| Benevento, 23-04-2024 15:15 |
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Il Comitato Scientifico del Premio Letterario "Benevento Braille" ha scelto per questa nona edizione di riproporre il tema "Giallo in Braille"
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Redazione |
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Il Comitato Scientifico del Premio Letterario "Benevento Braille", ha scelto per questa nona edizione, quella del 2024, di riproporre il tema "Giallo in Braille", tributo dovuto ad una letteratura troppo spesso considerata, a torto, di livello inferiore.
Il mese in cui si svolgerà la cerimonia di premiazione è ottobre.
"Il libro giallo, specie quello con riferimenti storici - ci scrive in proposito Dario D'Auria - è un importante ponte tra la vita reale, il parlato quotidiano e la letteratura.
I fatti di cronaca che descrivono gesta delittuose sono quelli che predominano nei dialoghi della quotidianità.
Anche i racconti degli anziani, nonché le fiabe famose, hanno ad oggetto delitti e fatti nefasti.
Il tema, invece, scelto per la scorsa edizione, l'ottava, 2023, è stato "Un libro da film quasi una sceneggiatura".
La condivisione di una sala del cinema è la condivisione del buio.
Il buio non inteso come contrapposto alla luce, soprattutto a quella interiore che è bene di tutti, ma come contrapposto a ciò che si può vedere con la luce, il contesto che appare nella sua effettiva realtà, già difficile da interpretare, e il contesto che alcuni vogliono farci vedere.
Le immagini e la loro potenza nel creare opinione pubblica.
Il buio è l'immenso, l'infinito non controllabile.
In questo spazio interiore i non vedenti possono insegnarci moltissimo.
La consapevolezza che esiste un buio per i non vedenti, l'allontanamento da quella definita comfort zone, ovvero la familiarità con gli spazi e le cose che circondano la persona in casa.
Il cinema è uno di quei luoghi bui.
Alla fine, pur apprezzando tantissimo le tecnologie che mediano la cultura con i non vedenti e ipovedenti, il messaggio è sempre finalizzato all'importanza di accrescere il senso di umanità e di civiltà in ognuno di noi, considerando tutte le diversità non come uno stato ma come una condizione temporanea.
Dare la possibilità ai non vedenti ed ipovedenti di avvalersi anticipatamente del copione del film, la sceneggiatura, per intendere meglio le atmosfere, per migliorare la percezione degli spazi dove si svolge la scena, e da cui partono i preziosi suoni, le voci, i rumori.
L'esortazione, indirizzata a chi opera nel settore, e sempre anche alla politica, a considerare più approfonditamente la figura dell'accompagnatore di chi ha disabilità visive e non solo, ricordando che è il primo mediatore culturale.
Il libro vincitore o, meglio scelto, è stato, come sempre, un libro bello.
"A tutto gas e senza freni" di Valerio Villoresi.
L'inizio della storia al contrario, con il protagonista che si presenta nella sua età più avanzata, è la valorizzazione della persona cosiddetta anziana, la cui figura scolpita dall’autore accompagna tutte le pagine del libro. Lo si sente proprio accanto.
La persona anziana è come l'albero, se si ama l’albero si rispetterà il germoglio e la piccola pianta.
Altra peculiarità del romanzo, è il legame con il supporto documentale, frutto di attenta ricerca storica da parte dell'autore.
Avviata da questa ottava edizione la certificazione del Comitato Scientifico, supportato da operatori informatici, che il libro scelto è AI free, ovvero non è stata utilizzata per la sua realizzazione l'Intelligenza Artificiale.
E' stato il primo libro al mondo ad essere certificato così. Ed è avvenuto a Benevento.
Pur apprezzando la AI, riteniamo che sia come un ingrediente e, come tale, da dichiararne l'eventuale utilizzo per le realizzazioni di opere dell’ingegno, quale i libri.
Ripresa anche la rassegna del vino da lettura, nata per valorizzare una delle attività più amate in Italia, la vinificazione.
E' stato scelto un vino a zero alcol che si potesse abbinare al libro, al mondo delle corse d’auto e dello sport".
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