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Benevento, 29-08-2022 14:15 ____
Oltre 5mila persone hanno seguito il concerto di "Che Trap" a piazza Risorgimento. In massima parte ragazzi provenienti da tutta la Campania
A Renato Giordano abbiamo riportato dei malumori degli abitanti del Centro Storico che sono aggrediti fino ad ore avanzate della notte dai toni altissimi della musica. La risposta. Ai residenti consiglio: Andate a vedere Bonaiuto stasera al Teatro Romano, poi andate a farvi una pizza e magari bevetevi un the' prima di andare a dormire cosi' i rumori non li sentite...
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Ha lottato per tutta la conferenza stampa con un palo che si intrometteva, senza riguardi, tra lui ed i suoi ospiti (nella prima e seconda foto in basso), ma alla fine il direttore artistico di Città-Spettacolo, al consueto incontro con i giornalisti nello spazio denominato: "Chiacchiere e cornetti. Il Festival incontra la Stampa", la sua soddisfazione per come sono andate le cose nella giornata di ieri, è riuscita ad esprimerla.
Nonostante la minaccia di pioggia e la bufera che si è abbattuta sulla città nelle prime ore del pomeriggio, sono stati quasi 5mila gli spettatori di "Che Trap" a piazza Risorgimento.
A loro poi si aggiungono quelli rimasti all'esterno della platea rigorosamente recintata e lo hanno fatto in maniera educata e garbata, ha detto Giordano.
La stragrande maggioranza del pubblico è stata fornata da giovani e giovanissimi, giunti da tutta la Campania, ma non sono mancati gli adulti che hanno voluto assistere a questa non usuale, per loro, forma di espressione artistica.
Giordano ha voluto al riguardo ringraziare le forze dell'ordine per il lavoro svolto e per aver garantito la sicurezza nel corso di questi spettacoli peraltro particolarmente partecipati.
L'incontro di stamane con la Stampa è stato condotto da Alfredo Salzano, giornalista, che ha introdotto, districandosi anche lui con il palo che lo ostacolava, il primo ospite che è stata Seriana Lepore (nell'ultima foto in basso), coreografa della "Compagnia Balletto del Sannio" che a piazza Roma, alle 22.30, presenterà "Quanti cieli ci sono su di noi?".
Quella che proponiamo, ha detto Lepore, è una tematica affascinante di una umanità che si espande tra le stelle.
Sono persone che ricostruiscono la loro identità in una azione veramente molto complessa.
A seguire Salzano ha presentato l'evento "La musica a Benevento", premio alla carriera, curata dal padre Enrico Salzano.
E' un premio che ricostruisce anche il percorso della musica a Benevento ed anche quest'anno è prevista la consegna di riconoscimenti a protagonisti di alto livello.
L'appuntamento è a piazza Federico Torre alle 21.00.
Renato Giordano ha quindi sottolineato come egli ami la Danza ed anche per questo ha introdotto per la prima volta dei veri e propri corsi di formazione.
Al suo fianco si è quindi seduta Giselle Marucci che assieme ad Alessandrio Amoroso (nella foto di apertura con a destra la coreografa Carmen Castiello) insegnano Danza Contemporanea, una disciplina che è quella di abbandonarsi, di lasciarsi andare attraverso un metodo che parla di più di contenuti, rispetto alla danza classica che tiene più alla forma.
I ragazzi, ha detto Marucci, si divertiranno.
L'appuntamento è per stasera (sempre tempo permettendo) a piazza Roma con "Danza contemporanea" nel corso del quale saranno impartite lezioni intermedie ed avanzate.
A questi ragazzi, ha detto Amoroso, diamo un calore attraverso la contemporaneità. A noi danzatori la parola non basta ed abbiamo bisogno di esprimerci con il corpo.
Salzano ha quindi passato la parola a Cosimo Calicchio che a piazzetta Arechi II alle 22.30 assieme a Daniela Hyde Fiorito terrà "Miusify lab in tour".
Con l'occasione stamane si è esibito in un due brani, con una interpretazione da tutti apprezzata, Marco Zollo (nella terza e quarta foto in basso) che appartiene appunto a quella nutruita schiera di artisti emergenti della nostra città.
Musica Five Lab, ha detto Calicchio, è un canale che resterà aperto durante tutto l'anno.
A seguire si è parlato del documentario di Giorgio Flamini (tutti i citati di questo segmento sono nella terza, quarta e quinta foto in basso) che ha trattato di storie dal carcere e che ha coinvolto anche dei detenuti.
L'organizzazione di Flamini partecipa da dieci anni al Festival dei Due Mondi di Spoleto ed alla realizzazione di questo progetto di teatro hanno partecipato 107 detenuti sui 450 presenti nel Carcere di Spoleto.
Con Giordano, ha detto ancora Flamini, abbiamo deciso di conoscerci meglio anche perché Benevento è una città piena di spazi che si possono trasfomare in set cinematrografici e luoghi di spettacolo.
Ci ha messi in contatto con il direttore artistico di Città-Spettacolo, l'assessore comunale alla Cultura, Antonella Tartaglia Polcini.
Alla presentazione dell'evento ha preso parte anche Roberto Di Sibbio, che è stato autorizzato dal giudice di sorveglianza a partecipare a questa manifestazione beneventana, il quale ha sottolineato l'aiuto che il teatro dà alla loro condizione di reclusi ed al superamento dell'ozio detentivo.
Sara Ragni, attrice, ha sottolineato come sia eccezionale lavorare con questi reclusi che sono peraltro molto disciplinati e che migliorano in questo modo anche il rapporto in sezione con gli altri detenuti. Presente anche l'aiuto regista Pina Segoni.
A questo punto completata la rassegna degli ospiti, prima che il sole invadesse lo spazio della chiacchierata e che il palo infastidisse ulteriormente Giordano, nello spazio riservato ai giornalisti abbiamo rivolto al direttore artistico due domande.
La prima, se sia servito a qualcosa l'appello lanciato ieri proprio con la nota di Gazzetta, sulla ipotizzata partecipazone allo spettacolo di Anna Bonaiuto, "Ppp 3%", che si terrà stasera alle 21.00 al Teatro Romano.
Ad ieri, prima dell'appello di Giordano, i biglietti venduti erano stati 50. Ed oggi?
Giordano ha chiamato in diretta il botteghino e gli è stato risposto che si era giunti ad 81 biglietti venduti.
Poca cosa. Speriamo nella vendita diretta di stasera.
Poi abbiamo riferito del grido di dolore dei residenti del centro storico, zona piazza Piano di Corte, e Trescene, che stanotte hanno dovuto sopportare fino ad ore tardissime della notte i toni elevati della musica.
Non si può studiare, riposare, lavorare, insomma vivere, è stato detto.
Ed ancora: Ma quando finisce questo casino insopportabile? Sono passate più di quattro ore!, e quindi: Stanotte è stato un inferno. Vibravano gli infissi!
Dura una settimana la Rassegna, abbiamo detto, ne siamo consapevoli, poi finirà.
Ma ci si renda conto che questi sette giorni si aggiungo alle altre centinaia, dello stesso tenore o simili, che si registrano durante tutto l'anno e che fanno riempire il vaso della protesta che oramai non ce la fa più a contenere più nemmeno una goccia...
Giordano ci ha risposto ma stavolta senza la sua consueta cordialità.
Quando si parla del centro storico si adombra ed in pratica sostiene che così è e così sarà.
Si è risposto lei stesso, ci ha detto.
La mia manifetazione dura solo 7 giorni l'anno ed io solo di questo rispondo.
E' peraltro una cosa normale e naturale visto che si svolge durante l'estate. E' come per il palio di Siena, anche lì la durata dei festeggiamenti è simile. Che facciamo lo aboliamo?
Per quel che mi riguarda, ha proseguito sferzante Giordano (non è la prima volta che si pone così, qualche anno fa consigliò ai residenti di vendersi le case ed andarsene altrove...) chi abita nel salotto buono della città deve prendersi onori ma anche oneri.
Ai residenti consiglio: Andate a vedere Bonaiuto stasera al Teatro Romano, poi andate a farvi una pizza e magari bevetevi un thé prima di andare a dormire così i rumori non li sentite.
Sin qui uno stizzito direttore artistico che aprirà certamente la strada ad altre polemiche.
Ma lui di questo non se ne cale perché il Festival si nutre anche di questo.

 

   

 

 

comunicato n.151913




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