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Benevento, 05-06-2023 20:11 ____
Il Partito Democratico del Sannio inaugura la sua nuova sede provinciale alla presenza del commissario campano Antonio Misiani
Questo non e' un partito da ricostruire ma da aprire. Ci aspetta una traversata lunga con una Destra forte e che ha consenso e dunque dobbiamo aggregare e costruire coalizioni ha detto il senatore guardando gia' alle prossime scadenze elettorali tra cui la prima dovrebbe essere quella per la elezione del presidente e del Consiglio provinciale
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In un condominio in piena ristrutturazione, un po' come il Pd, si è svolta l'inaugurazione della nuova sede provinciale del Partito Democratico.
All'evento, hanno preso parte sindaci ed amministratori locali, ex parlamentari, iscritti e simpatizzanti con il presidente del Pd sannita, Rosa Razzano ed il segretario provinciale, Giovanni Cacciano.
Ospite del momento di festa Antonio Misiani, senatore, commissario regionale del Pd e componente della Segreteria nazionale.
Rosa Razzano, nel dare inizio ai brevi interventi che si sono succeduti, ha sottolineato come aprire quotidianamente la sede sia un fatto importante anche perché lei quando è giunta nel Pd, questa non c'era già più..
I luoghi fisici da cui ricominciare, servono, ha detto Razzano.
Questo però non deve essere un luogo dove chiudersi, ma dove parlare ed essere attrattivi per tutti.
Occorre lo stimolo anche per chi sta cercando di avvicinarsi a noi.
Spero che questo momento di festa sia l'inizio di un percorso che ci veda aprirci anche all'associazionismo cattolico e con un particolare occhio alle prossime scadenze elettorali.
Incontriamoci, ha consluso Razzano e confrontiamoci anche quando non siamo d'accordo. Mi auguro sia questa la casa di tutti.
Giovanni Cacciano, segretario della Federazione provinciale, ha sottolineato come oggi si riprenda un cammino non interrotto ma che aveva certamente la difficoltà a procurare incontri.
Con la festa di oggi si riapre la fase fisica e la bella liturgia, a noi cara, di guardarci dentro.
Dismesse le casacche dell'appartenenza interna, bisogna ora guardare agli appuntamenti elettorali prossimi e tra questi il più importante appare essere quello per la elezione del presidente e del Consiglio provinciale da parte nuovamente del popolo se, come appare, il Parlamento approverà questa legge che non è solo del Centrodestra.
Noi da democratici plaudiamo acché sia il popolo a decidere (Cacciano, stante la festa probabilnmente, ha dimenticato però di dire che la legge che ha smantellato le Province e che ha escluso il popolo dalle elezione dei propri rappresentanti, porta il nome di Graziano Delrio, parlamentare del Pd, nel governo guidato da Matteo Renzi, segretario nazionale del partito ndr).
Cacciano ha voluto anche nuovamente ricordare che nella direzione provinciale sono stati inseriti cinque nominativi di "esterni" quali: Enzo Parziale, Angelo Moretti, Valentina Leone, Angela Ianaro e Pasquale Orlando, questo per lanciare anche il segnale che il Pd ha già dato segno della massima apertura verso l'esterno.
Oggi dobbiamo consolidare questi concetti ed andare oltre aggregando sia una coalizione che procedendo alla stesura di un programma, ha concluso Cacciano.
L'ultimo intervento è stato di Antonio Misiani il quale ha sottolineato che la politica si fa discutendo ed estendendo il pluralismo che deve diventare una ricchezza.
Dismettiamo la giacchetta della battaglia congressuale, ha proseguito il senatore e mettiamoci a capo di questa comunità plurale.
Avete il dovere, ha detto il commissario del Pd campano rivolto ai presenti, di far vivere questa casa che è stata aperta e dovrà essere condotta secondo lo spirito descritto da Razzano e Cacciano.
Nel Pd la gente deve poter scorgere una idea di futuro.
Personalmente, ha proseguito ancora Misiani, sono stato nominato lo scorso 31 marzo quale commissario al Pd campano.
Qui ci sono problemi, altrimenti non ci sarebbe stato il commissariamento, ma ci sono anche grandi potenzialità in un territorio dove è del Pd il presidente della Regione e dove tanti sindaci sono stati eletti con consensi altissimi.
Dunque non c'è un partito da ricostruire ma da aprire.
Ci aspetta una traversata lunga con una Destra forte e che ha consenso.
Dobbiamo aggregare e costruire coalizioni.
Lo dobbiamo fare nel Sannio ed in tutta la regione.
In Campania e nel Mezzogirno si giocano partite importanti.
I provvedimenti assunti dal Governo sono tutti contro il Sud, ha concluso il senatore ed anche i ritardi nell'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza li pagano queste terre.
Sia allora questa la nuova casa dei democratici del Sannio.
Al termine dell'intervento di Misiani c'è stato il taglio della torta e lo stappo dello spumante per un brindisi augurale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.157400



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