Il Tribunale del Riesame di Napoli ha definitivamente disposto la revoca della misura cautelare del carcere per un imputato
Accolte le argomentazioni della difesa rappresentata da Valeria Verrusio e Francesco Pagnozzi, avvocati
Redazione
Prima l'annullamento con rinvio disposto dalla seconda sezione penale della Suprema Corte di Cassazione che, accogliendo in pieno il ricorso presentato Valeria Verrusio, avvocato, aveva annullato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di un inquisito e disposto un nuovo giudizio dinanzi ad altra sezione del Tribunale del Riesame.
Quindi, la dodicesima sezione del Tribunale del Riesame di Napoli, chiamata a pronunziarsi quale giudice del rinvio, accogliendo ancora una volta le argomentazioni dei difensori dell'uomo, Valeria Verrusio e Francesco Pagnozzi, avvocati, ha definitivamente disposto la revoca della misura cautelare del carcere e disposto la scarcerazione dello stesso rispetto all'accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo e dall'agevolazione mafiosa che lo aveva portato a varcare la soglia del carcere.
Le motivazioni che hanno portato il Tribunale della Libertà a condividere il lavoro difensivo, spiega l'avvocato Verrusio, riguardano proprio la carenza dei gravi indizi di colpevolezza e, più precisamente, l'erronea valutazione, da parte del Gip prima e del Riesame poi, delle dichiarazioni accusatorie rese nel corso delle indagini dal coimputato.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento, in esecuzione dell'ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno tratto in arresto l'uomo con l'accusa di essere il mandante di una tentata estorsione perpetrata nel Comune di Pannarano, aggravata dalla finalità di agevolare il clan locale.
L'inchiesta, che aveva già portato all'arresto di altro pregiudicato presunto esecutore materiale del tentativo di estorsione, è nata dalla denuncia del titolare di un'impresa edile casertana impegnata nei lavori di ristrutturazione dell'impianto sportivo di Pannarano per un valore di circa 700mila euro.
L'imprenditore aveva raccontato di essere stato minacciato da più soggetti della malavita locale, anche con l'uso di una pistola che gli era stata puntata contro.
La clamorosa revoca della misura cautelare, che ha messo in discussione proprio la gravità indiziaria nei confronti dell'impuitato, avrà inevitabilmente importanti conseguenze anche sul processo di merito che inizierà nei prossimi giorni innanzi al Tribunale di Benevento.
comunicato n.167977
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