Se non sei parte integrante delle sue "truppe" ti sara' molto difficile trovare un'occupazione
Gerardo De Gennaro si fa carico delle problematiche dei tanti giovani che lasciano la citta'
Redazione
Gerardo De Gennaro (foto) si fa carico delle problematiche dei tanti giovani che lasciano la città.
"In questi cinque lunghi anni di sindacato di Mastella - scrive - se non sei stato uno vicino alle sue posizioni, se non l'hai votato, se non sei parte integrante delle sue "truppe" ti sarà molto difficile trovare un'occupazione, non conta se sei bravo, occorre "l'appartenenza".
Ormai l'emigrazione dei giovani in possesso di diploma e laurea ha raggiunto livelli di guardia mai avvertiti fino ad ora.
Il "mastellismo" è diventato il crocevia per essere assunto, se non segui la sua "rotta"... affondi!
Perché Benevento non cresce? Non ha professionalità in "pianta organica".
Ha solo... fedeli al "paesanotto" che è stato capace nel corso del suo precedente mandato e quello nascente, di inserire nel mondo lavorativo locale, solo i cosiddetti "scarti professionali", purché fedeli!
E allora di che lamentarci: se "i giovani non trovano lavoro, se mio figlio è bravo, ma deve andare a lavorare fuori, se suo padre non ho mai votato Mastella".
Bisogna ribellarsi a questo stato di cose, occorre far sentire forte la voce del dissenso, altrimenti rischieremo di trovarci una città di "nani e ballerine".
E' possibile che solo in questa città la possibilità di assunzione avviene secondo modalità che, nemmeno i partecipanti, riescono a interpretare i bandi di concorso...
Scrivo queste cose perché raccolgo lo sfogo di tanti giovani che nei riguardi del sottoscritto hanno sempre nutrito una stima inestimabile.
Però a tutto c'è un limite, è giunta l'ora che ognuno, per le proprie responsabilità, prende atto che le cose vanno cambiate.
Occorre premiare sempre e soltanto quelle peculiarità che serviranno alla crescita della città. Non bisogna guardare alla "tessera politica".
Benevento deve ritornare ad essere la città "trasparente" degli anni 90; "superavano le prove per entrare a far parte del mondo del lavoro i più bravi."
Purtroppo oggi non è così. Se vogliamo che la intellighenzia locale non debba emigrare per trovare lavoro, occorre rivedere regole e "comportamenti".
I "ciucci" devono restare tali e non occupare quei posti che spettano ai più bravi. Le selezioni vanno fatte con criteri "puliti"
Solo riuscendo a fare in questo modo, forse, potremmo ritrovarci nel 2026 una classe dirigente e politica, capace di farla crescere questa città, rimasta al "palo" da troppi anni".
comunicato n.149022
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