| Benevento, 23-04-2024 15:39 |
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A Calvi c'e' fermento in Consiglio comunale e si avvicendano due assessori
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Redazione |
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Su quanto sta avvenendo nella maggioranza alla guida del Comune di Calvi, interviene Tino Erminio Mottola.
"Stimato direttore - ci scrive - apprendo dal suo organo d'informazione di un certo fermento in seno al Consiglio comunale di Calvi, dove si avvicendano assessori.
Si apprende della solidarietà al sindaco Rocco ma nulla che faccia chiarezza sull'accaduto, evidentemente nei giorni scorsi è stata pubblicata una nota che non sono riuscito a estrarre.
La questione che ha suscitato il mio interesse è il richiamo "all'impegno assunto con gli elettori" e il patto di "coerenza e lealtà" sottoscritto dai consiglieri di maggioranza, in base al quale, in caso di "incomprensioni" avrebbero dovuto rassegnare le dimissioni dalla carica elettiva, onde scongiurare "cambi di casacca, irrispettosi del mandato conferito dai cittadini".
Non nego un certo imbarazzo, mi pare di comprendere che a Calvi è stato riportato alla luce il "mandato imperativo", riportando l'orologio della storia all’Ancien Régime.
Edmund Burke, nel suo "Discorso agli elettori di Bristol" (tenuto il 3 novembre del 1774), affermava, riferendosi al mandato elettivo: "...il tuo rappresentante è in debito, non solo il suo operato, ma il suo giudizio; lui tradisce invece di servirti, se lo sacrifica alla tua opinione".
Il "mandato imperativo", negli ordinamenti democratici è stato seppellito con la rivoluzione francese.
L'eletto opera nell'interesse dell'intera comunità, senza vincolo di mandato, dal ché risulta quanto meno anacronistico che si sottoscrivano patti di coerenza e lealtà tra eletti in spregio all'interesse collettivo".
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