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Benevento, 18-06-2015 21:58 ____
Troppe volte sogniamo di scoprire bellezze e patrimoni storici che da noi distano miglia, quando in realta' ne abbiamo altrettante sotto casa...
Il sito archeologico dei Santi Quaranta e' sicuramente tra le numerose meraviglie storiche della nostra citta' e si lavora per renderlo accessibile magari collegandolo al Parco Cellarulo
di Debora Maiale
  

Troppe volte sogniamo di scoprire bellezze e patrimoni storici che da noi distano miglia, quando in realtà ne abbiamo altrettante sotto casa senza esserne a conoscenza.
Il sito archeologico dei Santi Quaranta è sicuramente tra le numerose meraviglie storiche della nostra città.
Questo sito è adiacente il tempio della Madonna delle Grazie e costituito da un criptoportico romano risalente al II-I sec. a.C. e dalla omonima chiesa fondata tra il 1119-1180, che su di esso, un tempo, si ergeva.
Questi monumenti, oltre all'usura del tempo e dei terremoti, hanno dovuto subire l'aggressione dell'uomo: a causa dei bombardamenti del 1943, si sono purtroppo verificati pesanti crolli.
L'ultimo intervento volto al restauro ed alla conservazione risale agli anni '90, poi, più nulla: la vegetazione ha preso, così, il sopravvento.
Per conservare e tramandare alle future generazioni un pezzo di storia delle origini di Benevento, Felice Presta ha richiesto ed ottenuto l'affido dell'area affinché, insieme a tanti cittadini volontari potesse intervenire per evitare l'ulteriore degrado.
Il progetto, ideato da ben otto anni, prevede che l’area venga non solo ripulita dalle sue erbacce e da tutti i suoi rifiuti, ma che soprattutto venga riqualificata, valorizzata, mantenuta pulita e tutelata nel corso degli anni anche attraverso un piano, ancora in fase embrionale, che prevedrebbe l’annessione dell’area dei Santi Quaranta al Parco Cellarulo.
Tantissimi, ci hanno raccontato, sono stati i volontari che dallo scorso 30 maggio (ogni sabato e domenica dalle 9.00 alle 13.00) hanno offerto il proprio aiuto affinché quest’area rivedesse la luce, rintanata com’era sotto la noncuranza degli altri cittadini.
Effettivamente, passeggiando nell’area (con un po’ di difficoltà a causa dei sentieri non ancora ben sicuri), non poca è la meraviglia che ci assale e tanta è la voglia di conoscerne la storia, le origini.
All’incontro di questo pomeriggio, l’archeologo Stefano Forgione ci ha spiegato: “Pare che, prima di esser stato catalogato come criptoportico, in passato il complesso sia stato ritenuto un emporium e, ancor prima, reliquia di magnifiche terme.
Il sito derivò la sua denominazione da una chiesa sortavi sopra e dedicata proprio ai quaranta martiri cristiani di Sebaste del 320 d.C. morti congelati per difendere la propria fede".
L’idea "folle" (come lui stesso l’ha definita) di Felice Presta è stata appoggiata da molti cittadini, "aspettiamo, però, anche l'interessamento della Soprintendenza per i Beni Archeologici e dell'Amministrazione comunale; insieme potremmo sicuramente fare di più".
Un altro problema è quello delle lunghe tempistiche che l’Asia richiede per lo smaltimento dei rifiuti che, man mano, vengono allo scoperto.
Ad intervenire all’incontro è stato anche uno dei volontari, Erasmo Timoteo, il quale ha ripercorso la storia dei Santi Quaranta, incastonandolo in un discorso molto più ampio e tessendo le lodi, dunque, delle numerosissime risorse di cui dispone la nostra città.
Tra gli ultimi interventi quello di Vincenzo Paolo Ferrara, che ha ripercorso la storia di Benevento durante l'età romana; Rito Martignetti, che ha invitato i cittadini a collaborare con le amministrazioni, affinché si possa essere, insieme, più responsabili verso le proprie risorse archeologiche; e degli assessori comunali Enrico Castiello e Maria Iele, i quali sono intervenuti prima di tutto come cittadini ed hanno ringraziato coloro che stanno contribuendo al progetto di riqualificazione dell’area.
L’assessore all'Ambiente, Enrico Castiello, ha inoltre avvertito gli organizzatori ed i volontari di aver messo a loro disposizione alcuni mezzi, provenienti dal deposito comunale, per facilitare i lavori.
Per tutti coloro che avessero voglia di fornire il proprio aiuto, l’appuntamento con tutti gli altri volontari è ogni sabato e domenica, dalle 9.00 alle 13.00, nell’area immediatamente adiacente la Basilica della Madonna delle Grazie.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.82004



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