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Benevento, 14-01-2017 13:07 ____
Umberto Del Basso De Caro annuncia la cacciata dal partito del sindaco di Arpaise che non ha votato alle provinciali
Poi e' tutto un attacco a Mastella: E' un ignorante nel senso etimologico. Non studia le carte e non si informa. Quindi da' il via libera alla vice presidenza della Provincia a Francesco Maria Rubano di Ncd
di Diego De Lucia
  

"Vuole parlare con il ministro. Fa bene, ma le competenze ce le ho io. Farà solo il giro dell'isolato".
Sferzante, pungente, ironico Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario del Governo alle Infrastrutture del Governo Gentiloni che ha stuzzicato, in questo modo, il sindaco Clemente Mastella che lo scorso 30 dicembre dichiarò che avrebbe parlato direttamente con il ministro per la risoluzione di alcune problematiche come quelle relative alle infrastrutture.
Sulla possibilità di un incontro istituzionale con il sottosegretario di Stato, insomma, Mastella affermò che avrebbe incontrato il ministro e De Caro gli ha detto che le materie di cui necessita l'interlocuzione gli sono state delegate e, dunque, avrebbe comunque dovuto incontralo.
Certo, secondo la logica comune, poiché i due hanno i rispettivi uffici, nella stessa città, a Benevento a non più di centocinquanta metri di distanza, potrebbero sedersi insieme attorno ad un tavolo quando vogliono senza scapicollarsi verso Roma, ma la politica è la politica e così l'ex ministro e l'attuale sottosegretario non perdono occasione per litigare a distanza, appunto.
Oggi, nel corso di una affollata conferenza stampa nella sede del Partito Democratico, la benzina sul fuoco l'ha lanciata Del Basso De Caro, ma oramai, da entrambe le parti, non è più una novità e dunque ci siamo abituati.
Ha cominciato il sottosegretario, prendendola alla larga rispetto all'ex ministro alle Giustizia, poi ha mirato al bersaglio grosso ma, come è oramai prassi non proprio accettabile, senza nominarlo.
Il sottosegretario si è scagliato con un epiteto irriferibile nei confronti di quell'esponente della Giunta (tutti sanno però che ovviamente il riferimento è a Mario Pasquariello, tante sono le volte che questo episodio è stato citato ndr) che, al termine di un incontro istituzionale in Prefettura alcuni giorni dopo l'alluvione del 2015, rilasciò dichiarazioni, poi rivelatesi del tutto errate, circa il fatto che quanti intendevano richiedere il ristoro dei danni patiti al Governo avrebbero dovuto poi restituire tutto.
Secondo Del Basso De Caro quelle incaute dichiarazioni hanno indotto molti concittadini a non presentare la domanda di rimborso creando un danno enorme al territorio nel suo complesso ed ovviamente a quanti ne avrebbero avuto diritto.
"Queste persone dovrebbero solo dimettersi per la vergogna", ha chiosato il sottosegretario agli esponenti della Giunta Mastella.
Del Basso De Caro, però, ha anche commentato l'esito delle ultime elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale.
Per quanto riguarda il riscontro per il suo partito, Del Basso De Caro l'ha definito un risultato straordinario con uno scarto di 7.000 voiti ponderati rispetto agli antagonisti di "Noi Sanniti" senza poter contare su centri come San Giorgio del Sannio e Benevento.
Peraltro, il sottosegretario non solo ha preso le difese dell'attuale presidente della Provincia, Claudio Ricci, ma si è anche lanciato in elogi sull'operato dello stesso.
Un avvertimento ai suoi compagni di partito, però, l'ha lanciato proprio a proposito delle elezioni provinciali: Chi (come il sindaco di Arpaise, Mena Laudato) non ha partecipato al voto disertando l'urna, non potrà pensare di passarla liscia.
"Mi pare evidente che chi non si è adoperato lo scorso 10 gennaio, è fuori da questo partito".
Il sottosegretario si riferiva inoltre agli esponenti che, seppur eletti nel partito, avrebbero votato per membri di altri partiti.
Ad introdurre la conferenza è stato il segretario provinciale del Pd, Carmine Valentino, nonché sindaco di Sant'Agata dei Goti il quale ha parlato proprio delle provinciali: "I numeri parlano chiaro.
Le nostre due liste hanno raggiunto circa il 42% e con Area Popolare la maggioranza con circa il 53%.
Non potevamo contare su Benevento e San Giorgio del Sannio ed alla fine c'è stato un disimpegno delle ultime ore che ha influito su un grande risultato".
Poi ha aggiunto: "Questo era definito un Ente in dismissione, con fondi che erano venuti meno a circa il 60%, ora ci aspettiamo che il Governo ridia forza ad un'area vasta".
Il sottosegretario è partito proprio dalle elezioni provinciali attaccando Mastella: "Qualcuno voleva strumentalizzare queste elezioni.
Non si rinnovava il presidente bensì il Consesso. Ebbene non c'è riuscito.
Il presidente era in minoranza ad Avellino non a Benevento, ma non mi pare che lì si sia creato questo frastuono come lo è stato qui".
Quindi ha aggiunto: "Noi ci siamo comportati da partito politico non come una banda. Abbiamo conquistato il 52%.
Abbiamo totalizzato circa 38mila preferenze, "Noi Sanniti" circa 31.000 (il voto che vale è però quello ponderato ndr).
Avessimo avuto la maggioranza al Comune di Benevento avremmo raggiunto un risultato travolgente".
Poi ha elogiato i sei consiglieri comunali di Benevento: "Tutti hanno svolto il proprio ruolo.
Anche Fausto Pepe ha votato un sindaco democratico.
Li ringrazio per non aver voluto insistere su un candidato cittadino privilegiando un sindaco della provincia".
Del Basso De Caro, quindi, ha aperto la strada alla poltrona di vice presidente della Provincia per il consigliere provinciale Francesco Rubano, attuale presidente del Consiglio comunale di Puglianello
In quanto rappresentante di Ncd che ha contribuito al successo, a giudizio del sottosegretario merita questo riconoscimento.
Chiusura sulle provinciali: “Lui, Ricci, non è immune da difetti.
Nessuno, però, potrà mai accusarlo e dovranno riconoscere che per due anni ha dovuto far fronte a vere e proprie tragedie senza fondi e senza personale eppure è riuscito a governare un Ente.
Almeno il 10 gennaio scorso si è tolto una grande soddisfazione".
Bordate lanciate poi ancora a Mastella attraverso un nuovo appello: "Lui continua a fare propaganda.
Venga in piazza oppure in teatro e faccia un confronto pubblico con contraddittorio su temi importanti della città ancora irrisolti.
Il confronto non può eluderlo continuamente".
Poi ha aggiunto: "Rappresenta una lista civica non un partito politico. Prima o poi si dissolverà al primo problema politico.
Ad esempio alle nazionali come si comporterà? Cosa farà? Con chi si schiererà? Egli continua ad affermare che non ha visto un euro per l'alluvione.
Eppure del Ponte San Nicola, un'opera che lui non ha progettato, ma solo visto eseguire, ha inaugurato il rifacimento stappando anche lo spumante.
Con quali soldi l'ha aperto il ponte? Con i soldi statali.
Non legge gli atti non sa confrontarli eppure parla.
E' ignorante nel senso etimologico del termine.
Non studia le carte, non si informa. Non conosce il significato di credito d'imposta".
De Caro ha chiamato in causa il primo cittadino su temi scottanti come l'Amts, il bando della periferie, l'housing sociale: "Il nostro gruppo consiliare ha richiesto un Consiglio comunale eppure lo ha fatto rinviare.
Perciò lo invito al confronto pubblico, che è il sale della democrazia".
Quindi poi la stoccata: "Gli alberi di Natale, le luminarie, le lampadine che lui afferma che sono più belle di quelle di Roma non creano posti di lavoro.
La smettesse di creare un complesso di tarantelle, come la notte in bianco o la cena in bianco.
Quello è solo il contorno. Ma il piatto principale dove sta?"
Poi l'attacco alla sua Giunta: "Il giorno di Ferragosto silurò un assessore.
Non spetta a me affermare se ha fatto bene o male, ma assessori che hanno grosse responsabilità ed hanno sbagliato non sono nemmeno stati sfiorati da un simile provvedimento.
Alcuni sono inadeguati al ruolo".
Infine, chiusura sul dissesto comunale dichiarato da Mastella: "La penso come il gruppo consiliare a Palazzo Mosti. Sono contrario.
Mi pare, però, che lo stesso assessore al Bilancio della Giunta Mastella lo scorso agosto sulla stampa locale abbia affermato che le condizioni di dissesto non c'erano".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

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