Benevento, 29-09-2023 16:11 |
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L'estate e l'autunno del 1943 vengono giustamente ricordati a Benevento per i violenti bombardamenti che devastarono la citta' seminando morte
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Redazione |
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Ci scrive Carmine Meoli in merito ad un episodio avvenuto durante i bombardamenti che hanno interessato Benevento ed il Sannio nel 1943.
"L'estate e l'autunno del 1943 - scrive - vengono giustamente ricordati a Benevento per i violenti bombardamenti che devastarono la città (nella foto i danni dai bombardamenti alla Basilica della Madonna delle Grazie) seminando morte e distruzioni.
Ai drammatici eventi fecero anche seguito saccheggi tra le dimore diroccate, le rovine fumanti e i morti ancora insepolti sotto le macerie!
Al fiume di sfollati che avevano fortunosamente lasciato la città sotto una pioggia di bombe, fece da contraltare un fiume di persone che si diressero verso le rovine nell'intento di recuperare valori, mobili e abiti.
Mia nonna ricordò di aver visto nei bagliori della notte un somarello su cui uno dei saccheggiatori ritornò al proprio paese carico di una macchina per cucire depredata insieme ad altre masserizie!
Tra tanti lutti e miserie desidero dare memoria ad un evento, tra i tanti, accaduto proprio il 30 settembre 1943.
Lo descrive Simon Pollock nel IV volume di Campania 1943.
Ebbene il 30 settembre un bimotore americano colpito dalla contraerea tedesca riuscì a toccare terra nella Piana di Prata in territorio di Cautano.
Gli aviatori trasportati riuscirono tutti a salvarsi tra le montagne e a trovare rifugio in una delle masserie del luogo tra lo spavento di ignari cautanesi intenti al pascolo o a fare un poco di legna.
Raccontò l'episodio Pasquale Matarazzo che era rimasto atterrito nel vedere l'aereo planare nella piana.
Pur intimorito, Tommaso si avvicinò al velivolo prendendo in ricordo pezzi di alluminio e del paracadute.
Gli aviatori soccorsi e messi al sicuro furono assistiti e rifocillati dalla famiglia di un Massaro, fino a quando poterono ricongiungersi con le truppe americane che dopo giorni risalivano il territorio.
La curiosità vuole che i piloti lasciarono notte po' la masseria (con un importante dono in denaro) sospettando che Massaro potesse pensare ad un matrimonio tra le due figliole e gli aviatori ospitati".
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