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Benevento, 13-01-2017 19:48 ____
Presentato lo Sportello Antiracket e don Nicola De Blasio ammonisce: Benevento non e' affatto una provincia tranquilla
La Caritas pungola e sfida le Istituzioni con l'intento di smuoverle e di fare in modo che si mettano in gioco. Noi mi auguro scompariamo in fretta perche' vuol dire che l'obiettivo sara' stato raggiunto
Nostro servizio
  

E' stato presentato alla Stampa lo Sportello Antiracket.
Al Tavolo della presidenza, don Terenzio Pastore, direttore delle province dei Missionari del Preziosissimo Sangue; Lucrezia Tontoli, responsabile per la Caritas dello Sportello del Microcredito e Prestito della Speranza e don Nicola De Blasio, direttore della Caritas.
Ad aprire i lavori, è stata Gabriella Debora Giorgione che ha sottolineato come si voglia continuare nella epifania dei volti per accorgerci così delle alterità e di chi ha bisogno di noi.
Lucrezia Tontoli ha descritto il lavoro dello Sportello Antiracket che si occupa di richieste economiche e si rivolge a famiglie ed a micro imprese in crisi economica che aiutiamo, ha detto, fin quando è possibile.
Per le famiglie, in particolare, il momento è difficile anche perché spesso non si riescono a pagare nemmeno i mutui della casa, peggio, i debiti di gioco il cui approdo può essere il prestituto ad usura molto presente sul nostro territorio.
Più volte, ha detto Tontoli, ho chiesto aiuto a don Terenzio e da qui l'idea di creare il "Nodo della legalità" e lo "Sportello antiracket".
Don Terenzio Pastore ha esordito dicendo che all'inizio bisognerà fare una lettura della situazione.
Noi offriamo un punto d'ascolto per rompere il muro della solitudine.
Abbiamo intenzione di recepire gli Sos e le modalità d'intervento le decideremo con un gruppo di esperti per cercare la migliore soluzione da adottare.
"Interesse Uomo" e "Libera" collaboreranno con noi.
In pratica, vogliamo dare voce a chi non ne ha ed alimentare la speranza.
Insomma, insieme per combattere chi vuole colpire qualcuno.
A chiudere i lavori, con la veemenza e la passione di sempre, è stato don Nicola De Blasio il quale ha detto ai giornalisti: La rete di cui abbiamo parlato sempre la state vedendo crescere...
Se riusciamo a liberare l'uomo dalla schiavitù faremo un gesto che produrrà le azioni positive.
Vogliamo essere e siamo una Caritas che fa da pungolo, che sfida le Istituzioni e che le costringe a mettersi in gioco.
Abbiamo anche disponibile uno sportello per i giovani cui diamo un credito di 25mila euro per la nascita di una impresa.
La verità è che, ha continuato don Nicola, mi auguro che la Caritas prima o poi scompaia perché questo vorrebbe dire che l'obiettivo è stato raggiunto e che le Istituzioni si sono finalmente attivate.
Ed a proposito di Istituzioni don Nicola ha fatto un passo indietro di oltre 60 anni fa quando a Benevento venne istituito il Monte di Credito su Pegno Orsini che, sulle orme dei Monti Frumentari di papa Orsini, sosteneva la povera gente anticipando delle somme di denaro sull'impegno di oggetti preziosi (il monte frumentario lo faceva sugli ipotizzati raccolti in agricoltura ndr).
Poi sono arrivate le banche che hanno stravolto il mercato diventando esse stesse, talvolta, i primi "usurai", ha detto don Nicola esagerando per esaltare il concetto.
Qui i tipi di usura conosciuti sono il Porta a Porta; quello da Condominio per chi gioca d'azzardo ed infine quello di chi pensa di fare affarissimi in pochissimo tempo ed invece poi si ritrova con il sedere nei pomodori...
Benevento non è quella isola felice che si vuol fare apparire, ha proseguito don Nicola.
La via Appia, che ci attraversa, è anche quella che unisce la Sacra Corona Unita, la 'Ndrangheta, la Camorra e la Mafia, tutti vogliono che questa provincia apparentemente non abbia troppa malavita ma lo fanno solo per poter fare al meglio i loro loschi affari.
Ora partirà l'iniziativa "Sabiria No Pizzo" che si affiancherà a "Sabiria No Slot" (c'è stata l'adesione di altri due esercizi commerciali che elimineranno le lotterie istantanee dalle loro vendite).
Vorremmo, poi, poter utilizzare, ha ancora detto don Nicola, i beni confiscati alla delinquenza per poterli utilizzare affidandoli a giovani imprenditori in modo da svolgere con essi una vera e propria rivoluzione culturale.
Questa iniziativa cercherenmo di portarla avanti assieme a "Libera".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

comunicato n.98626



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