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Benevento, 29-04-2022 18:36 ____
Il Coordinamento Provinciale Usb Sanita' contesta gli elogi fatti alla direzione dell'Azienda Ospedaliera "San Pio"
E' proprio difficile comprendere come si possa fare sperticati elogi ad una Azienda Ospedaliera contestata da tutti, soprattutto dai quei pazienti che avrebbe dovuto curare
Redazione
  

Il Coordinamento Provinciale dell'Usb Sanità contesta gli elogi fatti alla direzione dell'Azienda Ospedaliera "San Pio".
"E' apparso sulle varie testate giornalistiche - si legge nella nota inviata alla Stampa - un comunicato del segretario provinciale Uil Fpl Giovanni De Luca, di elogio e apprezzamento sull'operato svolto dal direttore generale del "San Pio" Mario Ferrante, a cui non sono tardati i ringraziamenti dello stesso direttore.
Già avevamo assistito in diverse riunioni, a un simile di scambio di cortesie, delle organizzazioni sindacali di categoria, atte a depistare le evidenze di malessere generale di chi, in quegli Ospedali di Benevento e Sant'Agata dei Goti  butta il sangue tutti i giorni a differenza di chi vende frottole ai lavoratori.
Ebbene, il Messia, secondo Giovanni (De Luca), è sceso in terra per rendere la sanità sannita moderna e professionale, ma poiché noi dell'Unione Sindacale di Base (Usb) non crediamo ai miracoli, continueremo a diffondere, come è nostra abitudine, la verità di una dirigenza lontana anni luce dai bisogni della gente e dei lavoratori.
Il silenzio omertoso è risultato essere, la merce di scambio, in periodo di covid, barattando quello che è il sacrosanto diritto contrattuale dei lavoratori, su progressioni e incentivazioni, con una sofferta organizzazione operativa, unita ad una atavica insufficienza di personale da noi Usb più volte denunciata e confermata da una recente nota dei medici del "San Pio".
Basti pensare che, il baratto ha portato coordinatori e posizioni organizzative, oltre che tutelare i propri interessi, a orientare e decidere le sorti delle elezioni Rsu, con il risultato che alcuni di essi, sono stati eletti.
Allora l'esimio sindacalista spieghi ai lavoratori che lo hanno premiato alle elezioni Rsu, come si possa consentire che, persone con incarichi fiduciari, tra l'altro pagati con soldi dei lavoratori del Comparto, fondi sottratti alle progressioni orizzontali (fasce), rappresentino nella Rsu gli interessi dei lavoratori del Comparto, mettendo a rischio la propria posizione fiduciaria ed economica?
Al sindacato non serve fare da sponda agli amministratori, il sindacato è altro, è quello che non svende le aspettative dei lavoratori, soprattutto quando l'utenza è insoddisfatta del servizio per le note carenze organizzative e di personale.
Solo chi non ha vissuto il malessere di quei lavoratori, che dovendo compiere il proprio dovere, si sono immersi anima e corpo nella battaglia contro il Covid, senza mai guardare indietro, senza mai poter pensare ai propri cari, raddoppiando i turni di lavoro e ammalandosi anch'essi di Covid, oggi può deliziarsi della progettualità infrastrutturale di un Ente, che si dota di tecnologia all'avanguardia e non ne specifica l'utilizzo e né il numero di interventi fatti.
Forse l'importante era solo acquistarle?
Lo stesso Ente che in epoca Covid, è riuscito di colpo, a risolvere il problema delle lunghissime liste d'attesa, semplicemente cancellandole e chiudendo di fatto, la possibilità agli utenti di essere curati, cosa questa non denunciata solo dalla scrivente, ma anche da altre organizzazioni, anche mediche e non ultimo dal consigliere regionale Abbate.
E' proprio difficile comprendere come si possa fare sperticati elogi ad una Azienda Ospedaliera contestata da tutti, soprattutto dai quei pazienti che avrebbe dovuto curare".

comunicato n.149232




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