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Benevento, 05-06-2023 18:18 ____
La organizzazioni sindacali dei medici hanno comunicato lo stato di agitazione
Alla base di questa decisione la riorganizzazione del servizio di primo soccorso 118 dell'Asl
Redazione
  

La organizzazioni sindacali Cgil Medici, Fassid Aupi, Federazione Cimo-Fesmed, Fvm e Uil Fpl della dirigenza sanitaria dell'Asl di Benevento hanno comunicato lo stato di agitazione attraverso una lettera indirizzata al prefetto, al presidente della Giunta regionale, al direttore generale dell'Azienda Sanitania Locale, al presidente della Consulta dei Sindaci e a tutti i sindaci della provincia.
Alla base di questa decisione, la riorganizzazione del servizio di primo soccorso (118).
"Nell'incontro dello scorso 12 aprile tra le organizzazioni sanitarie della dirigenza sanitaria e il management dell'Asl di Benevento avente per oggetto la "attivazione sperimentale delle auto mediche del 118" ossia il progetto di "demedicalizzazione" di sei ambulanze Saut-Psaut del 118 - si legge nella missiva - si era aperto un confronto tra i sindacati e l'Asl, teso alla migliore soluzione possibile e, trattandosi di un'importante "riorganizzazione del servizio" ai sensi del Ccia vigente (articolo 20) la materia doveva essere ulteriormente approfondita dall'Organismo paritetico ex articolo 6 bis del Ccnl area Sanità in modo da "pervenire a scelte organizzative condivise tali da elidere o mitigare gli effetti negativi dell'impatto sull'organizzazione dei servizi.
Facendo seguito all'incontro, le organizzazioni sindacali il 13 aprile scorso hanno trasmesso all'Asl di Benevento i nominativi dei componenti di parte sindacale dell'Organismo Paritetico chiedendo la convocazione urgente dello stesso per la discussione sul progetto di organizzazione e innovazione dell'emergenza sanitaria territoriale del 118.
Come da accordi, le organizzazioni sindacali, il 17 aprile scorso, hanno trasmesso al management dell'Asl un'articolata e dettagliata proposta in merito alla riorganizzazione del servizio 118, con contestuale invito alla stessa Asl di convocare l'Organismo Paritetico per l’esame della proposta.
Con nota del 24 aprile scorso, le organizzazioni sindacali sono state costrette, atteso l'inspiegabile comportamento inerte dell'Azienda, a sollecitare ulteriormente la costituzione dell'Organismo paritetico affinché questo possa verificare, in tempi congrui, sulla fattibilità del progetto di organizzazione e innovazione dell'attivazione delle auto mediche che ha "una dimensione progettuale, complessa e sperimentale, di carattere organizzativo dell'azienda".
Il 31 maggio scorso, le organizzazioni sindacali hanno invitato e diffidato l'Asl di Benevento a provvedere alla costituzione dell'Organismo paritetico, avvisando la stessa che la violazione della posizione giuridica soggettiva riconosciuta e disciplinata dalla fonte collettiva alle organizzazioni sindacali, articolo 6 bis Ccnl 2016-2018, appare direttamente funzionale ad assicurare il corretto svolgimento dell'attività sindacale e configura un comportamento datoriale inottemperante agli obblighi previsti dal contratto collettivo a favore del sindacato e, dunque, è certamente screditante nei confronti di quest'ultimo, legittimando di per sé la tutela ex articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori, per la palese violazione del diritto di libertà ed attività sindacale, avendo realizzato un sostanziale disconoscimento del ruolo e della funzione delle Organizzazioni sindacali.
Sulla materia, inoltre, non è stato chiesto il parere obbligatorio del Consiglio dei Sanitari.
In assenza di qualsiasi accordo circa il progetto di "demedicalizzazione", il responsabile della Centrale Operativa 118 ha inspiegabilmente eliminato la presenza del medico a bordo dell'ambulanza del presidio Psaut di San Bartolomeo in Galdo nei giorni 5, 7, 14,19, 21, 22, 26 giugno nonostante i turni già fossero stati già regolarmente coperti con l'utilizzo delle prestazioni aggiuntive.
La "demedicalizzazione" del presidio Psaut di San Bartolomeo è stata predisposta con "accorpamento funzionale temporaneo con ambulanza medicalizzata adiacente" (la più "adiacente" è quella in dotazione al Saut 118 di Morcone distante ben 48 chilometri, con tempo di percorrenza di oltre un’ora, per raggiungere San Bartolomeo in Galdo.
La "demedicalizzazione" delle ambulanze, con particolare riferimento alle zone geograficamente disagiate: Depotenzia l'assistenza sul territorio con conseguenti ripercussioni negative sull'erogazione dei Lea inseriti nella rete delle patologie complesse tempo-dipendenti
(Ima, Stroke, Politrauma ed altro) e dell’emergenza della salute mentale; Impedisce di garantire l'equità distributiva dell'offerta sanitaria; Impedisce di svolgere l’adeguata funzione di filtro sul territorio per evitare il sovraffollamento nei Pronto Soccorso ospedalieri e pregiudica la qualità delle prestazioni; Impedisce di garantire la tempestività e l'appropriatezza degli interventi su pazienti gravi in pericolo per la vita e diminuisce drasticamente le possibilità di sopravvivenza di tali pazienti.
L'attuale contingente medico è in grado di compensare efficacemente la carenza d'organico con l'istituto contrattuale delle prestazioni aggiuntive, come previsto dal Ccnl 2026-2018 e dalla Legge numero 56 del 26 maggio 2023 (conversione in legge del Dl numero 34/2023 cosiddetto "Decreto Bollette").
Il progetto della "demedicalizzazione" delle ambulanze ha suscitato preoccupazione e allarme nelle istituzioni locali e nella popolazione con una veemente, ampia e compatta opposizione di Sindaci e amministrazioni comunali, Ordine dei Medici, Parlamentari, Sindacati, Medici, Tribunale del Malato, Anci, Cgil Medici - Fassid-Aupi - Federazione Cimo-Fesmed - Fvm- Uil Fpl.
Alla luce di tutto questo proclamiamo lo stato di agitazione e chiediamo, a norma dell'articolo 2 comma 2 della legge numero 146/90 e s.m.i. nonché delle norme contrattuali dell'Area Sanità, la convocazione delle Parti per esperire la procedura di raffreddamento dei conflitti.
Si evidenzia che, in ottemperanza del combinato disposto dalla legge numero 146/90 e della legge numero 83/2000, qualora il tentativo di conciliazione avesse esito negativo, le scriventi organizzazioni sindacali si riservano ogni forma di mobilitazione, non escluso lo sciopero della categoria".

comunicato n.157398



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