizioni.
Tuttavia dai consiglieri dell'opposizione è stata protocollata il 28 settembre la richiesta di un Consiglio da tenersi sul problema dei miasmi provenienti da Ponte Valentino ed avremmo dovuto averlo oggi come primo punto posto all'ordine del giorno.
Così non è stato.
Questa è una palese violazione, ha proseguito Megna, del ruolo del Consiglio comunale che appare fortemente depotenziato.
Vuol dire che riprenderemo la buona abitudine di recarci dal prefetto a denunciare questo stato di cose.
Sul Bilancio consolidato, poi, la problematica è data dalla grossa perdita di Gesesa per oltre 700mila euro che,  ci avete detto, è stata posta a carico del bilancio dell'Azienda Gesesa.
Ci avete raccontato che c’era bisogno del privato nella gestione di questo servizio perché avrebbe messo i soldi che il soggetto pubblico non ha. Ed invece cosa ci ha portato questa sua presenza?
L'inquinamento dei fiumi e la più spaventosa perdita idrica dalle condotte che registriamo ogni giorno, dicono le statistiche nazionali e che riconduciamo ad una semplice alzata di spalle.
Non ha fatto miracoli il privato, ma solo il minimo indispensabile.
Ad intervenire è stata quindi Rosetta De Stasio che ha rimarcato anche lei la gravità del mancato inserimento del punto sui miasmi. Concordo con l’auspicio espresso da Megna di ridare dignità in tutti i sensi ai consiglieri comunali, sia di minoranza che di maggioranza, che sono bistrattati e che si trovano dinanzi al muro della burocrazia.
Sul bilancio il buco maggiore è rappresentato dalla perdita di Gesesa a cui questa Amministrazione ha concesso ben due proroghe nell'affidamento del servizio nonostante l'Azienda non abbia mai dato conto del suo operato, una società che fa... acqua da tutte le parti.
Marialetizia Varricchio ha confermato anche lei che il dato più preoccupante è la perdita della Gesesa che al momento non grava sui conti del Comune ma che solleva interrogativi per il futuro.
Si potranno affrontare le sfide successive con questa società?
La mia risposta è no. Non è questa la strada da seguire.
Alla fine la deliberazione è stata votata ed approvata con 20 voti favorevoli ed 11 contrari.
Si è passati quindi al punto 2 all'ordine del giorno "Ratifica delibera di Giunta numero 234 dell'11 ottobre 2023 avente ad oggetto: III variazione d'urgenza al bilancio di previsione 2023-2025 ai sensi dell'articolo 175 comma 4 del Dlgs numero 267/2000".
Ha relazionato anche qui l'assessore Serluca che ha parlato della ratifica delle variazioni di bilancio adottate dalla giunta. Si è proceduto come da richieste giunte dei vari Settori del Comune per inserire i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e della Regione Campania.
La delibera è stata votata favorevolmente da 20 consiglieri mentre altri 11 si sono dichiarati contrari.
Si è giunti dunque al terzo punto posto all'ordine del giorno: "Costituzione ex articolo 24, comma 6, della Legge regionale Campania numero 14/2016 del sub ambito distrettuale "Benevento Città". Approvazione schema di convenzione ex articolo 30, Dlgs numero 267/2000".
Ha relazionato l'assessore Alessandro Rosa che ha fatto brevemente la storia dell'Ato Rifiuti e dell'Ente d’Ambito sannita con la possibilità di far nascere il Sub Ambito Distrettuale (Sad) Benevento città, un segmento dell'Ente d’Ambito per la gestione del ciclo dei rifiuti.
Infatti, ogni Ato può essere articolato in sub ambiti e Benevento può organizzarsi autonomamente.
E' stata già approvata la proposta di costituzione del Comune in Sad.
Oggi si chiede al Consiglio di approvare lo schema di convenzione trasmesso dalla Regione che disciplina, appunto, i rapporti tra Comune ed Ente d’Ambito.
Luigi Diego Perifano ha detto che c'è necessità di acquisire l'organizzazione del ciclo dei rifiuti che è certamente affidato all’Azienda speciale e quindi bisogna capire l’attuale fase di smaltimento con la prospettiva per il futuro.
Il Comune dovrebbe osare di più, ha proseguito Perifano, anche perché appare essere defnitivamente archiviata la precedente società sollecitata dal Comune stesso.
Resta ora la Samte, azienda della Provincia, completamente pubblica.
Ed allora bisogna creare una alleanza forte tra Asia e Samte.
Per ora l’aspirazione è ancora molto timida.
E poi: Quanti sub ambiti ci saranno ancora? Addirittura 7? E questo in un territorio di 260mila abitanti.
Ci muoviamo in controdenza rispetto alla logica della ottimizzazione tramite l'economia di scala per l'abbassamento dei costi.
Avremo solo una frammentazione del servizio ed una esplosione delle spese.
E chiedo dunque il perché di questa timidezza e di questa omissione. Peraltro, il percorso virtuoso dell’Asia non è nato oggi ma la cosa funziona sia per merito di quelli di prima che di quelli di adesso. Ci sono tutte le condizioni per impostare il discorso.
Luisa Petrone nel suo intervento ha parlato di un atto fisiologico quello di approvare lo schema di convenzione nell’ottica di armonizzare e razionalizzare il ciclo dei rifiuti che fa aprire nuove strade in questa ottica.
La replica è toccata all'assessore Rosa il quale ha detto che l'Amministrazione comunale non ha alcuna preclusione.
Quella di Perifano è una proposta intelligente e stiamo valutando la collaborazione per interagire con Samte.
E’ una strada che va percorsa perché può portare vantaggio ai cittadini tutti.
Al termine della discussione la deliberazione è stata votata con 19 voti favorevoli ed 11 astenuti.
A questo punto è stato annunciato il quarto punto posto all'ordine del giorno, il primo degli 11 riguardanti i debiti fuori bilancio ed è emersa la problematica.
Marcello Palladino ha chiesto la sospensione dei lavori per avere dei chiarimenti tecnici con il segretario generale.
Luigi Diego Perifano ha parlato di irrituale richiesta quella di Palladino.
I chiarimenti vanno resi all’Assemblea e non alla maggioranza.
Siamo nella grammatica, nell'abc delle relazioni istituzionali.
Brevemente è intervenuto a questo punto il sindaco Mastella che ha ricordato che c'è l'obbligo a votare quando ci sono sentenze esecutive. Poi ciascuno in sede di voto, si prende la sua responsabilità.
Comunque, la seduta è stata sospesa per 10 minuti, ha deciso il presidente Parente ed in verità il tempo trascorso non è stato poi così lontano dalla citazione.
Alla ripresa è stato nuovamente fatto l'appello ed hanno risposto presente in 21.
Il presidente Parente, come si è fatto già per il passato, ha proposto una unica discussione sui debiti fuori bilancio mentre la votazione si farà singolarmente, per ogni punto.
Giovanna Megna ha detto che il Consiglio comunale oramai è definito come un votificio di debiti fuori bilancio. E' stata fatta una richiesta di chiarimenti sulle origini di questi debiti ma non c'è stata risposta.
E stamane i chiarimenti richiesti con la sospensione della seduta sono stati dati? E cosa vi siete detti? ha chiesto Megna al segretario.
E la risposta l'ha data il segretario generale il quale ha parlato della necessità prospettata di una ricognizione approfondita dei debiti, ma per quelli a venire. La richiesta è stata accolta e si è tornati in aula.
E Megna di rimando ha detto che nella stanza abbiamo un elefante.
Dovremmo solo alzare la manina.
Il riferimento è stato ad uno dei debiti, il primo in discussione, concretizzatosi in una multa e nessuno si era reso conto che il verbale, assieme ad altri, non era stato recapitato. Ed allora, non era più semplice recepire in autotutela le rimostranze della cittadina? Non lo si è fatto e le spese legali sono salite.
Si è poi adottata una sanzione perché un dipendente della Polizia Municipale aveva denunciato inadempienze in un concorso. E per questo abbiamo avuto una sentenza contro.
Ma un consigliere (Picariello ndr) non aveva detto che non avrebbe più votato questi debiti fuori bilancio senza una approfondita analisi?
Oggi ci risiamo nuovamente a chiedere chiarimenti. Da due anni e mezzo ci diciamo sempre la stessa cosa, ha concluso Megna.
Giovanni De Lorenzo ha detto che si tratta di debiti che ancora una volta rappresentano una spesa inutile per il Comune per via di decisioni errate da parte degli uffici.
Stamane però avete avuto una capacità divinatoria visto che in dieci minuti si è capito cosa succederà.
Non accetto di essere trattato così. Le spiegazioni andavano date a tutti.
Una mia richiesta di accesso agli atti ha avuto risposta dopo 6 mesi, in totale spregio del rispetto dei termini previsti dalla legge.
Antonio Picariello è intervenuto per affermare che la pregiudiziale è contemplata dal regolamento.
Ma qui come ha letto l'articolo del regolamento, Picariello è stato contestato da Perifano e Miceli (nelle prime due foto in basso) per non aver colto il senso di quell'articolo correttamente.
Rosetta De Stasio ha sottolineato come sin dall’inizio della consiliatura si sia prestata attenzione alla produzione dei debiti. Quando poi esso si è consolidato c’è poco da fare.
La maggior parte sono frutto di superficialità e non di complicità, voglio credere.
Il consigliere delegato al contenzioso, che non si sa chi sia, dovrebbe vigilare visto che fino ad oggi non ha svolto un’opera efficace.
E’ una brutta abitudine questa che porta poi al dissesto, debiti accumulati senza alcuna giustificazione.
Carmela Mignone è intervenuta con sarcasmo ed ha detto: Mi presento per chi non mi conosce.
Sono la super delegata dalla maggioranza (così è stata definita dopo le tante deleghe assegnatele da Mastella ndr) e l’ultima delega ricevuta è stata proprio quella al contenzioso.
Quando arrivano in Consiglio questi debiti bisogna votarli.
Il problema è però come si è arrivati a queste sentenze.
Sono i vari settori che non devono generarle.
La maggioranza si sta impegnando affinché ciò non avvenga più.
Marcello Palladino ha riferito di aver chiesto di conoscere la genesi dei debiti, anche a nome di Farese e Greco.
Dobbiamo svolgere la nostra funzione di controllo che è propria anche dei consiglieri di maggioranza.
Ci siamo fatti arrivare addosso anche i pignoramenti quando si poteva gestire tutto molto meglio.
Abbiamo fatto richieste protocollate e non abbiamo mai avuto risposte se non quella inviata a tutti dal segretario generale.
Siamo consiglieri e non ratificatori.
Possiamo dire la nostra su questi debiti (mentre Palladino parlava in Aula si sono mosse le diplomazie...).
La mia richiesta è un atto tecnico.
Sosteniamo Mignone nel suo delicato ruolo ma abbiamo bisogno di risposte.
Preannuncio l'astensione come auspicio a discutere ed a fare una attenta ricognizione con l’intento anche di risparmiare qualcosa per il bene della città.
Parlo a nome del mio gruppo e di Farese, ha concluso Palladino, non so di Greco (e qui la dissociazione tra i tre era già in atto).
Angelo Moretti nell'intervenire ha detto che si paga lo scotto legato all’attività dei nostri dirigenti che possono essere premiati per i risultati raggiunti ma anche avere delle riduzioni sui compensi se sono manchevoli.
Non vedo una politica seria per uscire insieme dai problemi, ha detto ancora Moretti citando don Milani.
Spesso facciamo richiesta di corredarci con i documenti ma non li abbiamo. Il Consiglio non può essere strumento solo di ratifica.
Non voteremo e chiediamo che il Consiglio si aduni solo per parlare dei debiti fuori bilancio. Dopo 2 anni e mezzo di consiliatura invece continua l’andazzo.
Alboino Greco ha detto di condividere quanto detto da Palladino ed il documento presentato in Consiglio.
Ma solo per senso di responsabilità verso il Consiglio e verso il sindaco voto favorevolmente tutti i debiti.
Luigi Diego Perifano nel suo intervento ha detto che non è stata scritta una pagina edificante nel nostro Consiglio comunale. Le obiezioni di merito sono state degnamente rappresentate ma ripetiamo sempre le stesse cose. Per questo comprendo la esigenza di "Noi Campani" che ha rappresentato le sue perplessità.
Vi siete dati le spiegazioni fra di voi ma questo è un Consiglio comunale che non può esserer confuso con le problematiche della maggioranza.
Le sospensioni dei lavori dell'Aula non devono servire per regolare i conti al vostro interno. Fatevele da parte ma non esponete il Consiglio a questa pratica.
E' incredibile poi che sia il segretario comunale a rispondere alle domande dei consiglieri senza nessuna risposta politica dalla maggioranza. Muti i banchi della giunta e quelli del Consiglio comunale.
Solo lo speaker della maggioranza (riferendosi con ironia a Picariello ndr) ha citato a sproposito la norma sulla pregiudiziale, nella qualità di cultore della materia giuridica e può incappare nell’incidente interpretativo ma rimane avvolto nella nebbia tutto il resto.
A questo punto il segretario generale, richiesto dal presidente Parente, ha chiamato la votazione ma su tutte le schede sui debiti fuori bilancio, così ha detto.
Al voto Farese si è astenuto; Greco ha votato per il sì; Palladino si è astenuto mentre Scarinzi ha votato parimenti sì. La votazione è stata di 19 voti favorevoli, 7 contrari e 2 astenuti.
A questo punto il Consiglio sembrava essere finito ma il segretario ha aperto la votazione sul punto successivo, un altro debito.
E qui De Stasio ha contestato in maniera decisa l'operato del segretario.
Aveva detto che si votavano tutte le delibere ora si torna a votarle, correttamente e come aveva annunciato il presidente Parente, una alla volta.
Sì ha risposto il segretario, una alla volta.
Ed allora, ha chiuso De Stasio abbastanza seccata, rivotiamo la prima delibera perché non ha nemmeno citato cosa stessimo votando.
E così è stato. L'Aula ha rivotato nuovamente la prima delibera di debiti fuori bilancio: "Riconoscimento debito fuori bilancio articolo 194 comma 1 lettera A del Dlgs numero 267/2000 - Scheda di rilevazione della partita debitoria numero 1/2023 settore Polizia Municipale - regolazione contabile provvisorio d'uscita numero 1034/2023." Farese astenuto, Palladino astenuto e Greco e Scarinzi sì.
I voti sono stati 18 sì, 6 contrari 6 e 2 astenuti.
A seguire: "Riconoscimento debito fuori bilancio articolo 194 comma 1 lettera A del Dlgs numero 267/2000 - Scheda di rilevazione della partita debitoria numero 6"
Votazione 18 sì (con Scarinzi e Greco) 5 contrari e due astenuti (Farese e Palladino).
A questo punto c'è stata una reprimenda di De Stasio per le votazioni che avvenivano anche fuori dall'aula con un "sììììì..." che veniva reso ad alta voce addirittura dai corridoi del Palazzo.
Sesto punto all'ordine del giorno: !"Riconoscimento debito fuori bilancio articolo 194 comma 1 lettera A del Dlgs numero 267/2000 - Scheda di rilevazione della partita debitoria numero 7.
Votazione solita con 18 sì, 7 contrari e 2 astenuti.
Poi, ancora, "Riconoscimento debito fuori bilancio articolo 194 comma 1 lettera A del Dlgs numero 267/2000 - Scheda di rilevazione della partita debitoria numero 10".
Votazione con 17 sì, 7 contrari e 2 astenuti.
A seguire "Riconoscimento debito fuori bilancio articolo 194 comma 1 lettera A del Dlgs numero 267/2000 - Scheda di rilevazione della partita debitoria numero 11".
Votazione 18 sì, 7 contrari e 2 astenuti.
Nono punto: "Riconoscimento debito fuori bilancio articolo 194 comma 1 lettera A del Dlgs numero 267/2000 - Scheda di rilevazione della partita debitoria numero 15".
Votazione 18 sì, 7 contrari e 2 astenuti.
Punto dieci: "Riconoscimento debito fuori bilancio articolo 194 comma 1 lettera A del Dlgs numero 267/2000 - Scheda di rilevazione della partita debitoria numero 16".
Votazione 18 sì, 7 contrari e 2 astenuti.
Il punto 11 è stato: "Riconoscimento debito fuori bilancio articolo 194 comma 1 lettera A del Dlgs numero 267/2000 - Scheda di rilevazione della partita debitoria numero 18 - Regolazione contabile provvisorio d'uscita numero 2802/23 del 25 maggio 2023".
Votazione 18 sì, 6 contrari e 2 astenuti.
Punto dodici "Riconoscimento debito fuori bilancio articolo 194 comma 1 lettera A del Dlgs numero 267/2000 - Scheda di rilevazione della partita debitoria numero 19. Regolazione contabile provvisorio d'uscita numero 2804/23 del 25 maggio 2023".
Votazione 18 sì, 6 contrari ed 1 astenuto (Palladino si era allontanato dall'Aula momentaneamente).
Al punto 13: "Riconoscimento debito fuori bilancio articolo 194 comma 1 lettera A del Dlgs numero 267/2000 - Scheda di rilevazione della partita debitoria numero 20. Regolazione contabile provvisorio d'uscita numero 2803/23 del 25 maggio 2023".
Votazione 17 sì, 7 contrari e 2 astenuti.
Ultimo punto: "Riconoscimento debito fuori bilancio articolo 194 comma 1 lettera A del Dlgs numero 267/2000 - Scheda di rilevazione della partita debitoria numero 22. Regolazione contabile provvisorio d'uscita numero 1037/23 del 25 maggio 2023; 2546/23, 2547/23; 2849/23".
Votazione 18 sì, 7 contrari e 2 astenuti.
La seduta si è conclusa alle 12.25.
Alla seduta ha assistito anche un'allieva di Scienze Politiche dell'Istituto Orientale di Napoli, Sara (penultima foto in basso).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.160295




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