Un rapporto importante quello con le scuole che si sviluppa attraverso numerose direttrici e tra queste le relazioni negative sui social
Il questore Edgardo Giobbi a commento della manifestazione della Polizia di Stato su "Una vita da social" ha insistito con i giovani sull'attenzione da porre nell'utilizzare questi strumenti della socialita' che possono essere deleteri per quanto riguarda l'onorabilita', la riservatezza e la privacy delle persone
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"Una vita da social" è stato il titolo dell'iniziativa che ha visto protagonista la Polizia di Stato che a piazza Castello si è soffermata con il suo camper attrezzato per poter colloquiare con gli studenti sul tema e sui pericoli, appunto, rappresentati dalla ferquentazione dei social, e sui temi della legalità più in generale.
Hanno aderito all'iniziativa l'Istituto Comprensivo "Moscati"; l'Istituto Comprensivo "Sant'Angelo a Sasso"; il Liceo Classico "Giannone"; l'Istituto Comprensivo "Pascoli" e l'Istituto Comprensivo "Torre".
Con le scuole, ci ha detto il questore Edgardo Giobbi, molto soddisfatto, ci è parso di capire, dell'iniziativa, abbiamo un rapporto importante che si sviluppa attraverso numerose direttrici che sono, sicuramente, quelle riguardanti argomenti molto vicini al mondo giovanile e scolastico.
In quest'ambito c'è un percorso che riguarda tutto il fenomeno di conoscenze e di prevenzione del bullismo, quello molto importante che riguarda la prevenzione anche relativa a manifetazioni negative che possono provenire dai social.
Questo camper della Polizia di Stato è itinerante, sta viaggiando in tutta Italia e tra le varie tappe c'è anche Benevento cui è giunto oggi.
Qui giungono gli studenti che fanno domande, che chiedono spiegazioni. Insomma c'è interazione.
Abbiamo chiesto al questore Giobbi se questa iniziativa che allena, insegna, la legalità, fosse anche utile per far comprendere ai giovani e giovanissimi le conseguenze di atteggiamenti violenti che spesso li vedono protagonisti soprattutto nei vicoli del Centro Storico.
In questo caso, ci ha risposto Giobbi, siamo in presenza di una prevenzione e di una vis psichica più che di una violenza fisica diretta che, tra l'altro, crea danni allo stesso modo se non di più perché hanno una caratteristica di danni permanenti.
Qui si fa capire che l'utilizzo dei social può essere deleterio per quanto riguarda l'onorabilità, la riservatezza e la privacy delle persone.
Questo reato, abbiamo infine chiesto al questore, non ci appare molto presente nella nostra provincia ovvero è poco presente sulle cronache di polizia.
In realtà, ci ha risposto Giobbi, il numero dei reati in questo settore è direttamente proporzionato al numero degli abitanti.
Essendo Benevento una provincia medio-piccola il numero appare ed è certamente inferiore.
Non abbiamo segnali di forme particolari di reati tramite i social, ma il monitoraggio è continuo e costante da parte della Polizia Postale di cui un'aliquota è proprio qui a Benevento e che si è occupata della manifestazione di oggi e dell'intrattenimento con i giovani studenti.
Sin qui il questore.
Al camper ha fatto visita anche il sindaco Clemente Mastella che ha insistito sulla necessità di maggiori controlli anche sul grave fenomeno della dispersione scolastica.
comunicato n.149003
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