| Benevento, 19-04-2024 21:10 |
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I giovani allievi del "Giannone" protagonisti al Teatro di San Vittorino della "Notte Nazionale del Liceo Classico"
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Nostro servizio |
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Il Teatro di San Vittorino ha accolto anche quest'anno la bella iniziativa del Liceo Ginnasio "Giannone" che ha aderito all'organizzazione nazionale della "Notte Nazionale del Liceo Classico" manifestazione giunta alla X edizione e nata da un'idea di Rocco Schembra, docente di Latino e Greco al Liceo Classico "Gulli e Pennisi" di Acireale (Catania).
E' stato proprio Schembra, in un filmato di presentazione, ad aprire la serata con un annuncio che peraltro ha fatto piacere a noi sanniti.
Il documentario dal titolo: "Tessendo la libertà" (nelle prime due foto in basso), che ha parafrasato i gesti di Penelope, è stato proiettato quindi in tutte le scuole aderenti all'iniziativa ed anche a Benevento, è stato realizzato dal Liceo "Lombardi" di Airola che ha vinto lo speciale concorso che era stato indetto proprio per raggiungere questo scopo con la motivazione di una eccellente interpretazione nell'ambito di suggestivi luoghi utilizzati per le riprese.
A questo punto è cominciato lo spettacolo composto da una serie di rappresentazioni teatrali, esibizioni musicali, letture di testi classici, letture animate, proiezioni visive, letture poetiche e letture drammatizzate in lingua greca e latina.
Importante è stata la collaborazione, citata, con il Centro Studi di Danza Classica di Saveria Cotroneo.
A parlarci nello specifico di questa lunga rappresentazione che è arrivata fino alla mezzanotte, è stata Annalisa Cervone, docente, referente dell'allestimento assieme al suo collega Giuseppe Pellino (nella trentesima foto in basso è a sinistra, al centro è Cervone ed a destra la dirigente scolastica dell'Istituto, Teresa De Vito).
Siamo giunti alla decima edizione, un bel traguardo, ci ha detto Cervone.
Sono circa otto anni che questa manifestazione si tiene ed anche noi da tre anni portiamo avanti questa tradizione che è anche una modalità di ripensamento di quelli che sono gli studi classici e della loro capacità di emancipare ogni ambito del sapere umano.
In questa kermesse i ragazzi sono presenti non solo con il loro intelletto ma con il loro corpo, attraverso il loro talento coreutico, musicale, ed anche teatrale e letterario dove protagonista è il corpo, la voce.
Il Liceo Classico è ancora protagonista nel panorama nazionale delle scuole, abbiamo detto alla professoressa, tanto è vero che al "Giannone" di Benevento questo è l'anno dei record quanto a nuove iscrizioni.
L'Istituto appare come un vecchietto al solo citare il nome di "classico", ma regge bene l'età...
E' un vecchietto che regge bene, ci ha risposto Cervone e che riemerge. Diciamo che resiste.
La cultura classica deve essere considerata anche come una forma di resistenza, come dice il fillosofo Gilles Deleuze, un filosofo che andrebbe riscoperto proprio per poter leggere e capire un po' meglio la nostra epoca.
All'insegna di Deleuze noi portiamo avanti anche questa kermesse che è sia tradizione che futuro.
Quali le difficoltà incontrate abbiamo chiesto infine alla docente?
Sono state essenzialmente di natura burocratica, ci ha risposto, come permessi, concessioni ma alla fine tutto è andato al suo posto.
Abbiamo dovuto adottare la via del compromesso che va anche bene perché è la prassi del quotidiano.
Una prassi che, abbiamo concluso noi, fa parte di quella vita che ai giovani bisogna insegnare visto che l'andranno ad affrontare e non sempre con i mezzi adeguati.
Assolutamente sì, ha concluso Cervone, è vero che parliamo dell'arte ma essa si incarna nella realtà e nel contesto pratico e dunque va bene così.
Questa kermesse viene fuori dalla sinergia di tutti questi elementi.
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