L'auspicio e' che si possano produrre tanti ortaggi da poterli proporre alla mensa scolastica che, caso singolare, ha la cucina ancora nell'Istituto
Il progetto dell'Orto Circolare e' stato presentato nel cortile del Convitto Nazionale "Giannone". Il sindaco Mastella agli allievi: Bravi voi, io ero una frana in agricoltura pur provenendo da una famiglia di origini contadine. Quando si ammazzava il maiale a stento trattenevo la coda ma poi correvo a lavarmi le mani decine di volte...
Nostro servizio
L'auspicio è che si possano produrre tanti ortaggi da poterli proporre alla mensa scolastica, una mensa che, lo ricodiamo, è peraltro realizzata proprio nella scuola e che è singolare caratteristica e vanto, da decenni anche per la sua qualità, del Convitto Nazionale "Giannone" di piazza Roma oggi diretto da Marina Mupo.
Il progetto è stato presentato nel cortile della scuola ed a spiegarlo è stato Carmine Calzone, docente dell'Istituto, mentre nei particolari sono poi scesi i giovani allievi che hanno trattato le varie parti dell'iniziativa che comprende anche la presenza di un acquario che alimenta e concima, con le sue acque, anche i vasi rivestiti in legno all'interno dei quali è posizionato, appunto, l'Orto Circolare che si nutre cioè anche degli scarti della cucina e che produce ortaggi a chilometro 0.
Il progetto didattico è stato curato da Maria Antonietta Moffa ed è stato rivolto al mondo della produzione agricola.
Alla inaugurazione è stato presente anche il sindaco Mastella che ha iniziato con uno scherzoso rimprovero ai tanti allievi presenti alla manifestazione: Nemmeno un applauso alle parole dette da Calzone ed alla mia presentazione...
Poi, tornando all'iniziativa, egli ha detto che essa è una esperienza didattica molto interessante e che va sostenuta e portata avanti anche per il futuro.
La mia normalità, ha proseguito Mastella, è molto difettosa e carente in questo settore dell'agricoltura pur provenendo da una famiglia di origini contadine.
Esprimevo il mio talento in altre direzioni e per questo ero anche visto come uno schifignoso da parte dei miei cugini che mi tenevano lontano perché loro sapevano far tutto in campagna ma io no.
Quando ammazzavano il maiale, io a stento mantenevo la coda ma poi correvo subito dopo a lavarmi decine di volte le mani.
Ed allora mi isolavano...
Bravi voi, invece, dunque.
Questo che voi state ponendo in pratica, ha proseguito il sindaco, non è comunque uno scherzo ma un impegno serio.
Recenti studi sostengono che per arginare le grandi catastrofi ambientali, occorrerebbe coltivare più i terreni che mettere l'asfalto sulle strade. Questo contribuirebbe a contenere i danni dalle inondazioni.
A questo punto ha ripreso la parola Calzone per chiamare al Tavolo due allieve che hanno letto una poesia. Una di esse è stata composta direttamente da una studentessa, che l'ha letta, Raffaella Parrella.
Calzone ha quindi sottolineato che il ritorno alla cultura degli ortaggi è anche da intendersi come recupero, in perfetta empatia, con l'ambiente.
Qui proponiamo una serie di esperimenti con l'orto sollevato e la coltivazione idroponica, in acqua, che prevede anche sia un risparmio di acqua che di energia.
A seguire c'è stato l'intervento del presidente della Provincia, Nino Lombardi, il quale ha sottolineato che con la realizzazione dell'Orto Circolare viene prestata attenzione a ciò che di bello ci circonda e ci fa capire anche quanto ci siamo allontanati dalla nostra società che oggi è intrisa e pervasa da eccessiva tecnologia che ci porta peraltro lontano dai valori dai valori che ci hanno sempre contraddistinti.
A questo punto prima della messa a dimora delle piantine, gli allievi delle classi seconde B-C e D hanno spiegato nei particolari il lavoro a farsi.
comunicato n.156877
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