Mastella ripete di essere un cattolico convinto ma dinanzi ad affermazioni di tale gravita', io ateo mi sento di gran lunga piu' cattolico di lui
Peppino De Lorenzo commenta le ultime affermazioni del sindaco fatte nella Basilica di San Bartolomeo ed al mercato di via Santa Colomba
Nostro servizio
E' su alcune ultime affermazioni di Clemente Mastella che Peppino De Lorenzo, con non poco risentimento, sofferma, volutamente, l'attenzione.
Sulla prima, in ordine di tempo, "Gazzetta", quale voce solitaria e cronista attenta, già si è espressa.
"Il cittadino - scrive - anche qui da noi, complice la campagna elettorale, in questi giorni, è costretto a sentirne a colori.
Mai, in precedenza, si era arrivati a tanto.
In ogni momento, attraverso i social, si ascolta tutto ed il contrario di tutto.
Non è mia intenzione, lontano oramai da ogni interesse politico, di ripetere pensieri già espressi, ma quando, però, come nel caso del sindaco Clemente Mastella, è, di continuo, la religione ad essere posta in campo, è impossibile tacere.
Ho più volte ribadito di non essere affatto un bigotto praticante, ma, per il rispetto di tutti, nonché per l'esempio che noi anziani abbiamo il dovere di offrire ai giovani, non bisogna mai superare i limiti.
La prima chicca, definiamola così, di Mastella si è avuta in occasione della festività di San Bartolomeo.
In quella sede, il sindaco si è addirittura paragonato a Gesù di Nazareth. Con gli stessi intenti, lui è giunto tra noi da Ceppaloni.
L'affermazione, al momento, poteva essere addirittura risibile, considerando la superficialità con cui, disinvoltamente, era stata pronunciata. Solo che l'interessato, non doveva essere Gesù.
Ed il grave è stato che, mentre il sindaco si paragonava addirittura al Cristo, era presente l'arcivescovo Felice Accrocca.
Ho sempre ammirato quest'ultimo e, come qualcuno ricorderà, anni fa, in un silenzio assordante, fui il solo a difenderlo quando, con parole da trivio, fu attaccato sui social dopo aver, giustamente, espresso il suo pensiero sui migranti.
Lui, nel corso di una toccante conversazione telefonica, mi ringraziò.
Oggi, però, non condivido il suo silenzio dinanzi ad un accostamento del genere. In verità, poco felice.
Le esternazioni ultime del sindaco, però, non sono finite.
Sui social, riferendosi alla tragica morte della nostra giovane sannita, di Beltiglio, appena ventenne, ha esordito:"Ragazzi, pensiamo a noi. Si fanno dare prima i vostri voti e, poi, se ne strafottono.
L'altro giorno sono stato al funerale di una ragazza di Benevento. Mica sono andati Berlusconi, Tajani, Letta, Salvini....".
Affermazione gravissima quest'ultima che non merita commenti.
Usare la morte e la sofferenza di una mamma per chiedere voti è deplorevole.
Benevento, che io ricordi, nel corso del tempo, ha avuto tanti politici, ma nessuno si è spinto sino a tanto.
Mastella ripete, in ogni occasione, di essere un cattolico convinto.
Dinanzi ad affermazioni di tale gravità, io ateo mi sento di gran lunga più cattolico di lui".