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Benevento, 15-04-2024 17:06 ____
A lavoratori gia' sfruttati per anni oggi viene offerto un contratto che paga gli addetti alla Biblioteca Provinciale come se fossero donne di pulizia
Questo abbiamo e questo vi diamo. Siamo alla negazione delle norme basilari del diritto. Mai sceso cosi' in basso il prestigio di una Istituzione che ha avuto nel direttore Salvatore Basile il massimo fulgore. Antonella Rubbo della Cgil annuncia il prosieguo della protesta con azioni sempre piu' incisive e respinge l'atteggiamento minaccioso del presidente di Sannio Europa, Giuseppe Sauchella
Nostro servizio
  

E' proprio come hanno detto le protagoniste: E' raro veder scendere in piazza anche i lavoratori che si occupano della cultura e della conoscenza.
Di solito i presìdi sono animati dagli operai. Ma così è ed è questo un altro segno sconcertante dei tempi che cambiano.
A protestare, questo pomeriggio, ancora in maniera soft, sono stati i lavoratori della Biblioteca Provinciale "Antonio Mellusi", una importante e pregevole istituzione di proprietà della Provincia "dimenticata" da anni.
L'ultimo grande e prestigioso periodo che la Biblioteca ha vissuto, è stato quando direttore era Salvatore Basile.
Alla sua morte, poi, l'Istituto fu affidato per un breve periodo al direttore del Museo del Sannio, Elio Galasso, che gestì le due istituzioni.
Poi, almeno per quanto possiamo ricordare, è stato il nulla e questo nulla è durato molti anni al punto che questi lavoratori hanno denunciato, con le parole di Antonella Rubbo della segreteria provinciale della Cgil, uno sfruttamento che dura oramai da oltre 20 anni.
Siamo arrivati al punto che non si viene pagati per il ruolo e la mansione che si esplica, ma in base alla somma di denaro disponibile e quindi non è nemmeno escluso che un laureato che si occupi di servizi di biblioteca, venga pagato con la retribuzione spettante all'usciere o alla donna delle pulizie.
Questo abbiamo e questo vi diamo, ha detto il presidente della società "Sannio Europa", azienda interamente partecipata dalla Provincia, Giuseppe Sauchella, nella sua interlocuzione con Antonella Rubbo ed una rappresentanza di dipendenti.
Un assurdo che non sta in piedi ovviamente e che crollerebbe dinanzi anche al più distratto magistrato del lavoro.
Parliamo di 20 anni di sfruttamento, ci ha detto Rubbo, perché in pratica si tratta di un servizio di gestione della Biblioteca povinciale in tutti i suoi aspetti, comprese mostre ed eventi esterni, servizio svolto da parte di lavoratori anche in possesso della laurea e che fanno questo mestiere, appunto, con professionalità, da oltre 20 anni.
Le addette alla Bibliofteca sono 4 e 2 sono gli addetti ai servizi di custodia e di vigilanza.
In questi anni abbiamo assistito ad un palleggiarsi di questa problematica, ha proseguito con noi Antonella Rubbo.
Non c'è mai stata la stabilizzazione di questi lavoratori nonostante si fosse detto che essa fosse oramai vicina.
E' arrivata invece la precarizzazione, sottoinquadramento contrattuale, mancato riconoscimento dei loro diritti e da ultimi è arrivato un contratto a termpo determinato.
C'è una determinazione non equa rispetto alle loro mansioni, visto che sono inquadrate, queste lavoratrici, come donne delle pulizie.
Negli anni hanno perso 300 euro netti al mese che sono proprio tanti.
Immaginare di lavorare in questo modo, non dignitoso e non rispettoso della loro posizione e della loro professionalità, non è bella cosa.
In pratica la Provincia ha affidato questo servizio della Biblioteca a Sannio Europa, la sua agenzia totalmente partecipata, la quale, a sua volta, l'ha affidata ad una nuova cooperativa, non più di una settimana fa, con procedura negoziata ed affidamento diretto.
Questa ennesima cooperativa, la "Atena", di cui ci ritroviamo, altro non fa che peggiorare ancora di più, laddove è possibile, le condizioni di lavoro e bisogna dire che c'è riuscita.
Negli anni avevamo strappato un contratto a tempo indeterminato.
Ora siamo ad un contratto a tempo determinato.
La problematica, riteniamo, ha ancora detto Rubbo, è a monte e cioè avere più soldi da Sannio Europa per retribuire adeguatamente questi lavoratori.
Chiediamo dunque l'intervento della Provincia.
Ci siamo incontrati con Sannio Europa, peraltro per dire il nulla, ma anche in quel nulla il presidente Sauchella ha detto che le risorse erano quelle conosciute ed i lavoratori andavano inquadrati nell'ambito di quelle risorse. Noi riteniamo che non sia così.
Si paga il lavoratore per quello che fa, per la funzione che esplica e non per la disponibilità economica che si ha.
Secondo Sauchella saremmo stati addirittura pretenziosi e che forse non meritiamo nemmeno questo che ci viene offerto. Queste sono state le risposte di stamane.
E quindi ci minaccia pensando di intimorirci, ha proseguito Rubbo, per farci fare un passo indietro rispetto alle azioni che abbiamo in animo di mettere in campo.
Ma non ci fermiamo.
Quella di oggi è solo una dimostrazione per mettere al corrente l'opinione pubblica. E' solo il primo passo della protesta. Poi ci saranno anche interruzioni del servizio ed azioni più concrete.

 

comunicato n.163440



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